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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

- Segreteria Generale -

Comunicato n. 33                                                           Roma, 9 febbraio 2001

 

                                                                                       A tutti i lavoratori

         Contrattazione integrativa di Ente:

    Tutte le preoccupazioni esplicitate per iscritto in vari comunicati ed a voce al Generale Bencetti, Vice Presidente Generale Cri, incaricato dalla Giunta di seguire le vicende contrattuali, nell'ultima riunione di contrattazione decentrata, a tavoli separati, purtroppo permangono e continuano a far pensare che le problematiche del personale non interessino minimamente né i responsabili della Giunta Esecutiva, né l'Amministrazione.

La scrivente Organizzazione, pur apprezzando le aperture dell'Amministrazione in sede di trattativa alle richieste pressanti dello Snacri, inerenti il rispetto della decorrenza e la verifica della "consistenza economica dei risparmi di gestione e delle minori spese", entro 6 mesi dall'approvazione dei rendiconti dell'anno 1999, che dovranno aggiungersi al fondo integrativo di Ente per i trattamenti accessori, non riesce invece a capire le motivazioni che la hanno indotta a non effettuare l'impegno di spesa pari a L. 3.910.927.612, violando così di fatto l'impegno sottoscritto con le altre OO.SS. e che, come è stato detto a voce dal Generale Bencetti, poteva permettere alla scrivente Organizzazione, pur con una serie di riserve e di eventuali ricorsi, di apporre la firma alla preintesa.

L'Amministrazione, del resto, ancora non ha fornito spiegazioni alla nota Prot. n.11 del 12/01/01, inerente la richiesta di chiarimenti sullo stanziamento del Fondo Integrativo di Ente, per cui, al momento, le somme stanziate risultino essere quelle previste ed approvate dal Consiglio Direttivo dell'Ente e che ammontano a L. 27.643.236.000, che sono insufficienti per finanziare tutte le problematiche derivanti dalla contrattazione integrativa di Ente.

La scrivente Organizzazione è da ormai troppo tempo che sta ripetendo che i lunghissimi tempi contrattuali ed i comportamenti dell'Ente continuano a danneggiare tutti i dipendenti, facendo si che i lavoratori Cri, siano il fanalino di coda, dal punto di vista economico e non, di tutto il comparto.

Governo e Confindustria, appoggiate da alcune OO.SS., stanno distruggendo il pubblico impiego, con al moda imperante dei contratti atipici condividendo anche l'accusa della scarsa produttività degli operatori.

Così facendo, non solo si sta disincentivando il lavoratore, per colpe non sue, ma si sta distruggendo il movimento sindacale con grande vantaggio della parte padronale. Questo disegno sta raggiungendo il suo apice nella Cri e al personale dell'Ente, che subisce passivamente ogni angheria, dovrebbe essere attribuito il premio Oscar per la tolleranza e la pazienza, per tutti gli atti che continuamente vengono commessi contro il loro status di lavoratori pubblici.

 

Bilancio economico 2000/2001:

La CSA di Cisal Fialp non ha sottoscritto l'ipotesi di contratto avanzata dall'Aran, motivando in maniera circostanziata il proprio dissenso.

Tra le tante motivazioni, che possono essere approfondite sul sito internet www.fialp.org oppure al sito dello Snacri http://web.tiscalinet.it/snacri sono degne di approfondimento le seguenti, riportate anche in un manifesto:

  1. questo contratto non garantisce la salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni, anzi favorisce    il divario fra salario reale e salario nominale;

  2. gli incrementi tabellari coprono appena il tasso di inflazione reale relativo all'anno 2000, ignorando il biennio precedente e no offrono alcuna copertura rispetto all'inflazione del 2001, che già si preannuncia pesante.    
    A tale riguardo si riporta uno studio del sindacato Inps - Fialp, sintetizzato in una tabella, che mostra i risultati degli incrementi contrattuali confrontati con la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni, per effetto dell'inflazione dell'anno 2000 (2,8%) e del differenziale del precedente biennio (0,8%).

Qualifica

Perdita del potere d'acquisto nel biennio

incrementi da contratto per il 2000

Perdita netta al 1° gennaio 2001

B1 1.045.000 238.000   807.000
B2 1.107.000 252.000   855.000
C1 1.205.000 273.000   932.000
C2 1.253.000 273.000   980.000
C3 1.313.000 301.000 1.012.000
C4 1.437.000 329.000 1.108.000
Medico 1° 2.007.000 441.000 1.566.000
Professionista 1° 2.136.000 476.000 1.660.000

 

Per l'anno 2001 sono stati previsti aumenti in linea con il tasso d'inflazione programmato (1,7%) che sembra essere lontano da quello reale (3%) anticipando una sicura diminuzione del potere di acquisto delle retribuzioni; 

  1. gli stanziamenti per la retribuzione accessoria sono aleatori poiché i compensi incentivanti vengono utilizzati per i passaggi di qualifica funzionale;

    Con i soldi del compenso incentivante si pagano le carriere...!!!

  2. i professionisti ed i medici sono ancora fermi al punto di partenza e non trovano concrete soluzioni contrattuali.

Questo contratto non serve a niente in quanto non tutela il tuo livello retributivo, non compensa il tuo impegno lavorativo, non attribuisce alcun riconoscimento alla tua professionalità

 

Varie:

Per quanto riguarda tutte le problematiche che l'Ente si era impegnato a risolvere (seconda fascia medica, concorsi, etc...), permane ancora lo stato di confusione e di incertezza nonché l'assoluta incapacità politica ed amministrativa nel definirle con urgenza.

Per quanto concerne il trattamento di fine servizio del personale militare, transitato nei ruoli civili, alla data del 30/12/99, l'Avvocato della scrivente Organizzazione sta procedendo per vie legali al recupero delle giuste somme spettanti agli stessi.

Risulta alla scrivente Organizzazione che in molte unità Cri i dipendenti non beneficiano del "buono pasto". Si ricorda che detto beneficio, con decorrenza ottobre 1998, è percepito dai dipendenti Cri, con modalità e contrattazione da definire in ogni sede di lavoro.

        Con i migliori saluti.

                                IL SEGRETARIO GENERALE

                                Dott. Luigi Biscardi