COMUNICATO N. 20                              

                                                                                ROMA, 7 marzo 2005

                                                                                A TUTTI I LAVORATORI

La Scrivente Organizzazione comunica di aver ricevuto dalla Confederazione CISAL la notifica della proclamazione di uno sciopero generale del pubblico impiego per il giorno 18/03/05.(Sul retro viene riportato il comunicato CISAL con le motivazioni).

Nel frattempo, la FIALP CISAL, nei giorni 2 e 3 marzo u.s., ha convocato il Comitato Direttivo per analizzare, tra l’altro, la situazione contrattuale del pubblico impiego ed assumere le iniziative, anche in ossequio alla proclamazione dello sciopero generale indetto dalla confederazione CISAL.

Sono ormai moltissimi mesi che il rinnovo biennale è scaduto ed ancora, da parte dell’attuale Governo, non vi sono segnali finalizzati alla definizione della vertenza in atto, ad esclusione della posizione del Ministro della Funzione Pubblica il quale, riconoscendo le ragioni dei lavoratori del pubblico impiego, ha dichiarato che, in caso di sciopero della categoria, sfilerà in testa ai cortei degli scioperanti.

Si raccomanda la massima partecipazione, avvertendo i lavoratori di seguire le vicende sul pubblico impiego sia sui giornali che sulla televisione che  confermeranno, o meno, lo sciopero e daranno indicazioni sulle eventuali manifestazioni.

PROBLEMATICHE CRI

Giorno 1/03/05, durante la riunione tecnica fra OO.SS. e l’Amministrazione, il Commissario straordinario Maurizio Scelli ha comunicato l’avvenuta approvazione della dotazione organica.

Con determinazione direttoriale sono state istituite la commissione per il mobbing, quella per le pari opportunità e quella per i bisogni formativi.

Per l’istituzione di tali commissioni la Scrivente Organizzazione ha fatto anche intervenire il Ministro per le pari opportunità. Ci si augura che inizieranno a funzionare al più presto.

SICILIA

La Scrivente Organizzazione, sul “caso Sicilia”, ha ricevuto moltissime telefonate, da tutta Italia, sia per la puntualità nell’esposizione delle problematiche che per la gravità dei fatti che hanno incitato l’Organizzazione a fare chiarezza ed a richiedere un immediato intervento degli organi amministrativi.

A tutt’oggi ancora non è successo niente e, sia i responsabili del Comitato Centrale che quelli siciliani, continuano a non risolvere i problemi segnalati.

L’Organizzazione, nel chiedere regole precise, ribadisce che nella CRI, non vi può essere  anarchia, per cui si chiedono esemplari provvedimenti  nei confronti dei responsabili che non rispettano gli accordi sindacali, le circolari del Comitato Centrale e l’attuale Statuto.