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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N° 56                                             Roma, 25 settembre 2002

             

A tutti i lavoratori CRI

 

 

Con fono n. 100 del 20/09/02, le OO.SS. sono state convocate dal Direttore Generale CRI per il giorno 24/09/02 alle ore 11.30 per definire i criteri per l'assegnazione del personale CNTS-CTO nelle posizioni evidenziate dalla nota SAGEP 8678 del 4/07/02.

Nella riunione, le OO.SS. sono venuti a conoscenza che il passaggio del settore trasfusionale alle regioni e quindi alle relative ASL di competenza, avverrà a far data dal 01/10/02.

Per garantire gli stipendi al personale CRI, oggetto di transito, per il solo mese di ottobre, gli stessi saranno erogati dalla CRI che in seguito dovranno essere rimborsati dalla regione. Non si è a conoscenza su quali basi e con quali criteri saranno calcolati gli stipendi, da parte della regione, dal mese di novembre in poi.

Come è noto la richiamata nota SAGEP, riguarda una indagine conoscitiva riferita al personale intenzionato a rimanere presso l'Ente che doveva do conseguenza inviare al SAGEP, entro il 19 luglio scorso, la richiesta di opzione presso la CRI.

Le domande utili per la permanenza presso l'Ente risultano circa 40.

La citata nota SAGEP prevedeva, oltre che l'inserimento, tramite graduatoria presso il Laboratorio Centrale, anche una contrattazione per una diversa collocazione nei ruoli dell'Ente, per la sua definitiva sistemazione.

Nella riunione le OO.SS. CISL e CGIL hanno condotto un grave e pesante attacco a questa soluzione con motivi futili e pretestuosi, per cui il Direttore Generale dell'Ente, ha manifestato l'opportunità di chiedere pareri o all'Organo Politico (Consiglio Direttivo che si riunisce in data odierna) o alla Funzione Pubblica rinviando quindi sine die, l'attuazione di una nota da lui stesso controfirmata.

E' ovvio che, perfezionandosi il passaggio delle strutture trasfusionali entro il 1/10/02 non essendovi, linee guida da parte dell'Amministrazione CRI, il personale che ha optato per permanere presso l'Ente CRI, essendo i servizi trasfusionali direttamente gestiti dal Comitato Centrale, dovrà recarsi per apporre la firma di presenza, presso il Comitato Centrale stesso fino a quando non sarà trovata equa soluzione.

E' superfluo ricordare che, continuando ad operare presso il posto di lavoro che è transitato alla Regione e quindi alle relative ASL, automaticamente tale soluzione può essere considerata come rinuncia di opzione.

Tutti siamo a conoscenza quali OO.SS. necessita ringraziare per questo salto nel buio sia dei lavoratori che transitano che per quelli che restano.

La scrivente Organizzazione è stata sempre critica rispetto al transito e lo ha accettato esclusivamente per rispettare una legge, varata oltre 12 anni fa anche se di recente è stata approvata un'altra legge che sancisce che le vecchie leggi per poter entrare in vigore, devono essere inviate al Parlamento per l'accertamento della relativa copertura economica, questa è la dimostrazione con quale improvvisazione continua ad operare sia la CRI che la Regione Lazio.

Con riserva di ulteriori notizie si inviano saluti.

                                      IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi