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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

- Segreteria Generale -

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Comunicato n. 47                                      Roma, 27 marzo 2002

 

                                                              A tutti i Lavoratori CRI

 

 Contrattazione integrativa di Ente:

Da oltre 2 mesi sono iniziate le trattative per l’attuazione dell’ipotesi di accordo ad integrazione del CCNL per il personale non dirigente degli Enti Pubblici non Economici, stipulato il 16-2-1999 e, sottoscritto in data 28-7-2000.

Durante la trattativa, che riguarda solamente gli istituti da regolamentare in funzione dell’esigenza dell’Ente, e che non riguarda gli istituti gia riconosciuti e codificati, ci si è resi conto che sia la delegazione politica che quella amministrativa era latitante, e le trattative venivano portate avanti solamente da Funzionari amministrativi.

La giustificazione a questo atipico modo di condurre la contrattazione, era che, in assenza del Direttore Generale, non vi era la sicurezza della ratifica degli eventuali accordi.

A questo punto le OO.SS. hanno richiesto l’immediata nomina del Direttore Generale e la riformulazione della Ordinanza Presidenziale così come prevista dall’art.10 del CCNL (Delegazione Trattante) e la sostituzione della funzione di Direttore Generale con un Commissario ad ACTA con il fine di dare un impulso determinante all’attuazione del CCIE, che era fermo per le stesse motivazioni.

L’Amministrazione CRI, non avendo ottemperato alle richieste delle OO.SS., ha costretto queste ultime ha proclamare lo stato di agitazione di tutti i lavoratori dell’Ente e ad indire Assemblee unitarie dei lavoratori di Roma, tendente ad ottenere precise risposte e l’accelerazione su tutto ciò che stabilisce l’Integrativo di Ente compresa la certezza della corresponsione dell’incentivazione del 2001, secondo quanto concordato e nei tempi stabiliti.

E’ stata indetta una prima Assemblea il giorno 13 u.s. presso il Comitato Centrale, Assemblea che ha visto la partecipazione di moltissimi lavoratori.

La Presidente Nazionale, assente dalla sede ha dovuto farvi ritorno per riferire ai lavoratori le motivazioni dei ritardi accumulati.

E’ stata chiesta una urgente riunione fra la delegazione trattante dell’Ente e quella delle OO.SS., al fine di stabilire una tempistica per la definizione dell’Integrativo. E’ stato anche promesso che la riunione sarebbe stata indetta nei primissimi giorni della settimana successiva, promessa che non è stata mantenuta per cui le OO.SS. sono state costrette ad indire una ulteriore Assemblea per il giorno 20 u.s..

Dopo che è stata indetta l’Assemblea, finalmente il 19.3.02 è arrivata la convocazione della riunione per il giorno 20 ore 16.30.

L’Assemblea  si è tenuta ugualmente, ed è stato stabilito che la stessa  sarebbe proseguita il giorno successivo (21) per riferire ai lavoratori quanto concordato con l’Amministrazione.

La riunione con l’Amministrazione è iniziata con accuse alle OO.SS., da parte dell’Organo politico presente,  di connivenza con l’ex Direttore Generale che ha determinato i ritardi nell’applicazione dell’integrativo.

Dopo una serie di altri battibecchi fra le parti, si è cercato di portare la discussione sui binari della correttezza e dell’interesse reciproco, al fine di tutelare al meglio le aspettative dei lavoratori.

Per quanto riguarda le accuse formulate dall’Organo politico, la scrivente Organizzazione precisa che dopo solo cinque mesi  (maggio 2000) di permanenza dell’ex Direttore Generale si è proceduto legalmente nei suoi confronti, in quanto non metteva a disposizione dello SNA.CRI le notizie utili a stilare il Contratto Integrativo e pertanto è stato condannato il Rappresentante legale dell’Ente per attività antisindacale, come è stato condannato anche per non aver trattato le problematiche delle II.PP (7/01).

E’ stata inviata alla G.E.N. una nota n.163/01 del 28.5.01,  con cui si chiedeva la destituzione del Direttore Generale a causa dell’incapacità a risolvere qualsiasi problema.

In data 27.12.01, ai sensi degli artt. 328 e 650 del Cod. di procedura penale nei confronti del Responsabile legale dell’Ente e del Direttore Generale si è proceduto ad inoltrare denuncia penale, per mancata ottemperanza a quanto stabilito dal Giudice.

Ci si chiede di chi sono le responsabilità reali ed oggettive per cui, per ben due anni, l’Ente è stato senza Direttore Generale.

Dopo estenuanti trattative, finalmente si è pervenuti ad un accordo, che impone la massima vigilanza e non consente di sciogliere lo stato di agitazione a suo tempo proclamato.

Il verbale di intesa firmato  (la versione integrale è riportato nel sito Internet dello SNA.CRI)  precisa la  tempistica richiesta e pone in essere i seguenti adempimenti:

1.             entro dieci giorni lavorativi dalla data della firma del verbale d’intesa, gli Uffici dovranno provvedere alla comunicazione circa le ammissioni alle procedure concorsuali  (i 10 gg. lavorativi scadono il 2.04. p.v.)

2.             entro il 30.04.02 dovrà concludersi il primo step con l’emanazione delle relative graduatorie.

3.             entro la prima decade di maggio saranno pubblicati i bandi relativi al secondo step.

4.             entro il 15.06.02 saranno pubblicati i bandi relativi al terzo step.

Nomina del Direttore Generale:

Ci è stato comunicato ufficialmente che il Consiglio Direttivo del 14.03.02 ha provveduto alla nomina del nuovo Direttore Generale nella persona del Dr. Dino COSI, che ufficialmente si insedia il 15 aprile p.v.

Al nuovo Direttore vanno i migliori auguri  da parte dello SNA.CRI per un buon proficuo lavoro.

Si vuole solo ricordare che la CRI è un Ente che, pur essendo il più vecchio che si occupa di sanità in questo Paese, è anche quello afflitto da una serie di conflitti tra le parti ed è quell’ Ente che non ha mai rispettato, sia la normativa pubblicistica che i contratti del pubblico impiego.

La collaborazione al Direttore Generale verrà data nella misura in cui si adopererà a sanare le ingiustizie, a dare la giusta dignità al Personale dipendente, ad applicare le leggi e regolamenti tutti e non solo quelli che fanno comodo, a formulare graduatorie per quanto concerne l’attribuzione degli incarichi, trasferimenti ed etc., e soprattutto ad attuare con urgenza sia quanto previsto dal CCNL di Ente che dalle cosiddette code contrattuali.

Problematiche del C.N.T.S.:

Anche in questo settore regna la più grande confusione, sia per quanto concerne l’azione politica che quella amministrativa.

Dopo la nota della Regione Lazio –Area pianificazione n.10926 /1209 di cui ampiamente si è trattato nel comunicato n.46, non risulta che l’Ente abbia preso una iniziativa atta quantomeno a tutelare sia i suoi interessi che quelli dei lavoratori.

Attualmente risulta che le funzioni del C.N.T.S. permangono fino all’11.06.02 e , nel frattempo, nessuno pensa a come cedere, eventualmente, personale che nel frattempo ha interesse di passare e tutelare quello che vuole restare presso l’Ente, considerato che sia l’azione della Regione che l’eventuale applicazione dell’art.31 della legge che dovrà sostituire la 107/90, non contempla lo scorporo reale delle attività trasfusionali dell’Ente.

Per tale ragione non si capiscono quali sono le motivazioni per cui, considerato che l’Ente è sotto organico di circa 1300 unità, ancora non si intavola una trattativa con le OO.SS.  tendente a verificare il reale numero di lavoratori dell’Ente che non intendono  transitare, per cercare di ricollocarli nell’Ente o nell’ambito del Comparto. A tale riguardo si precisa che il Comparto sanità è regolamentato da norme  (DMS dell’8.10.93 n. 590), i cui profili sono dissimili da quelli del parastato.

In ogni caso necessita anche considerare che, essendo difficile collocare i lavoratori del C.N.T.S. nell’ambito romano, questi come si evince dal comma 2 dell’art.31, saranno assegnati alla Regione di competenza  ( in questo caso il Lazio) che provvederà, con successivo decreto a spalmarli nell’ambito regionale.

Come è noto, la scrivente Organizzazione è ancora in causa con l’Ente per questo problema e quanto prima si attiverà anche a livello legale, per razionalizzare le problematiche segnalate.

Problematiche Personale Militare :

Su questo fronte l’Amministrazione è in completa stasi, anche se ha promesso di aumentare gli stanziamenti, a suo tempo deliberati,  con il prossimo Consiglio Direttivo.

Resta il fatto che una moltitudine di lavoratori, aspettano le giuste spettanze, sia per quanto concerne il TFR che le promozioni.

Il legale dello SNACRI  ha già provveduto ad inoltrare al TAR oltre cento ricorsi inerenti queste problematiche, tenendo conto che, anche quando saranno liquidate le competenze, queste non sono conformi alle aspettative dei dipendenti e delle norme esistenti, in quanto, in materia di lavoro non si può parlare di prescrizione quinquennale.

L’estremo contenzioso legale è stato anche ampiamente criticato nella recente inchiesta Senatoriale della XII Commissione Affari Sociali del Senato.

Per quanto riguarda il riassetto del Corpo Militare di cui tanto si parla, la scrivente Organizzazione sindacale, grazie all’impegno dei colleghi di Ravenna,  ha avuto un incontro presso il Sottosegretariato del Ministero della Difesa che si è reso disponibile ad accogliere proposte da trasferire in seno alla Commissione all’uopo istituita. Non appena, appositi incaricati del corpo, faranno conoscere le proprie aspettative, sarà cura dell’Organizzazione inoltrarle e farle recepire.

 

Convocazione riunione politica con il nuovo Direttore Generale per le problematiche del settore trasfusionale:

Ieri, le OO.SS. sono state convocate a livello politico, per oggi alle ore 10 per le problematiche del settore trasfusionale.

Il presente comunicato che doveva essere diffuso nella mattinata di oggi, e che era stato già stampato, ha subito un rinvio della divulgazione ed un conseguente aggiornamento della situazione trasfusionale.

Nella riunione si è dato il benvenuto al Direttore Generale, con ampia convergenza di tutti sulla difficoltà gestionale dell’Ente che rende il mandato appena accettato complesso.

Lo scrivente ha chiesto che al più presto venga effettuata una riunione con le OO.SS. al fine di individuare e correggere tutto ciò che fa della CRI un  Ente di difficile gestione sia politica che amministrativa.

Nella riunione si è riscontrata una apertura sia da parte dell’Organo Politico che del nuovo Direttore Generale, inerente il problema di quei lavoratori dell’Ente del settore trasfusionale che, per una serie di motivazioni, non intendono essere trasferiti alla Regione. E’ stato anche chiesto di potenziare quelle strutture (vedi Laboratorio Centrale etc.) che potrebbero assorbire personale proveniente dal settore trasfusionale per poter quindi svolgere un servizio più ampio e mirato alla esigenza dell’utenza.

Il Direttore Generale ha fatto rilevare che a causa delle difficoltà economiche della Regione Lazio, la stessa difficilmente può assorbire i circa 250 dipendenti e quindi è opportuno attrezzarsi per collocare il personale che non intende transitare in altri servizi, utili per l’Ente.

 

La Segreteria Generale coglie, con la diffusione di questo comunicato, l’occasione di formulare i migliori auguri di Pasqua a tutti i lavoratori dell’Ente con la speranza che tutte le difficoltà che incontrano nel quotidiano possano cessare continuando così a lavorare serenamente.     

Con riserva di ulteriori notizie.

                                      LA SEGRETERIA GENERALE

Luigi Biscardi                 Graziella Maracchioni           Marinella Pianta