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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N° 12                                                  Roma 21 ottobre 2004

 

A TUTTI I LAVORATORI                 

                                                     

A seguito degli articoli di stampa inerenti la possibile trasformazione della CRI in SPA, si è tenuto ieri un incontro fra l’Amministrazione CRI (presenti Scelli e Smolizza) e tutte le OO. SS.

Nella riunione il Commissario ha smentito la privatizzazione dell’Ente ed ha spiegato che, in un momento in cui l’evoluzione degli Enti Pubblici è bloccata anche per il fatto che la prossima legge Finanziaria blocca i concorsi per 3 anni, è necessario inventare soluzioni che consentano all’Ente di marciare con sicurezza e con idee innovative.

La Scrivente Organizzazione, convinta che  L’Ente morirà di asfissia se non si interviene con urgenza per un serio rilancio, già nel Congresso tenutosi lo scorso anno a Rimini aveva formulato proposte per il rilancio dell’Ente pubblico CRI, i cui atti sono consultabili sul sito dell’Organizzazione.

Il documento dell’Amministrazione, modificato con un emendamento proposto dallo SNACRI e dal suo Avvocato ed accettato dalla CRI, salvaguarda i livelli occupazionali dell’Ente, valorizza la natura del ruolo pubblico della CRI e chiede le deleghe per perfezionarne lo status giuridico.

Una prossima riunione è stata convocata per lunedì p.v. alle ore  9.00.

Si comunica, altresì, che la dotazione della pianta organica dell’Ente è stata approvata.

La nota SNACRI, allegata al documento dell’Amministrazione, è la seguente e tutela le aspettative dei dipendenti di ruolo e fuori ruolo nonché pone anche le premesse per un rilancio dell’Ente.

 

PROPOSTA DI MODIFICA DEL DOCUMENTO DELL’AMMNISTRAZIONE

Omissis (…)

“Ciò premesso, le parti convengono sulle necessità di dotare la Croce Rossa, di un idoneo strumento che, nel rispetto delle prerogative e dei compiti dell’Ente pubblico, nonché delle disposizioni normative vigenti ed in linea con le direttive comunitarie possa anche coinvolgere operatori privati, professionalmente e/o finanziariamente qualificati, nell’espletamento di parte dei servizi propri della Croce Rossa, individuati anche sulla base di espresse deleghe legislative.

Tale strumento dovrà essere in grado anche di coinvolgere le eventuali realtà esterne alla CRI presenti sul territorio e non potrà prescindere dalla preventiva valorizzazione qualitativa e quantitativa delle risorse umane e dalla salvaguardia dei livelli occupazionali dell’Ente nonché dai vincoli  legislativi derivanti dalla natura pubblica dell’Istituto.

Tale soluzione che deve garantire maggiore flessibilità ed economicità sarà oggetto di accordo con le Organizzazioni sindacali e di essa si farà espressa previsione anche nel redigendo Statuto al fine di definirne gli ambiti di competenza.”

 

Con riserva di ulteriori notizie si inviano a tutti cordiali saluti.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi