RIFLESSIONI:

Con sentenza del Consiglio di Stato, la scrivente Organizzazione è riuscita a far annullare la delibera del Consiglio Direttivo Nazionale CRI n° 67 del 9/9/99, che prevedeva, nell’attuare la legge finanziaria del 1997, la messa a concorso dei posti disponibili per il personale in servizio al 30/9/96. Sono stati annullati i concorsi e sono state rifatte le nuove graduatorie, nel rispetto del bando pubblicato sulla gazzetta ufficiale ed invece di far pagare l’evidente danno erariale ai responsabili, si tende a penalizzare il personale che ha avuto riconosciuto il diritto.

La prima ingiustizia che tale personale ha  subito è la distinzione fra decorrenza economica e decorrenza  giuridica, costringendolo così, non avendo potuto lavorare - in quanto, in base all’attuazione della delibera n°67, non è risultato vincitore di concorso, ma lo è stato dopo che la stessa è stata annullata dal Consiglio di Stato – a ricorrere ulteriormente alla giustizia, nell’intento di far di nuovo sancire un diritto già riconosciuto ma calpestato dall’Ente.

Con questo sistema si incrementa quel contenzioso giudiziario che già la Commissione Affari Sociali del Senato, nell’ultima indagine conoscitiva sull’Ente (fine 2001 inizio 2002), aveva severamente sanzionato.

L’ingiustizia diventa ancor più insopportabile, in quanto, con accordi sindacali, si è convenuto di applicare, al personale assunto con le regole dettate dal bando,  ai sensi della Finanziaria 1997, il Contratto Nazionale Integrativo di Ente, siglato il 6/8/2000.

Sono stati ribanditi i concorsi inerenti al I° step e quasi tutti gli aventi diritto (nuovi assunti) sono stati esclusi poiché alla data 5/8/2000 non avevano la posizione indennizzata (artt. 35, 36, 41).

Ma se la delibera n°67 è stata annullata e quindi anche gli effetti prodotti sono diventati nulli, l’Amministrazione non aveva il compito, nel rifare i concorsi, anche di erogare ai penalizzati, sia gli stipendi non percepiti, sia i versamenti contributivi non effettuati, nonché attribuire agli aventi diritto, secondo gli accordi in vigore, anche la posizione indennizzata ???

Alla Magistratura l’adeguata risposta.

DECRETO LEGGE 19 NOVEMBRE 2004 N°276

Presso la Camera dei Deputati si sta procedendo alla conversione in legge del Decreto citato che poi dovrà essere trasferito al Senato per l’analoga approvazione.

Esso dovrà essere approvato in via definitiva entro il 19/1/05, e se in questo iter non sarà approvato, potrà essere ripresentato dal Governo ancora un’altra volta.

Sono stati presentati moltissimi emendamenti finalizzati al miglioramento dello stesso.

PROBLEMATICHE SINDACALI:

Dopo il comunicato n° 16, a tutt’oggi, gli argomenti trattati risultano non risolti (Posizioni Organizzative di cui all’art.17 del CCNL,  sussidi, cambi di qualifica, etc.).

Per quanto riguarda i fondi l’Amministrazione continua a proporre la costituzione di quattro di essi ( Comparto, Professionisti, Medici e Dirigenti) ma non intende costituire il fondo per il personale delle qualifiche ad esaurimento di cui all’art.15 della legge 88/89,  nonostante il Contratto lo preveda e nonostante la scrivente Organizzazione, sin dal mese di maggio u.s., ne ha richiesto la costituzione. Tali dipendenti al momento gravano sul fondo del personale del Comparto aree A, B e C. 

Per quanto riguarda, invece,  il fondo del personale Medico,  grazie ad alchimie amministrative, si tenta di far pagare allo stesso personale medico la somma relativa al trattamento accessorio ( straordinario e turni ) non finanziando più la parte di fondo qualora si verifichino eccedenze rispetto all’uopo stanziato.

Inoltre, relativamente al saldo residuo 2003 che il personale Medico deve ancora percepire e per cui tutte le OO.SS, con decorrenza 30.11.04, hanno dichiarato lo stato di agitazione della categoria,  l’Amministrazione a tutt’oggi non ha sottoscritto alcun accordo per il pagamento pur avendo dichiarato l’intenzione di pagare in due trance nei mesi di febbraio e marzo 2005.

FESTIVITÀ  NATALIZIE:

Il 2004 sta finendo, Natale è alle porte e, per il personale dell’Ente, la quasi totalità dei problemi di sempre restano insoluti.

Forse, se lo spirito di Croce Rossa fosse più vissuto da tutti coloro i quali sono preposti alla conduzione dell’Ente, vi sarebbe più giustizia, equità e più rispetto per la funzione di tutti.  Si sa che così non è e si spera che il Santo Natale porti consiglio e riflessioni a quelle coscienze che hanno il dovere di agire nell’interesse generale.

Ci si augura che il nuovo anno possa dare all’Ente un Presidente generale che sappia fare ciò che gli altri non hanno saputo o voluto fare e che soprattutto non sia lottizzato politicamente.

La sede della Segreteria Generale, nelle prossime festività sarà chiusa al pubblico in quanto, la stessa, dovrà preparare il Direttivo Nazionale allargato ai Segretari Regionali.

Sia lo scrivente, che tutti i componenti della Segreteria, colgono l’occasione per inviare a tutti voi ed alle vostre famiglie i migliori auguri per un felice Natale ed un buon inizio di anno.