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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N° 9                                                     Roma 16 luglio 2004

 

A TUTTI I LAVORATORI                 

                                                     

Immagine della CRI:

La Croce Rossa Italiana, da alcuni mesi a tutt’oggi, ha acquisito una popolarità sia fra i comuni cittadini che fra gli Enti che fruiscono dei suoi servizi, a causa delle note vicende internazionali che hanno visto l’Ente ed il suo Commissario protagonisti di problematiche umanitarie di alto significato. Questo vento in poppa ha fatto decollare l’Ente conferendogli credibilità operativa che non aveva più da moltissimi anni.

E’ necessario adesso che il Governo mantenga gli impegni assunti sia nella seduta Consiglio dei Ministri n° 158 del 15/05/04 che con il Decreto Legge 28/05/04 n ° 136 “disposizioni urgenti per garantire la funzionalità di taluni settori della Pubblica Amministrazione”, con particolare riferimento ai contenuti dell’art. 2.

Necessita anche ricordare che detto Decreto, in scadenza il 27/07/2004, potrà essere reiterato ancora per una sola volta e di conseguenza, se entro il 25/09/04, non sarà trasformato in legge dello Stato, tutti gli effetti che nel frattempo saranno stati prodotti, verranno annullati e la CRI si troverà senza la sanatoria dei provvedimenti, fra i quali la Dotazione Organica.

 

Amministrazione CRI:

Mentre si assiste, grazie all’impegno del Commissario che si è saputo inserire egregiamente in eventi internazionali, che spesso hanno turbato la coscienza del mondo intero, ad una rivalutazione della Croce Rossa Italiana, dal punto di vista amministrativo si nota una gestione dell’Ente che non solo non decolla, ma che non si assume le relative responsabilità, non è da stimolo per i Comitati periferici e soprattutto non controlla quello che fanno lasciando all’improvvisazione di terzi l’impegno di dirimere le problematiche che man mano si creano.

Basta andare in giro per i Comitati Regionali o Provinciali per rendersi conto, ed a ragione, della poca considerazione che hanno dei Vertici Amministrativi del Comitato Centrale.

Questo squilibrio è molto pericoloso in quanto, mentre dal lato politico, come si è detto, l’Ente naviga con il vento in poppa, dal lato Amministrativo, continua ad essere un carrozzone che provoca  litigiosità, ingiustizia, contenzioso sia legale che amministrativo ecc, per cui, quando il vento si sarà affievolito, tali carenze, saranno quelle che si evidenzieranno facilmente e che potrebbero contribuire,  se il famoso DPCM sulla CRI tarda ad arrivare, ad  affossare definitivamente l’Ente CRI.

Lo SNACRI non vuole questo!!!

Vuole che gli impegni assunti a livello politico vengano mantenuti al più presto e pretende che la Gestione Amministrativa venga improntata nella coerenza, senza furbizie perseguendo i fini che devono dare nuova dignità e collocazione alla CRI nel Comparto degli Enti Pubblici non Economici.

Tutti gli organi periferici si lamentano del mancato coordinamento del Comitato Centrale e, in quei rari casi di interessamento, esso è finalizzato a mantenere il potere  senza senso di equità e di giustizia.

L’apparato burocratico amministrativo periferico che doveva costituire la nuova ossatura dell’Ente, è stato completamente abbandonato a se stesso, anzi, rispetto alla precedente gestione le carenze amministrative sono notevolmente aumentate.

Non si è posto rimedio al grave deficit di cassa e si continuano , come nel passato, a regalare ogni mattina migliaia di euro alla Banca Tesoriera a causa degli interessi passivi che la CRI è costretta a pagare per fare fronte al continuo deficit di cassa.

Per quanto riguarda l’organizzazione sanitaria e dei servizi gestiti, si è a livello di terzo mondo, continuano a mancare ambulanze idonee, il personale continua a non  avere divise o ad averle diversificate e non a norma, mancano le attrezzature, i medicinali  ed i reattivi per poter lavorare.

Vi è una continua interferenza in tutti i servizi gestiti e chi si alza per primo la mattina ed entra in CRI é colui che comanda!!!

Continua ad esserci grave ingerenza fra il potere politico e quello amministrativo e sicuramente proprio questo è il motivo per cui non si è proceduto a dotare l’Ente di una funzionale ossatura amministrativa.

Impera il servilismo di potere e si verifica che molti illusi si prestano a tutto nella speranza di essere gratificati.

Ed in tutto questo contesto si assiste alla mancata funzione dei Revisori dei Conti che, se intervengono, lo fanno esclusivamente per penalizzare solo il personale.

 

Problematiche sindacali:

Come è noto molti contratti di lavoro sono stati firmati (CCNL 1999/2003- Contratto Integrativo di Ente, code Contrattuali) ma i benefici in Cri non si sono visti in quanto, pur disciplinando qualche accordo, questi non hanno prodotto risultato. Il fine di ogni accordo, come di ogni Contratto è che esso venga applicato, al fine di gratificare i destinatari che sono i lavoratori.

L’accordo sui buoni pasto, per esempio, dimostra che anche nelle situazioni più semplici, non si riesce ad avere un risultato:

A Catania i lavoratori interessati non hanno mai percepito il buono pasto, ossia nessuno si è mai sognato di applicare l’ordinanza Presidenziale dell’ott./98, né gli accordi intercorsi con questa amministrazione ed tanto meno nessuno si è mai sognato di controllare se tali disposizioni venivano applicate.

Per quanto riguarda Bergamo, fino ad alcuni mesi fa, addirittura veniva erogato un buono pasto inferiore agli accordi sottoscritti.

Nei Comitati Locali non si riesce a concretizzare il diritto; e tutto ciò succede senza che il Comitato Centrale richiami e penalizzi sia il Responsabile Amministrativo, che, in sua assenza, il Commissario.

La richiesta effettuata a competenti organi del Comitato Centrale di centralizzarne l’erogazione, ancora non è stata presa in considerazione per cui si è verificato, dove il diritto è riconosciuto, che essi vengano pagati , ma solo quando vi sono le risorse economiche.

Anche l’ultimo accordo, stipulato il 17/06/04, trova difficoltà di attuazione in quanto, a causa della scarsa fantasia e alla mancanza di direttive del Comitato Centrale, si sostiene che non si può erogare il nuovo importo fissato ad euro 8.93, perché devono smaltire le scorte dei vecchi fissati a 7.23.

L’accordo sull’orario di lavoro non è stato firmato dalla Scrivente Organizzazione perché, a nostro parere e come si sta dimostrando, svuota di contenuto la funzione delle RSU, e le specifiche peculiarità tipiche di ogni Comitato.

Ad avviso della Scrivente l’accordo doveva essere solo periferico o per Unità, dopo che il Comitato Centrale, tramite circolare, aveva provveduto ad informare la periferia dei vari contenuti contrattuali che dovevano essere recepiti in apposito  accordo in funzione dei servizi gestiti e delle diverse realtà dei Comitati: al massimo si poteva istituire, a livello Amministrativo, una fascia di coopresenza in cui tutti i Comitati  dovevano assicurare la presenza del personale in relazione con le esigenze operative e di raccordo con il Comitato Regionale e Centrale.

Molti accordi sottoscritti a tutt’oggi non hanno avuto seguito.

L’ultimo accordo, firmato in data 6/7/04 riguarda i concorsi interni per il passaggio di qualifica.

Il secondo STEP decorre dal 1/1/02 mentre il terzo STEP  dal 1/1/05.

I passaggi saranno subordinati alla partecipazione ad un corso di riqualificazione professionale con verifica finale.

Con le stesse decorrenze saranno attribuite le posizioni economiche a coloro i quali non sono interessati ai processi di riqualificazione.

Tali procedure saranno avviate entro il mese di Settembre prossimo venturo.

Continuano ad essere completamente irrisolte le problematiche inerenti l’art. 26 delle Code Contrattuali, pur dopo aver effettuato oltre un anno e mezzo di trattative con gli ex dirigenti. Si ricorda che nel mese di dicembre u.s. nel sollecitare tale adempimento è stata incolpata  una dipendente, adducendo che se vi erano ritardi era perché la stessa, ammalata, si era portata a casa la documentazione e per questo non erano riusciti ad ottemperare. Sono passati altri sette mesi ed ancora non è stato prodotto nulla. Ogni commento è superfluo!!!

Dopo l’intervento della Scrivente Organizzazione nei confronti del Ministero delle Pari Opportunità e dopo che il Ministero stesso ha invitato la CRI a costituire il Comitato pari Opportunità, la Commissione bilaterale per i bisogni formativi, il Comitato paritetico per il mobbing, a distanza di 4 mesi, pur avendo forniti i nominativi dei rappresentanti nelle Commissioni citate, fin’ora non sono state ufficialmente costituite e questi non hanno mai iniziato a lavorare.

 

Personale a tempo determinato:

Risulta alla Scrivente Organizzazione che dopo la diffida legale inviata ai Commissari dei Comitati Regionali, per il pagamento di indennità di Ente le somme dovute sono state erogate.

Dette somme fanno parte integrante della busta paga e saranno erogate mese per mese in funzione della qualifica rivestita.

Vi è ancora un problema da risolvere che riguarda la costituzione del fondo incentivante, che ad avviso della Scrivente Organizzazione, deve essere quantificato a livello regionale. Detto fondo deve essere calcolato in funzione della normativa contrattuale in vigore e deve prevedere, anche per il personale in oggetto, gli acconti ed il saldo.

Il personale a tempo determinato è invitato a segnalare alla Segreteria Generale ogni abuso contrattuale.

Si ringrazia  l’Amministrazione della Regione Emilia Romagna , che, in assenza di circolari, da parte del Comitato Centrale, più volte richieste, ha ottemperato in modo costruttivo, rispettando gli accordi intercorsi fra l’Aran e le Pubbliche Amministrazioni, inviandoci un prospetto dettagliato delle ritenute sindacali riscosse e versate.

 

Problematiche di federazione:

Con nota Pr n° 2457/04 il Coordinatore per le Politiche Contrattuali del Pubblico Impiego della CISAL, Davide Velardi, ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Funzione Pubblica, per perorare le problematiche del personale a tempo determinato. Fra l’altro scrive: “Le Amministrazioni Pubbliche hanno cercato di sopperire alle necessità operative mediante l’impiego di lavoratori che, pur avendo la drammatica precarietà del loro rapporto, hanno consentito di fronteggiare il degrado dei livelli di stabilità nelle attività delle Amministrazioni di appartenenza…” ”La Scrivente organizzazione Sindacale ritiene dunque indispensabile la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario attivati nelle Amministrazioni Pubbliche, ridando certezza occupazionale ai lavoratori, sicurezza economica alle loro famiglie e nel contempo stabilizzando l’operatività delle Amministrazioni.”

Si è in attesa di apposita convocazione.

In data  2/7/2004 la CISAL ha partecipato all’audizione presso la XI Commissione Parlamentare della Camera, presieduta dall’On. Benedetti Valentino sul disegno di legge c. 2145 B, relativo alla delega alla Commissione in materia previdenziale

(riforma delle pensioni).

La CISAL ha confermato alla Commissione che il disegno di legge in discussione non costituisce una adeguata risposta alle esigenze di riforma del sistema previdenziale atteso dal mondo del lavoro. Pertanto le scelte operate non risultano adeguate alle reali condizioni del Paese ed è tutto evidente che la questione “pensioni” non può assolutamente ritenersi archiviata, qualunque siano i tempi e le procedure che questo, o altri Governi, intendessero adottare.

 

Varie:

Lo SNACRI ha attivato, presso la propria  sede, la Struttura Confederale per il turismo o la ricreazione ECTER-CISAL in collaborazione con Fantour, l’Ecter ha pubblicato anche il catalogo estate 2004.

Gli iscritti hanno significativi sconti e  per eventuale informazione si può telefonare o alla Segreteria Generale oppure ci si può collegare sul sito web www.viaggiandoviaggiando.com.

Per lo sconto la Segreteria Generale certificherà l’iscrizione allo SNACRI.

Se non vi sono fatti nuovi, questo sarà l’ultimo Comunicato dell’estate. L’Organizzazione comunica che gli uffici dello SNACRI chiuderanno nel seguente periodo:

Dal 09/08/2004 al 27/08/2004.

Per ogni eventuale urgente comunicazione con lo SNACRI è a disposizione il fax dell’Organizzazione (06/65749812) lasciando il numero di telefono sarete richiamati.

Auguri di buone ferie a tutti.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi