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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N. 21                             

                                                                                                       ROMA, 12 aprile 2005

              

 

                                                                                                      A TUTTI I LAVORATORI

                                                                                                                                                                                               

 

La perdita di un grandissimo uomo:

 

La Segreteria Generale ha seguito con trepidazione il calvario di Giovanni Paolo II° e  ciò ha contribuito, in parte, a trascurare la routine quotidiana.

Lo SNACRI ha molto apprezzato l’impegno di tanti volontari e dipendenti (anche della CRI), nell’opera di assistenza ai moltissimi pellegrini che sono venuti a Roma per le esequie del Santo Padre. Per la CRI, in un momento di crisi, tutti i personaggi di buona volontà che hanno operato, insieme alla protezione civile, hanno dimostrato che l’Ente, nei momenti critici, è sempre in grado di reagire , offrendo il meglio di se.

La grandissima moltitudine di cittadini, che da ogni parte del mondo, hanno seguito, trepidato, sofferto e partecipato alla fine terrena di questo grande Papa, dovrebbe insegnare a coloro i quali si considerano potenti che se ogni azione che viene compiuta non è supportata con spirito di umiltà e di servizio, si è destinati severamente a fallire.

 

 Consiglio direttivo:

 

Si è svolto a Caserta , nei giorni 17, 18 e 19 marzo 2005, il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione, dove, nell’ambito dei lavori, è stata esaminata, discussa e perfezionata la linea politica dello SNACRI e sono stati effettuati gli adempimenti statutari. La Segreteria Generale, in linea con il Congresso di Rimini, tenutosi nell’ottobre del 2003, con il tema “Per i lavoratori CRI quale futuro?” in una riunione di Segreteria ha deciso di dedicare una giornata, nell’ambito dei lavori del Direttivo, ai reali problemi della CRI e, in sintonia con il tema congressuale di Rimini, ha effettuato il giorno 18/03/05, una tavola rotonda sul tema “Un nuovo volto per la CRI”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato rappresentanti della CRI Regionale e Provinciale della Campania, associazioni di volontariato, politici, il Segretario Generale della FIALP CISAL ed altra Organizzazione sindacale autonoma.

La Tavola Rotonda ha messo in risalto il ruolo che il Commissario Straordinario ha svolto nella CRI finalizzato soprattutto a dare prestigio e visibilità nazionale ed internazionale, ha anche riscontrato che moltissimo ancora resta da fare soprattutto per dare all’Ente quella omogeneità e sicurezza amministrativa, al fine di renderlo dinamico e funzionale.

Si è constatato che l’Ente non ha nessuna delega istituzionale e molti accordi con operatori pubblici sono virtuali.

         Anche gli impegni sindacali sono disattesi e la quasi totalità dei Commissari nominati ed operanti, conservano una mentalità che determina, giorno per giorno, l’affossamento dell’Ente pubblico CRI e sono causa delle disfunzioni riscontrate. Non vi sono linee guide nazionali e spesso l’Ente, a livello regionale, opera con contraddizioni e violazioni della normativa pubblicistica.

La CRI opera come un Giano bifronte: da una parte associazione di volontariato dalle molte componenti ed atipica per il ruolo che svolge e dall’altra Ente Pubblico non economico, con tutto ciò che comporta in distinguo, ambiguità ed utilizzo del potere.

L’impegno di tanti operatori non basta se non è supportata da una classe Dirigente idonea  e capace.

Troppe volte si assiste ad ingerenze politiche, a vuoti di potere che sono causa di perdita di credibilità dell’Associazione nell’ambito del Paese e che  causano un’arretratezza strutturale e gestionale da rendere inutile la generosità di tutti, dipendenti e volontari.

Spesso l’incapacità e l’avidità gestionale, anche locale, mette a repentaglio servizi a vantaggio di altre strutture del volontariato che sia per legge nazionale che per diverse sentenze (si ricorda quella del TAR del Veneto) non possono essere gestite,  da associazioni di volontariato privato e queste, ai sensi e per gli effetti della legge nazionale che disciplina il volontariato, non possono costituire società finalizzate alla erogazione di servizi retribuiti.

Palese è il caso del CPTA di Bologna dove moltissimi dipendenti, che da due anni svolgono con umanità e abnegazione un lavoro difficile, a causa della richiesta di stipula di una nuova convenzione, considerata non congrua dalla CRI e formalizzata dalla CRI di Bologna, ha fatto si che la Misericordia subentrasse nell’appalto al posto dell’ Ente.

 

Conferenza stampa del Commissario Straordinario:

 

Giorno 23/03/05, il Commissario Straordinario ha convocato una conferenza stampa, dove ha presentato i risultati del suo impegno nell’Ente CRI, facendo capire chiaramente che era pronto ad assumere altri compiti, e tutti gli Organi di stampa hanno riportato le avvenute dimissioni dalla CRI  motivandole per il fatto che lo stesso intende impegnarsi politicamente per sostenere ed accrescere l’impegno dei giovani nella vita politica del Paese.

Il 29 e 30 marzo u.s. a Firenze, è stato varato ufficialmente il movimento alla presenza del Capo dell’Esecutivo e di alcuni Ministri.

 

Rappresentanza militare Cocer:

 

La Segreteria Generale ha apprezzato i contenuti del documento stilato dal Consiglio Generale di rappresentanza del corpo militare CRI dal titolo ” quale futuro per il Corpo Militare?” e ne condivide in pieno i contenuti.

Si ricorda che nel Congresso di Rimini l’Organizzazione aveva scelto quale tema “Quale futuro per i  lavoratori CRI?” dove, anche la problematiche del personale militare, in quanto lavoratori CRI, sono stati ampiamente discussi.

 

Problematiche della Sicilia:

 

Come è noto la Scrivente Organizzazione ha trattato le problematiche della regione e del Comitato Provinciale di Catania, nei comunicati n° 19 e 20.

Il Commissario Regionale della Sicilia ha invitato allo Scrivente Segretario Generale, in risposta ai contenuti dei comunicati citati, una nota di 5 pagine dove replica, con argomentazioni fumose e strumentali. La Scrivente Segreteria non intende commentare ulteriormente quanto ricevuto, ma pubblica integralmente sul sito dell’Organizzazione la missiva contestualmente alla pubblicazione del presente comunicato, al fine di dimostrare, dopo aver letto i comunicati citati, quali sono le argomentazioni usate dal massimo vertice della CRI siciliana.

Quando un’Organizzazione sindacale, a carattere nazionale, interviene su problemi locali lo fa perché sia gli associati che altri soggetti che vivono la CRI giorno per giorno, hanno inoltrato istanza nominativa ed hanno invitato l’Organizzazione a prendere posizione.

Sono stati prodotti articoli di stampa locale, interventi scritti e petizioni e questo è il motivo per cui lo SNACRI ha trovato interessante esaminare il bilancio al 31/12/03 ed anche la relazione sulle attività dell’anno 2004.

Già nel 2002, dopo una visita in Sicilia, lo SNACRI aveva presentato, in data 5/11/02 Prot. 411/02 una nota al vice Commissario Nazionale della Croce Rossa Italiana, dove si segnalava l’anacronismo della Siciliana servizi emergenza SPA, che invece di operare come Ente CRI, operava come società mista.

Necessita in ogni caso partire da dati incontrovertibili, considerando :

1.     che con legge Regionale del 7/8/97 n° 30, art. 39, la Croce Rossa Italiana veniva individuata come soggetto con cui stipulare apposita convenzione per l’emergenza sanitaria 118, per il territorio della regione Sicilia, confermata successivamente con analoga legge del 30/12/00 n° 36.

2.     che, invece di gestire direttamente quanto previsto dalla legge, è stata costituita una società mista in seguito trasformato a socio unico.

3.     che il personale addetto al servizio 118 viene chiamato mese per mese, tramite una società interinale.

4.     che la SISE versa alla società interinale il 10% degli oneri del personale che la Regione Sicilia concede alla società.

5.     che nel frattempo, mentre gli operatori di ambulanza sono costretti ad elemosinare il richiamo mensile, l’apparato amministrativo creato, lavora   con modalità dissimili da quello che poi produce risorse.

6.     che a Catania, pur essendo avviata la trattativa, grazie alle proteste dello SNACRI, circa l’erogazione dei buoni pasto, il risultato ancora non c’è, ossia i dipendenti non hanno incassato i buoni pasto. Ogni commento è superfluo.

La Scrivente Organizzazione, in considerazione di tutto ciò che accade, intende sollecitare i responsabili regionali, con un esposto, al fine di far correggere il modo atipico, unico in Italia, di gestione del 118.

 

Accordi sottoscritti e non applicati:

 

E’, ormai, consuetudine che l’Amministrazione CRI sottoscriva accordi con le OO.SS e non proceda poi alla loro applicazione. Di seguito si riportano alcuni degli accordi che a tutt’oggi non sono stati resi esecutivi:

·        Passaggio di profilo

Tale accordo è stato sottoscritto in data 8 aprile 2004 ed i dipendenti interessati hanno prodotto le relative domande che sono state esaminate e confluite in un elenco che non si sa perché non viene pubblicato.

·        Art. 24 CCNL (mansioni superiori)

Accordo sottoscritto in data 31 ottobre 2004  seguito da una circolare del 12 febbraio 2004  con cui si davano disposizioni per richiedere l’estensione del beneficio. A tutt’oggi benché molte richieste sono pervenute non viene riconosciuto il beneficio costringendo chi di diritto ad avanzare richieste di conciliazione a  cui l’Amministrazione oppone un diniego o una limitazione…!!!

·        Sussidi

In data  17.06.04 è stato sottoscritto l’accordo per l’estensione del beneficio per i residui degli anni 2002 –2003 . Successivamente il 18.1.05 sono state disciplinate, con apposito accordo con le OO.SS,  le modalità ed i requisiti per l’estensione del beneficio. Non è seguita alcuna circolare della CRI 

·       Procedure selettive 2° e 3° Step

Il giorno 24 marzo u.s. è stato sottoscritto l’accordo per l’avvio delle procedure selettive interne ( 2° e 3° Step).

La differenza con le procedure già previste per il 1° step sta nel fatto che per poter concorrere alla selezione, i dipendenti in possesso dei requisiti previsti dal Contratto,  non debbano essere più in possesso della posizione indennizzata la quale è sostituita dalla “… partecipazione a corsi di riqualificazione professionale con verifica finale che consenta di accertare il grado di crescita professionale        .

Per l’avvio della procedura concorsuale rimangono da definire, con relativo accordo, i contingenti numerici da mettere a concorso nelle  varie qualifiche nonché la successiva pubblicazione dei bandi.

 

Da quanto sopra segnalato si evince che tutto ancora è da applicare e per tale motivo la scrivente O.S. sta valutando le ulteriori iniziative da intraprendere per il rispetto delle norme contrattuali.

 

Accordi ancora da sottoscrivere:

 

·        Art.17 (posizioni organizzative)

Nonostante le numerose richieste e stante l’estrema necessità per l’Amministrazione di dover remunerare gli incarichi di posizione organizzativa  (Direzioni di Unità, Coordinamenti di Servizi etc) ed avendo a disposizione la norma contrattuale che consente di sanare molte incongruenze, a tutt’oggi, ancora non è stato siglato alcun accordo in materia.

Stiamo concertando con il legale serie iniziative da intraprendere per l’applicazione anche di questo istituto.

·        Saldo compenso incentivante anno 2004:

Ancora non siamo stati convocati per sottoscrivere l’accordo per la ripartizione del compenso incentivante anno 2004, che, come si ricorda, deve essere, come di consueto, corrisposto con il mese di maggio p.v. con le modalità ed i parametri già previsti per gli scorsi anni. 

·        Compenso incentivante anno 2005:

Era stato chiesto ed era stato preso anche l’impegno per la costituzione dei fondi integrativi per l’anno 2005, ma a tutt’oggi non è stato presentato alle OO.SS alcun lavoro relativo alla loro costituzione.  

 

Regione Lombardia:

Una ulteriore conferma sulla completa assenza di conoscenza delle regole pubbliche e di una mentalità totalitaria, viene dai massimi vertici  del Comitato Regionale della Lombardia che  ha inviato al responsabile sindacale dell’Organizzazione una diffida  “ dall’assumere qualsiasi iniziativa a mezzo stampa, valutando anche l’eventualità di revocare incarichi di addetto stampa, nel caso fossero allo stesso assegnati,”.

Non si osa commentare la gravità di quanto asserito se non con una considerazione: se il materiale umano che potrebbe essere destinato ad essere eletto Presidente ha questa mentalità, di sicuro quanto prima l’Ente sarà di nuovo commissariato.

Saranno pubblicati sul sito dello SNACRI gli articoli pubblicati dove viene dimostrato che le tematiche trattate nonché la veste dell’intervistato era esclusivamente a carattere sindacale finalizzato alla tutela dei dipendenti e dei servizi erogati dall’Ente.

                       

                                                        

Previdenza Integrativa:

 

Si riporta il comunicato diramato dalla CISAL  il 24 marzo 2005 a seguito del primo incontro tra OO.SS. e Ministero per la Funzione Pubblica avente come oggetto la previdenza integrativa per i pubblici dipendenti:

“…Il Ministro Baccini, nell’avviare il confronto, ha invitato le Organizzazioni Sindacali a fornire il loro parere sulla questione, con particolare riferimento agli istituti del silenzio assenso, portabilità e regime fiscale.

La delegazione CISAL, integrata dal Prof. Lucio Casilino, ha sottolineato, così come già fatto dalla Confederazione in occasione della emanazione della riforma Maroni, l’estremo ritardo con il quale si sta avviando la previdenza integrativa. Va detto per inciso che tale grave ritardo sta di fatto rendendo inutile la istituzione della previdenza integrativa  per un ampio numero di anni, dal 1996 in avanti, periodo per il quale pur essendo stato applicato il sistema di calcolo contributivo gli stessi sono rimasti totalmente scoperti per quanto concerne la previdenza integrativa e il livello di copertura previdenziale.

Nello specifico, la CISAL ha posto alla controparte un quesito fondamentale relativo alla permanenza o meno della “virtualità” del finanziamento del sistema per il pubblico impiego,poiché il sussistere di tale condizione rende virtuale anche le opzioni derivanti dalla “portabilità”; in merito a tale istituto, comunque, la CISAL rivendica la “comparabilità”dei rendimenti, sia dei fondi negoziali o aperti che dei contratti assicurativi.

Per quanto riguarda il regime fiscale, la nostra Organizzazione ha richiesto l’eliminazione della tassazione dei “premi”, mantenendola solo sulle rendite erogate.

Nella attuazione del “silenzio - assenso”, sul quale permangono a giudizio della CISAL notevoli riserve, devono valere regole comuni a tutti i soggetti gestori di forme di previdenza integrativa.

La riunione si è conclusa con l’intervento del Sottosegretario Learco Saporito che ha illustrato i tempi di sviluppo del confronto, per il quale prevede la convocazione del coordinamento dei Comitati di Settore e, quindi, l’avvio dei tavoli tecnici con le sigle sindacali…”

 

                                                            Il Coordinatore per le politiche contrattuali P.I.

                                                                               ( Davide Velardi) 

 

                           

                                                          per il csa di cisal fialp/snacri:

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi