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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I. - Segreteria Generale - |
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Comunicato n.36
Roma,
12 aprile 2001
A tutti i Lavoratori
Contrattazione
Integrativa d’Ente:
Come
preannunciato con il precedente comunicato, con il mese di marzo sono stati
avviati i lavori delle Commissioni previste nell’ipotesi del Contratto
Integrativo di Ente.
Purtroppo,
come previsto da questa Segreteria, le difficoltà operative sono notevoli in
quanto l’Amministrazione non ha mai provveduto a fornire i dati atti
all’elaborazione di progetti o piani relativi agli inquadramenti funzionali
del personale ed alla loro formazione nonché di indicare le idonee linee di
programmazione.
Sta
di fatto che, comunque, i dipendenti devono beneficiare del Contratto
Integrativo di Ente alla stregua dei loro colleghi parastatali e che non possono
pagare in termini economici e giuridici l’inefficienza dell’Amministrazione.
Si
è quindi deciso di dare una stretta ai lavori riconoscendo, in prima istanza, a
tutti i lavoratori in possesso dei prescritti requisiti, il diritto allo
sviluppo di carriera in considerazione che la quasi totalità dei dipendenti con
la precedente normativa contrattuale aveva avuto il riconoscimento della
professionalità acquisita con l’estensione degli art. 35, 36 e 41.
Dopodiché,
in quanto la Contrattazione Integrativa non è vincolante ma rivedibile con
scadenza annuale, si dovrà procedere ad una puntuale revisione del sistema così
come previsto dalle Commissioni di cui alla Preintesa al Contratto Integrativo.
Se
tutto procede come sopra detto si restringono i tempi per sottoscrivere
definitivamente il Contratto Integrativo, che si ricorda a tutti oggi é solo
in fase di Preintesa, che dovrà comprendere nella sua completezza gli
stanziamenti e la disciplina normativa del personale.
Conguaglio Compenso Incentivante:
Il
compenso incentivante relativo all’anno 2000 dovrebbe essere corrisposto, come
di regola, con le competenze del mese di maggio p.v..
A
parere della scrivente l’Amministrazione
non è in grado di definire il totale esatto delle somme messe a conguaglio in
quanto dovranno gravare sullo stesso fondo, le indennità da estendere ai sensi
degli art. 35, 36 e 41 ai nuovi assunti ed a coloro che nel frattempo l’ hanno
maturata;
Inoltre,
per quanto riguarda la periferia l’Amministrazione non è in grado di
quantificare i risparmi di gestione e le maggiori entrate relative alle spese
del personale che devono confluire nello stesso fondo in quanto il consuntivo
1999 non è stato ancora approvato.
Se
le somme stanziate comprendono i 4 miliardi, circa, concordati con
l’Amministrazione, relativi al risparmio conseguente all’immissione in ruolo
del personale militare precario, il compenso incentivante avrà un abbattimento
rispetto all’anno passato del 30%.
Se
a tali somme si aggiungono economie di gestione relative anche agli anni passati
la riduzione sarà inferiore.
Speriamo
bene !!!
TFR
Personale Militare Transitato nei Ruoli Civili:
L’Amministrazione
aveva come termine di legge ultimo per la liquidazione dal TFR di cui
all’oggetto il 30-09-’00. Benché ci fosse una giurisprudenza costante in
merito alle modalità di liquidazione, l’Ente ha inteso chiedere un parere
all’Avvocatura dello Stato che si è espressa in data 05-04-’01 ribadendo
che “l’Associazione faccia
uso di un criterio di calcolo analogo a quello usato per il personale statale e
tenga presente la fase contributiva utilizzata per la liquidazione
dell’indennità di buonuscita spettante al personale civile e militare dello
Stato (80% dello stipendio ed altri assegni per ogni anno di servizio
utile)...”
Pertanto
, ci si augura che
l’Amministrazione proceda
celermente alla liquidazione del TFR, ovviamente considerando la rivalutazione
monetaria e gli interessi legali relativi
ai ritardi conseguiti.
Il
legale della scrivente organizzazione, per chi ha aderito all’iniziativa, ha
già provveduto a diffidare l’Amministrazione all’immediato pagamento.
Seguiranno
le iniziative atte al ricongiungimento dell’anzianità di Cri ed alla
liquidazione per gli avanzamenti di grado.
Servizi
in convenzione:
L’Amministrazione
continua a sostenere che i servizi espletati in regime convenzionali debbono
essere sottoscritti a totale
copertura dei costi ancorchè questi siano espletati per conto del SSN.
Ne
deriva che la Cri nelle realtà operative ove esiste una forte concorrenza (vedi
Roma) non può ambire alla stipula di convenzioni a costo di favore.
Ebbene,
si finisca con questo “braccio di ferro”.
SI,
i costi devono comprendere anche le spese relative al personale anche quando ci
si convenziona con il SSN.
Allora,
l’Amministrazione dovrà mettere a disposizione della Convenzione, a copertura
del 30 – 40% dei costi, parte del contributo del SSN che
ci viene corrisposto per l’espletamento di servizi per conto dello
Stato.
Il
soggetto non è lo stesso?
Il
fatto è che nessuno sa come viene impiegato il detto contributo.
RIMANE
DI FATTO CHE I DIPENDENTI VOGLIONO GARANZIE PER IL POSTO DI LAVORO CHE POTRANNO
AVERE SOLO QUALORA L’ENTE SI
DECIDA A CHIEDERE I SERVIZI DELEGATI DAL GOVERNO.
NON
SI HA NESSUNA DELEGA DELLO STATO AD ESPLETARE SERVIZI, COME PREVISTO DALL’ART.
3 DELLO STATUTO CRI,, QUINDI SE UN
BEL GIORNO SI DECIDESSE DI NON RINNOVARE NESSUNA CONVENZIONE, COSA
SI FA’ ?
Nuovo
Statuto CRI:
Nel comunicato n. 34 del 1.3.01, sono stare riportate alcune notizie
sullo Statuto Cri, che in effetti non risultano esatte.
Siccome
l’Amministrazione non ha prodotto alle OO.SS., come da CCNL, lo Statuto
approvato dall’Assemblea Generale, si è ritenuto che la bozza proposta fosse
stata integralmente approvata.
In
ogni caso, il giudizio negativo,
espresso sia nel comunicato che nella riunione del 4.4.01 con l’On. Garavaglia
, non cambia.
Le
modifiche apportate dall’Assemblea Generale
al testo proposto, riguardano la rivendicazione , approvata, della
titolarità all’elezione del Presidente Generale; il riferimento
all’applicazione del codice deontologico, nel caso si debba procedere alla
radiazione dei soci attivi e per quanto riguarda
la nomina del Direttore Regionale si presuppone che debba essere
effettuata con procedure pubbliche.
Resta
invariata la nomina per il
Direttore provinciale.
Ristrutturazione
dell’Ente:
Come è stato detto, lo Statuto che sarà inviato per
approvazione, non è condiviso dallo Snacri e pertanto l’Organizzazione si
impegna a promuovere una ristrutturazione dell’Ente cercando di
correggere sia le anomalie esistenti che le interferenze sul suo ruolo
pubblico dell’Ente, che con l’Associazione intesa come volontariato.
Si
chiederà che l’Ente assuma definitivamente il ruolo pubblico con le deleghe
da parte dello Stato ai servizi, come previsto dall’art. 3 dello Statuto.
Fermo restando gli altri servizi pubblici gestiti in convenzione, la parte
associativa dell’Ente non dovrebbe più essere sottoposta alla normativa
pubblicistica, onde uniformarla a tutte le altre associazioni di volontariato.
Con questa differenzazione di
funzioni , si avrebbe più funzionalità, più certezza del diritto e meno
interferenze.
Anche
la separazione dei bilanci, gioverebbe ad una maggiore chiarezza e credibilità
e consentirebbe ai Comitati Regionali, Provinciali, Locali, di poter raccogliere
risorse localmente che di conseguenza dovrebbero essere impiegate nel territorio
ove sono state raccolte per manifestazioni o servizi che coinvolgono la
popolazione locale.
Il
documento, completo anche di argomentazioni giuridiche, che sarà inviato in
tutte le sedi politiche ed istituzionali potrà essere scaricato dal sito
internet subito dopo le ferie pasquali.
Problematiche
dei CTO:
Nella riunione del 28.03.01, le OO.SS sono venute a
conoscenza che la regione Lazio con nota del 13.03 ha rivendicato la riunione
dei CTO attualmente gestiti dalla CRI.
Lo SNACRI ha fatto presente che prima di attuare
quanto previsto dalla legge 107/90 e nell’intendimento di tutelare il
personale, è necessario che l’operazione venga conclusa dopo che il Contratto
Integrativo di Ente è stato attuato ed in ogni caso necessita prevedere il
diritto di opzione o formulare appositi criteri per stilare le relative
graduatorie.
Sono stati richiesti ulteriori incontri per risolvere
l’eventuale problematiche.
Le
opinioni dello SNACRI:
Continua
da parte di una organizzazione sindacale, che evidentemente ha perso il bene
dell’intelletto, una vergognosa campagna diffamatoria.
Senza
voler entrare nel merito di polemiche che sicuramente in questo momento non
agevolano la risoluzione delle tante vertenze in corso e che vede
l’Amministrazione e non lo SNACRI, schierata negativamente su tutti i fronti sindacali. Inoltre l’ARAN, ha anche
inviato una missiva all’Ente, per sapere in quali labirinti si trova la
contrattazione integrativa della CRI.
La
scrivente Organizzazione Sindacale, dichiara che è disponibile, nel supremo
interesse dei lavoratori che di fatto sono penalizzati dal punto di vista
economico e normativo dell’intero comparto, a collaborare per la risoluzione
delle reali problematiche sindacali, con tutte le OO.SS. che ne difendono i
reali interessi.
Per
quanto riguarda la posizione sindacale dello SNACRI, essa si evince chiaramente
e non con chiacchiere, dai vari documenti prodotti che sono integralmente
riportati anche sul sito Internet dell’Organizzazione. Sono semplici e
qualsiasi lavoratore o Organizzazione può desumere quale è l’impostazione
dello SNACRI su qualsiasi problematica. La Scrivente Organizzazione è
interessata alla risoluzione dei problemi dell’Ente e dei lavoratori nella
loro interezza, senza mirare, come forse qualcuno fa, ad interessi estranei al
mondo del lavoro.
Dopo
questa precisazione, lo SNACRI non risponderà ad alcuna provocazione fatta con
intenti di frazionare l’unità dei lavoratori.
Si
ricorda ai lavoratori che solo una puntuale informazione può richiamare
l’attenzione di tutti alla vigilanza ed alla tutela delle proprie prerogative
di lavoro, nonchè alle soluzioni ed azioni atte alla partecipazione cosciente
alle iniziative sindacali.
Si
inviano a tutti i colleghi ed alle loro famiglie i migliori auguri per le
prossime festività pasquali.
Con
i migliori saluti.
IL
SEGRETARIO GENERALE
Dott.
Luigi Biscardi