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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N. 22                             

                                                                                                       ROMA, 17 maggio 2005

              

 

                                                                                                      A TUTTI I LAVORATORI

                                                                                                                                                                                               

 

MA SCELLI E’ IL COMMISSARIO CRI O NO?

 

Molti dipendenti continuamente telefonano alla Segreteria dell’Organizzazione per sapere se il Commissario Straordinario permane o meno nella sua carica. La Segreteria, ovviamente, conferma che il Commissario non è stato sostituito e, per giustificare la richiesta, vengono inviati per fax articoli di giornali a dimostrazione della loro buona fede. Considerato che le richieste sono tantissime, lo SNACRI non può non chiarire quanto successo in questi ultimi 2 mesi.

Con la conferenza stampa tenuta dal Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana e con il successivo impegno politico, comunicato ed intrapreso con la convention di Firenze del 29 e 30 marzo 2005, egli ha ufficialmente annunciato alla presenza del Capo del Governo ed alcuni Ministri di voler formare un movimento giovanile afferente alla più numerosa formazione politica governativa.

E’ comunque vero, come segnalato con le fotocopie inviate di moltissimi giornali italiani, che tale sortita della convention è stata interpretata come atto tendente a lasciare la CRI per potersi dedicare completamente alla attività politica. Le perplessità di moltissimi associati hanno avuto un loro fondamento in quanto, anche Enzo Biagi, giornalista la cui serietà professionale nessuno mette in dubbio, sintetizza ciò che è stato detto ed i più hanno capito con queste parole : “Maurizio Scelli ha dunque lasciato il Commissariato della Croce Rossa ed ha lanciato un nuovo gruppo in appoggio a Forza Italia, una associazione di volontari, votati, non ho capito bene a quale impresa: di certo ha offerto i suoi seguaci a Berlusconi”.

La Segreteria assicura che il Commissario ogni giorno è presente nell’Ente, continua a firmare ordinanze (fra le quali quella per il pagamento del compenso incentivante anno 2004 che si dovrà incassare la fine di questo mese) ed altre palesemente illegittime, (nomina di due dirigenti ai sensi dell’art. 19, comma 6 D.Lgs n° 165/01) contestate dal dipartimento RACS della FIALP CISAL a firma del noto giurista Franco Quaranta.

Risultano vere anche le critiche esplicitate dai più riguardanti il perduto consenso che la CRI aveva acquisito per le azioni umanitarie promosse da alcuni Paesi, fra cui l’Italia, al fine di portare la democrazia in Iraq, a causa della Convention di Firenze ed all’annuncio di volersi dedicare completamente all’attività politica.

Come ormai tutti sanno, lo Statuto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e sabato 14/05/05 è stato presentato, alla presenza del Ministro della Sanità Francesco Storace, al “popolo di Croce Rossa”, ed è stata riconosciuta al Commissario la funzione di un vero leader. Ciò non significa che nell’Ente le cose funzionino; esiste un vuoto di potere ed una enorme confusione dovuta al fatto che anche il potere centrale non è in grado di farsi legittimare, poiché molti comitati ignorano sia le disposizioni di legge sia quanto stabilito dai vertici del Comitato Centrale.

Come esempio si porta l’arroganza e l’ insensibilità nei confronti dei lavoratori da parte del Commissario del Comitato locale di Visso, che incurante anche delle pressioni dei massimi vertici del Comitato Centrale, ha comunque licenziato un dipendente assunto ai sensi della legge 368, contro il parere del Comitato Regionale e del Direttore Regionale, in dispregio dei contenuti della legge 1/3/05 n° 26, dove la CRI è stata autorizzata a prorogare fino al 31/12/05 i contratti di lavoro a tempo determinato istaurati ai sensi della legge 368/01.

Ancora risulta che al Comitato Provinciale di Catania, i buoni pasto mai pagati, da quando sono stati istituiti, non sono stati ancora erogati. Questa situazione di confusione esiste nell’Ente CRI e la mancata separazione fra l’indirizzo politico e la gestione ha provocato anche un ricorso al TAR da parte del Direttore Generale nei confronti del Commissario Straordinario.

Una Organizzazione sindacale ha bisogno di interlocutori certi ed affidabili, in quanto non si è disponibile a perdere tempo e soprattutto si pretende che le palesi violazioni di disposizioni vengano prontamente perseguite.

 

STATUTO:

 

Basta visitare il sito internet dell’Organizzazione, per apprendere le critiche che lo SNACRI ha sempre esplicitato nei confronti dei lavori per il nuovo statuto. Ormai lo Statuto c’è ( deve essere solo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale come DPCM con il relativo numero) e si è persa ancora una volta l’opportunità di dotare l’Ente di uno strumento snello al fine di renderlo dinamico, agile, produttivo, ma soprattutto finalizzato alle esigenze degli utenti. Le critiche sono tantissime e sarebbero necessarie moltissime pagine per elencarle, ci si limita a quelle più evidenti:

1.      si è persa l’opportunità di creare un’Associazione che poteva essere di riferimento al Volontariato a regime privatistico, ponendo anche le basi per avere una organizzazione unitaria e priva di componenti;

2.      non si è pensato a far si che  all’Ente venissero conferite deleghe pubbliche al fine anche di perfezionarne la sua natura giuridica. Si ricorda che la CRI è regolata da una legge      ( 20/3/1975 N° 70) che la disciplina come Ente di assistenza generica e viene considerata come Ente Pubblico non Economico.Tutti gli Enti pubblici non Economici gestiscono servizi in nome e per conto dello Stato ( hanno deleghe) e la CRI, ancora non possiede nessuna delega. È dal 1997 che la Scrivente Organizzazione si sta battendo affinchè all’Ente CRI vengano assegnante deleghe, anche in virtù del fatto che è la più antica struttura sanitaria pubblica del Paese e che questa è in attività da oltre 140 anni, ossia prima della legge Crispi-Pagliani del 1888, che aveva il compito di regolamentare le esigenze sanitarie dei cittadini italiani. L’Ente CRI ha sempre sopperito alle carenze sanitarie del Paese, provvedendo così a gestire servizi sanitari, che, venivano poi ceduti ai poteri costituiti. Le OO.SS. in merito hanno preparato un documento che nella riunione del 14/05/05, alla caserma Cecchignola di Roma, è stato consegnato al Ministro della Salute Francesco Storace. Lo Scrivente Segretario è stato ricevuto dal Ministro al quale, a nome anche delle altre OO.SS., ha chiesto un incontro congiunto per definire di quali deleghe la CRI potrebbe fruire. Il Ministro ha comunicato che quanto prima riceverà i Sindacati di Croce Rossa, per risolvere il problema.

3.      vi è molta confusione tra l’indirizzo politico e la gestione, pur essendo dichiarato che la CRI è un Ente Pubblico non Economico sottoposto all’osservanza del D.Lvo 30/3/01 n° 165. L’approvazione dei bilanci o la loro predisposizione viene effettuata dai vari Consigli Direttivi (locali, provinciali, regionale, nazionali); si osserva che paragonando i Consigli Direttivi ai Consigli di Amministrazione, a questi può essere affidato il compito di approvazione dei bilanci nel rispetto dei principi di ordinamento ( Dlvo 165/01) che contempla il compito della predisposizione dei bilanci ai Dirigenti Pubblici.

4.      compiti di carattere operativo vengono affidati ad organi collegiali ( Consigli Direttivi provinciali) composti ad 13 volontari; di conseguenza, nel caso occorra decidere tempestivamente su interventi di carattere operativo non si avrà il modo di rispondere con immediatezza.

5.      lo Statuto prevede il finanziamento con fondi pubblici, la cui gestione, come è detto, è assunta da personale volontario che per natura giuridica risponde, al pari di ogni altro cittadino, per responsabilità civile e penale. Il personale pubblico dipendente posto in situazione di subalternità rispetto al volontariato risponde, al pari di ogni pubblico dipendente, per responsabilità civile, penale, amministrativo e contabile.

6.      un DPCM non può violare le leggi dello Stato, per cui, se impugnato, porterà l’Ente nel caos ed ad un nuovo Commissariamento. In ogni caso, anche se si vara il regolamento esplicativo, come asserito nella riunione del 14/5/05, ciò non significa che il Presidente eletto non  possa in seguito avere una diversa interpretazione e modificarlo.

7.      tutto ciò pone l’Ente nella condizione di essere meno incisivo, confusionario e si costruiscono le basi per un nuovo Commissariamento.

 

 

PROBLEMATICHE SICILANE:

 

Sono ormai circa 5 mesi che l’Organizzazione ha posto all’attenzione dei “cosiddetti responsabili” il problema della gestione regionale della S.I.S.E. in Sicilia. Anche alcuni giornali regionali ne hanno parlato e fino ad ora, a livello nazionale, non vi è stato nessun intervento. La Scrivente Organizzazione ha segnalato il tutto al Ministro della Salute On. Francesco Storace, al Ministro del Lavoro On. Roberto Maroni, al Presidente della Rgione siciliana On. Salvatore Cuffaro, al Presidente dell’Assemblea Regionale On. Guido Lo porto, all’Assessore Regionale della Sanità On. Giovanni Pistorio ed alla Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale siciliana.

Se anche questo tentativo dovesse cadere nel vuoto ossia “… in un Paese dove gli sperperi sono all’ordine del giorno e politicamente si dice che necessita razionalizzare la spesa pubblica, il continuare ad ignorare il problema della S.I.S.E. - CRI in Sicilia, può avere il significato che esistono grossi interessi politici. Se ciò dovesse essere vero, allora significa che necessita  inviare quanto scritto, alla Procura della Repubblica competente al fine di individuare, se esistono i relativi reati e perseguire i responsabili.”

    

ACCORDI APPLICATI:

 

·                   Passaggio di profilo

Con Ordinanza Commissariale  n. 194/05 del 13.4.2005 è stato pubblicato l’elenco di tutti coloro che sono stati ammessi al mutamento di profilo professionale. Per coloro che non hanno avuto riconosciuto il diritto e ritengono che ci siano state delle anomalie  è possibile inoltrare ricorso gerarchico entro 30 giorni dalla comunicazione ufficiale dell’Amministrazione.

·                   Sussidi

In data 21 aprile 2005 è stata diffusa la Circolare n 0025985 riportante le modalità di concessione dei sussidi per gli anni 2002 – 2003 le cui domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2005.

Potrà essere richiesto un solo sussidio per anno. La Circolare ed i moduli sono pubblicati sul sito internet dello SNACRI, altrimenti possono essere reperiti presso le amministrazioni locali.

 

ACCORDI SOTTOSCRITTI E NON APPLICATI:

 

·                   Procedure selettive 2° step

Il 28 aprile è stato sottoscritto definitivamente l’accordo per l’applicazione delle procedure selettive per il secondo step con la determinazione dei punteggi da attribuire ai titoli di studio.

Per le posizioni B1, B2 e C1 i punteggi saranno attribuiti d’ufficio e coloro che si collocheranno tra i vincitori  parteciperanno a dei percorsi di professionalizzazione con verifica finale espressa  con un “attestato di assidua partecipazione “ . Per coloro che, per gravi motivi di salute, personali o familiari, non potranno partecipare ai suddetti corsi, sarà riservata una sessione successiva.

Per le posizioni C3 e C4, essendo previsto un colloquio finale con conseguente valutazione, saranno ammessi al corso di professionalizzazione tutti gli aventi diritto che presenteranno domanda.

Sarà utile per la partecipazione alla posizione C3 la laurea breve e per il passaggio alla posizione C4 la laurea nonché, limitatamente al profilo socio-sanitario, per la peculiarità della professionalità, il possesso della laurea breve e del D.A.I.. Alla laurea breve sarà attribuito un punteggio pari a 14 mentre al  D.A.I. un punteggio pari a 16.

Restano fermi gli altri titoli e requisiti previsti dal CCNL 98/01

L’Amministrazione adesso procederà alla formulazione dei relativi bandi che, si spera, entro il mese di maggio saranno pubblicati.

A coloro non interessati ai predetti passaggi ed appartenenti alle posizioni B2, C1 e C4 sarà estesa la posizione economica con la stessa decorrenza dello step (1.1.02)

·                   Art. 24 CCNL (mansioni superiori)

Putroppo, non ci sono notizie in merito alla definitiva applicazione di questo istituto contrattuale  che, a nostro avviso, risolverebbe  i problemi dell’Amministrazione che, allo stato attuale, non è in grado di poter disporre di qualifiche adeguate alle esigenze operative, particolarmente della periferia.

Andrà a finire che, giustamente, i dipendenti interessati chiederanno di svolgere le mansioni proprie della qualifica, come peraltro previsto dai contratti, e se ciò avverrà in massa potrebbe causare il soffocamento delle attività.

 

ACCORDI DA SOTTOSCRIVERE:

 

·                   Art. 17 (posizioni organizzative):

C’è stato un primo incontro con l’Amministrazione per valutare una possibile mappatura delle posizioni organizzative legate alla esatta declaratoria delle norme contrattuali.

Si sta valutando sia numericamente che economicamente l’impatto che detta applicazione avrà anche all’interno del fondo integrativo di Ente.

 

 

 

     COMPENSO INCENTIVANTE ANNO 2004:

 

     Con il mese di maggio l’Amministrazione si è impegnata a pagare, come di consueto,  il saldo del compenso incentivante anno 2004.

In sede di valutazione del relativo conguaglio è emerso che il saldo sarà un po’ inferiore a quanto percepito lo scorso anno perché gli acconti di giugno, settembre e novembre sono stati più alti. Comunque, lo SNACRI ha fatto rilevare che al fondo dovrebbero essere ascritti importi maggiori  conseguenti all’effetto dei passaggi ex art 25 del CCNL (dalla A2 alla B1) e del reinquadramento degli assunti a dicembre  99 per effetto dell’annullamento dei concorsi. L’Amministrazione farà delle verifiche in tal senso.

 

PIANTA ORGANICA:

 

Il giorno 28 aprile è stato sottoscritto l’accordo per la rideterminazione della pianta organica che , ai sensi dell’art 1 della legge Finanziaria 2005, doveva essere  ridotta di un 5% della spesa complessiva relativa al numero dei posti in organico.

Lo SNACRI  non ha sottoscritto l’accordo, producendo una nota a verbale, perché ritiene che la ripartizione all’interno dei posti nelle aree sia stata di garanzia alle qualifiche apicali del ruolo amministrativo e non anche del ruolo tecnico e sanitario.

Essendo la CRI un Ente che svolge e deve continuare a svolgere servizi particolarmente afferenti a detti ruoli è opportuno che questi siano altamente professionalizzati.

E’ stato richiesto un aumento di 10 e 6 posti rispettivamente per la C4 sanitaria e la C4 tecnica, le quali funzioni sono attualmente ricoperte, a fronte di una pari diminuzione della A2 tecnica o amministrativa che attualmente risultano vacanti.

 

PERSONALE ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO:

 

Per principio contrattuale al personale assunto a tempo determinato si applica il trattamento economico e normativo previsto per il personale assunto a tempo indeterminato salvo quanto segue:

a)     le ferie maturano in proporzione alla durata del servizio previsto;

b)     in caso di malattia i periodi per i quali spetta il trattamento economico intero e quelli per i quali spetta il trattamento ridotto sono stabiliti in misura proporzionalmente rapportata alla durata prevista dal servizio, salvo che non si tratti di periodo di assenza inferiore a due mesi;

c)     possono essere concessi permessi non retribuiti per motivate esigenze fino ad un massimo di 10 giorni e permessi retribuiti solo in caso di matrimonio.

Da tale principio generale ne deriva che tutti gli altri istituti contrattuali sono estensibili e che quindi i dipendenti in questione debbono percepire tutti gli emolumenti che percepiscono i dipendenti di ruolo compreso il compenso incentivante la produttività.

Ovviamente, per il personale assunto a tempo determinato deve essere costituito, appositamente per loro, un fondo incentivante che abbia le stesse caratteristiche di quello contrattualmente previsto.

Per quanto riguarda, invece, il rinnovo dei contratti , ai sensi della legge 368/01, si ricorda che la legge  1 marzo 2005 n° 26 all’art 5  autorizza la Cri a prorogare , fino al 31 dicembre 2005, i contratti di lavoro a tempo determinato sottoscritti in applicazioni delle convenzioni con il Servizio sanitario nazionale.

Con  circolare  n 83767 del 30 dicembre 2004, conseguente al decreto del 29.12.04 poi convertito in legge, la CRI ha dato disposizioni affinché tutti i contratti in scadenza fossero rinnovati,  anche in caso lo fossero già stati o avessero raggiunto il periodo massimo di tre anni.

Tutto ciò con lo scopo di circoscrivere il fenomeno del precariato e di individuare posizioni certe in caso di eventuali deroghe alle assunzioni in ruolo.

Allo stato attuale, ai sensi della legge finanziaria 2005, vige il divieto di assunzione in ruolo per gli anni 2005, 2006 e 2007.

A parere dello SNACRI si può ovviare a tale divieto nel momento che il Governo si decida, una buona volta, a conferire i servizi delegati alla Croce Rossa e di conseguenza il perfezionamento degli organici.

Questa Organizzazione, a tutti i livelli politici, non fa altro che rappresentare il vero male della Croce Rossa che è appunto il mancato conferimento dei servizi istituzionali rendendola un Ente Pubblico anomalo in quanto, allo stato attuale, essa non svolge nessun servizio per conto dello Stato ma lavora solo attraverso le convenzioni che, se non rinnovate, mettono a repentaglio tutti i posti di lavoro compresi quelli del personale di ruolo.

E’ per questo motivo che dobbiamo essere uniti e combattere per l’affermazione dell’unico obiettivo perseguibile e cioè il conferimento dei servizi delegati affinché, con esso si perfezionino tutti i rapporti di lavoro sia del personale di ruolo che di quello assunto a tempo determinato che potrà veder luce sulla eventuale immissione in ruolo.

 

CONTRATTO DI COMPARTO:

 

La grave incompetenza politica, ancora non ha consentito la firma del contratto del pubblico impiego a circa 17 mesi dalla scadenza.

In ogni caso, se entro giovedì p.v., non verranno sciolti i nodi, si intraprenderanno dure agitazioni finalizzate anche a ridicolarizzare i rilievi effettuati.

 

Con riserva di ulteriori notizie si inviano a tutti i migliori saluti.

                           

                                                          per il csa di cisal fialp/snacri:

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi