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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

- Segreteria Generale -

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E-mail: snacri@tiscalinet.it

 

Comunicato n. 44                                        Roma, 17 gennaio 2002

 

                                                              A tutti i Lavoratori

 

Problemi istituzionali dell’Ente:

La Croce Rossa Italiana, continua ad essere paralizzata a causa di lotte intestine che ne compromettono sia la funzionalità che la sua operatività.

In molti precedenti comunicati, è stato già fatta una spietata analisi sul perché l’Ente non riesce a marciare ed allinearsi agli altri Enti del Comparto.

La Cri è un Ente  Pubblico che agisce di fatto da Ente privato. Le risorse economiche vengono dirottate esclusivamente in finalità di volontariato o altro con conseguenti privilegi che non hanno le altre associazioni similari trascurando completamente gli ormai scarsi servizi gestiti.

Le risorse gestite  sono un incentivo a creare professionisti del volontariato che hanno lo scopo di raccattare voti, esclusivamente provenienti dal consenso clientelare.

Ecco perché la regola operativa è quella di rifiutare le regole.

In barba alla normativa pubblica , l’Associazione ha creato la figura del tuttologo e di conseguenza si assiste,  che i Presidenti sono delegati a firmare anche i semplici certificati amministrativi ed a sanzionare i dipendenti con procedimenti disciplinari in dispregio della vigente normativa di legge che prevede la separazione  dei compiti  di gestione da quelli di indirizzo politico.

I princìpi di Croce Rossa  vengono continuamente calpestati, infatti capita  spesso che per motivi elettorali si confermano incarichi politici a personaggi che  hanno a loro carico procedimenti  penali e sono indagati per reati commessi  nell’ambito delle loro funzioni presso l’Ente,  mentre  avviene anche che si tenta di silurare altri amministratori che hanno contribuito in modo determinante ad affermare e accreditare l’Ente nel territorio, a vantaggio di mestieranti che oltre tutto risultano inquisiti per reati commessi presso l’Ente.

Si è continuato a perdere tempo nell’intendimento di preparare le elezioni per eleggere i futuri Vertici dell’Ente, ignorando quanto espressamente chiesto sia dal potere politico che dal Governo, sperperando cosi una enorme quantità di risorse sia umane che economiche .

Nel frattempo le Commissioni elettorali hanno  funzionato come la “Santa inquisizione”.

Sono tantissimi i reclami pervenuti alla scrivente organizzazione inerenti irregolarità elettorali che si sono verificata in tutta Italia. In merito si concorda con la relazione dell’Avv.to Monarca, Presidente della Regione Lombardia.

Lo scrivente è stato escluso dalla competizione elettorale in quanto dichiarato non in regola con la quota per l’anno 1998: è stato interpretato dall’Ufficio Elettorale  che la quota è stata pagata nel 1999, mentre è chiaramente visibile nella ricevuta la data 1998. Bastava controllare la matrice per rendersi conto del voluto abbaglio. Risulta, invece, come da copia di documento lasciato sotto la porta dell’ufficio di Segreteria, che ad altro dipendente , evidentemente gradito, sia stata concessa l’ammissione a pieno titolo nella competizione elettorale, pur in assenza dei requisiti, contestati al sottoscritto.

Riunione del  16.01.02

Nella riunione del 16/01/2002 i Vertici politici della CRI hanno portato a conoscenza delle OOSS che il Ministero della Funzione Pubblica ha  comunicato all’Ente che le delibere  a suo tempo  approvate dal Consiglio Direttivo Nazionale (179 - 180 del 31/07/01) non sono state approvate in quanto la CRI è soggetta a riordino e deve adeguare lo Statuto alle normative vigenti, pertanto, sia la ristrutturazione  dei servizi  che l’incremento  della Dirigenza  sono subordinati all’adempimento chiesto dal Governo.

E’ evidente che, se tali adempimenti e quindi anche il Contratto Integrativo di Ente, fosse stato stipulato, in analogia agli altri Enti del Comparto, nel 1999, come la scrivente Organizzazione  aveva più volte richiesto e riconosciuto anche attraverso una condanna del Giudice del Lavoro, oggi avremmo potuto  effettuare una ristrutturazione dei servizi ed il personale avrebbe già visto applicati i contratti.

I ritardi della Croce Rossa  li pagano sempre i dipendenti.

Si comunica inoltre che le elezioni previste presso l’Ente CRI sono sospese e potranno essere indette, se sarà necessario, quando sarà chiara la reale definizione dei compiti dell’ Associazione che, come si è detto, è un Ente soggetto a riordino.

Indagine conoscitiva del Senato:

Il Senato della Repubblica sta procedendo nell’indagine conoscitiva della Cri. La prossima seduta è stata fissata  per il 22 gennaio p.v. alle ore 14.30 e sarà audito anche lo scrivente , in nome e per conto dello Snacri.

Direttore Generale:

Al Dott. Bruno Sciotti, (grazie al cielo..!), non è stato rinnovato  il mandato, per cui, in attesa che il Consiglio Direttivo esamini le domande del concorso bandito per attribuire tale incarico, l’onere di coordinare i dirigenti ed il potere di firma dei mandati di pagamento è stata affidata al  Dott. Mario Acciaioli.

Contratto Integrativo di Ente:

Come si sa, con enorme ritardo il 14.11.01 è stato firmato il Contratto Integrativo di Ente che è attualmente fermo e quindi vi saranno evidenti ritardi sulle date programmate, in quanto solo ieri si è saputo che le delibere 179 e 180, approvate dal Direttivo dell’Ente non sono state ratificate dal Governo.

Pertanto, ieri si è provveduto a firmare un ulteriore protocollo d’intesa sulla variazione alla dotazione organica affinché venga formulato un nuovo provvedimento conforme a quanto elaborato il 24.4.01 dalla Commissione C, con esclusione, quindi, della dotazione organica della Dirigenza.

Di conseguenza, gli step programmati sono slittati ad adempimenti da concordare.

 Non si è, comunque a conoscenza se l’Ente ha provveduto ad inviare il Contratto all’ARAN, adempimento previsto dalla norma e che doveva essere effettuato entro 5 giorni dalla stipula.

Problematiche Scuole II.PP.:

Dopo la condanna del Tribunale di Roma per atteggiamento antisindacale, già dal luglio 2001, l’Amministrazione non ha provveduto ad adempiere a quanto previsto nella sentenza, per cui, anche per questo problema  è stata inoltrata denuncia penale in data 27.12.01.

Nella riunione del 16 gennaio u.s. vi è stato un tentativo dell’Amministrazione di informare le Organizzazioni sindacali su quanto già deciso e ratificato dalla CRI sulle problematiche in essere.

In sede di discussione è stato ribadito che in ogni caso l’Amministrazione continua a disattendere il dispositivo di sentenza del Tribunale di Roma che l’ ha condannata per attività antisindacale.

CNTS:

 Anche in questo settore, persiste da parte dell’Ente palese atteggiamento antisindacale, in quanto l’Amministrazione non ha convocato sia la scrivente sigla, maggiormente rappresentativa, che le altre OO.SS., ma esclusivamente la triplice, il 13.12.01, con cui ha provveduto a siglare un protocollo d’intesa, nullo, poiché non conforme alle norme contrattuali, che vede ancora una volta l’Ente in atteggiamento contrastante  con l’attuale sentenza del Tribunale di Roma.

In ogni caso, problemi seri, come quelli del CNTS non si affrontano in questo contesto, anche perché interessano centinaia di lavoratori e loro famiglie.

E’ stupefacente come qualcuno che continua ad asserire di operare nell’interesse dei lavoratori, continui a discriminare le altre sigle, che sicuramente possono essere determinanti, sia per il consenso che continuamente riscuotono, sia per le azioni politiche svolte che per il contenzioso in essere, a dare la svolta definitiva al problema.

Problema personale militare ed ex:

Dopo un incivile scaricabarile fra Giunta Esecutiva e Dirigenza, ancora non sono state erogate le somme derivanti da promozione, né quelle per il TFR (personale militare transitato nei ruoli civili a seguito dell’applicazione della legge finanziaria  1997 e 1998)    

Il legale dell’Organizzazione ha già da tempo, dopo che moltissimi operatori hanno rilasciato delega, iniziato le azioni previste, affinché l’Ente eroghi le spettanze comprensive anche degli interessi legali e la rivalutazione monetaria.

La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha anche censurato sia questo comportamento che l’enorme contenzioso legale che vede l’Ente, impegnato a difendersi in migliaia di cause,  con conseguente sperpero di risorse economiche pubbliche.

Alla contestazione, l’Ente, nella persona del Presidente Generale si è difeso asserendo che erano delle azioni volute dalla Dirigenza, dimenticandosi di spiegare che proprio la Giunta Esecutiva aveva promosso tale contenzioso.  

Nella riunione con i Vertici dell’Ente dell’11 u.s. è stato asserito che a far data dal 1.1.02 si procederà all’erogazione degli stipendi del personale militare allineandoli a quanto percepito dai colleghi dell’esercito.

Si provvederà prima possibile, a pagare gli arretrati spettanti a tutto il personale militare a qualsiasi titolo.

 Permessi straordinari:

Con l’entrata in vigore delle code contrattuali il 14 febbraio 2001 in aggiunta ai 3 giorni di permesso previsti all’art. 19 del CCNL/95 per gravi motivi personali o familiari debitamente documentati sono altresì previsti, in applicazione dell’art.15 delle citate code contrattuali, ulteriori 3 giorni di permesso per  eventi e cause particolari previsti dall’art.4 della legge 53/00 (per documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente).

Pertanto, i dipendenti interessati possono produrre richiesta all’Ente qualora si presenti la necessità.

 

Con riserva di ulteriori notizie si inviano a tutti i migliori saluti.

 

                                             IL SEGRETARIO GENERALE

                                                       Dott. Luigi Biscardi