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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N. 62                                                Roma, 27 gennaio 2003

 

                                                                           A TUTTI I LAVORATORI

 

Continuano le disfunzioni…

Come è noto, con DPCM n .208/02, è stato approvato il nuovo Statuto della CRI. Lo scrivente, pur avendo partecipato alla stesura del vecchio Statuto in qualità di componente della estinta Commissione del Personale, non ne ha condiviso i contenuti con argomentazioni, riportate nei verbali dell’epoca, che puntualmente si sono verificate nel tempo. Il nuovo Statuto, approvato ricalca gli “orrori” del vecchio, ma comunque fa chiarezza su un problema che è stato il cavallo di battaglia della Organizzazione: la regolamentazione e l’attuazione della normativa pubblicistica e la separazione dei compiti fra potere politico ed amministrativo .

Se si esamina l’art. 27 del vigente Statuto, si evidenzia immediatamente, rispetto al passato, quali sono i compiti del Direttore Generale e della Dirigenza dell’Ente e quali quelli dell’Organo Politico.

A causa di una serie di disfunzioni, scarsa efficacia operativa, gestione non conforme alle logiche manageriali e produttive, il Governo, prendendo atto che l’Ente continuava ad essere sempre più “ un carrozzone lottizzato”, con DPCM del 24.10.02, ai sensi dell’art. 57 del vigente Statuto, ha nominato un Commissario Staordinario e un Vice Commissario, che, nel mese di Dicembre u.s. è diventato Commissario Straordinario in quanto, il Commissario nominato Steffan De Mistura, a causa di più urgenti impegni diplomatici nel settore del Medio Oriente, ha rassegnato le proprie dimissioni e di conseguenza l’Avv.to Maurizio Scelli è diventato Commissario Straordinario. Attuando le sue prerogative, ha deciso di avvalersi della collaborazione di un nuovo Direttore Generale, anche perché il precedente Direttore aveva rassegnato le dimissioni.

Oggi, nell’Ente, considerato la gravità delle problematiche che sono state accumulate nel tempo vi è un Commissario Straordinario che deve pensare a farlo marciare, renderlo operativo, competitivo, produttivo, anche per renderlo utile e necessario, come lo era nel lontano passato, cercando di riscoprire quelle funzioni, che erano prerogative di un tempo, ossia essere di supporto dei poteri pubblici in quelle attività, di Sanità, di emergenza, di protezione civile, che lo Stato ancora non ha codificato in quanto impreparato a legiferare od organizzare le problematiche citate.

Mentre il Commissario si adopera per ridare credito e vigore all’Ente, da parte dell’Amministrazione si assiste ad una pietosa melina che, se continua, renderà vana ogni azione politica di risanamento.

A livello di Amministrazione la CRI sta sprofondando sempre più in basso: si accumulano i problemi, le Unità periferiche  funzionano con la logica di prima, il Comitato Centrale continua a non inviare direttive e quelle poche che invia, sono contraddittorie. Molti Commissari nominati o Presidenti riconfermati Commissari, continuano a gestire l’Ente con la stessa “malagestione” denunciata più volte sia dalla Camera dei Deputati che dalle relative Commissioni Parlamentari, senza che nessuno intervenga, continuando, questi, ad attuare quel clientelismo paternalistico o punitivo che in passato si è combattuto a tutti i livelli e che se non termina, si continuerà a combattere sia con azione legali che politicamente.

Fra le tante cose che non vanno, visto che chi scrive è il Responsabile della più grande Organizzazione Sindacale di Croce Rossa, non può fare a meno di occuparsi di problematiche sindacali.

Come tutti sanno, da circa tre anni è stato siglato un contratto che ha visto lo sbocco naturale prima di Natale, grazie all’interessamento del Commissario Straordinario.

Nel frattempo, l’Amministrazione dell’Ente, ha continuato a disattendere tutti i contenuti dell’Integrativo di Ente. Molti contenuti dello stesso, non prevedono oneri economici, come ad esempio l’art. 18 del CCIE, che, nel rispetto della normativa pubblica e le disposizioni attuate dagli altri Enti del Comparto, pretende di regolamentare il conferimento degli incarichi, i trasferimenti del personale e la mobilità individuale interna ed esterna all’Associazione.

Evidentemente alla Dirigenza CRI, non fa comodo la trasparenza…!

Per quanto riguarda il trattamento accessorio si fanno firmare al Commissario Straordinario  Ordinanze che prevedono erogazione di somme al personale, che scaturiscono dal Contratto, senza che le stesse siano state contrattate con le OO.SS., come prevede l’Integrativo ed il CCNL nonché l’art. 43 della Legge 449/97, che disciplina la consistenza economica dei risparmi di gestione e delle minori spese sul piano nazionale.

Per quanto riguarda poi l’allegato A dell’Integrativo, l’Amministrazione lo ha disatteso completamente, ignorando i percorsi formativi dei dipendenti che devono essere oggetto di contrattazione con le OO.SS.

E’ da circa un anno che si tengono le riunioni per il conferimento delle posizioni organizzative (art. 14 CCIE) e per il riconoscimento delle mansioni superiori di cui all’art. 17 e 24 del CCNL, nonché per la definizione delle code contrattuali senza che peraltro si sia addivenuto ad una logica conclusione.

Pur essendoci nell’integrativo (art. 17) un esplicito riferimento all’accordo tra OO.SS. ed ARAN, del 24/04/97, l’Istituto del buono pasto ancora divide l’Italia: vi sono dipendenti che lo fruiscono e la stragrande maggioranza che non lo fruisce e chi lo fruisce lo prende in dispregio della normativa.

Queste sono solo in parte le gravi omissioni dell’Amministrazione, che continuamente è invitata ad adempiere, anche per iscritto, ciò che dalla stessa è stato controfirmato, continuando però a comportarsi come le famose scimmiette, che non sentono, non vedono e non parlano.

Ci si chiede:

Chi è l’Organismo che deve far rispettare le regole?

Quali sono le sanzioni al loro comportamento omertoso?

Un dipendente, per aver causato un incidente, perché alla guida di un’ambulanza vecchia, che lasciava entrare nell’abitacolo ossido di carbonio, ha avuto un colpo di sonno ed ha provocato dei danni: la Corte dei Conti, in modo solerte gli ha chiesto 2 milioni per i citati danni ma ben si guarda di chiedere all’Amministrazione i danni che questa produce al personale ed all’immagine dell’Ente.

 E’ evidente quindi, che a causa di disfunzioni amministrative, l’Ente sta precipitando nell’anarchia dove ognuno opera come vuole, minando anche l’autorità del Commissario, disattendendo le disposizioni che emana.

In queste condizioni l’Ente non può andare avanti per cui, se non vi è maggiore incisività nei confronti dell’Amministrazione, la scrivente Organizzazione, sarà costretta ad instaurare, come per il passato, motivato contenzioso legale finalizzato al rispetto delle norme contrattuali, delle leggi e dei regolamenti continuamente disattesi.

 

Congresso FIALP CISAL:

La Federazione di comparto ha indetto per il mese di maggio p.v. il Congresso nazionale. Pertanto sia a livello provinciale che regionale si terranno i relativi Congressi. I consigli regionali, risultanti dai rispettivi Congressi dovranno a loro volta eleggere i delegati al congresso nazionale secondo le modalità previste dal regolamento che si può facilmente  reperire nel sito internet della FIALP.

Lo SNACRI FIALP CISAL  invita tutti gli associati a partecipare ai congressi indetti, cercando anche di fare eleggere un  numero congruo di delegati in funzione della rappresentatività.

Al Congresso della FIALP CISAL sono componenti di diritto il Segretario Generale, il Vice ed il Segretario Nazionale delegato al Raggruppamento Aree Speciali.

 

Congresso SNACRI FIALP CISAL:

Come è noto lo SNACRI ha già iniziato nel mese di settembre-ottobre, le procedure per la elezione dei delegati che dovranno partecipare al Congresso. Purtroppo, pur avendo indicato nel 31/12/02 la data ultima per la loro elezione, a tutt’oggi sono stati eletti solo il 37% degli aventi diritto. E’ ovvio che il non ottemperare puntualmente a quanto richiesto dalla Scrivente Organizzazione, può comportare ritardi congressuali in quanto, per esperire le procedure successive, necessita che quelle di base devono essere tutte espletate. Molti rappresentanti e dipendenti, e di ciò la Segreteria ringrazia per la fiducia, sostengono che non sarebbe necessario il Congresso in quanto hanno la massima fiducia negli attuali responsabili.

La Segreteria conferma la necessità e la obbligatorietà del  Congresso, in quanto, serve soprattutto per dibattere le problematiche dell’Ente CRI, trovare un accordo per una linea politica che i futuri dirigenti, dovranno rigidamente seguire, per la tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori.

Pertanto, si pregano vivamente, quanti ancora non hanno provveduto ad inviare alla Segreteria Generale, i verbali con i nominativi , di farlo con estrema urgenza.

 

Contratto di comparto

Sono riprese le trattative per il rinnovo del Contratto di Comparto, tenendo presente che quest’anno, in molte province italiane, si dovranno tenere le elezioni amministrative, nonché il referendum per l’art. 18, fra maggio e giugno; sicuramente, come è stato di consuetudine sia dei Governi di centro destra e sinistra, prima di quella data, il contratto sarà firmato.

Il 21 gennaio 2003 si è tenuto, presso il Ministero della Funzione Pubblica, un ulteriore incontro, dove le parti hanno ribadito la necessità di rinnovare i  contratti del pubblico impiego nel più breve tempo possibile in armonia con gli accordi già in essere e con le richieste formulate in precedenza.

Si comunica anche che, in data 8/1/03 si è svolto l’incontro fra l’ARAN e le OO.SS. per la definizione del Contratto Collettivo Integrativo relativo al personale dell’Area dei professionisti e dell’Area medica del comparto degli Enti Pubblici non economici in attuazione dell’art. 33 del CCNL stipulato il 16/02/99, ed in tale data si è ratificato il contratto. La parte qualificante dell’accordo, fortemente voluta dalla Federazione è la ricollocazione del personale interessato nell’area dirigenziale, attraverso un accordo che riconoscer almeno in parte le peculiarità del ruolo dei destinatari.

 

Contratto Integrativo di Ente:

Come è ormai noto a tutti, con l’approvazione della dotazione organica, sono finalmente uscite le graduatorie dei concorsi a suo tempo indetti ed espletati. Sicuramente saranno già pervenute le lettere di nomine con il relativo foglio da controfirmare e da restituire al Sagep. Molti hanno telefonato, spaventati per l’assegnazione temporanea della sede, a volte anche sbagliata, poiché spesso il Sagep non è a conoscenza della sede reale ove lavorano i dipendenti CRI.

La Scrivente Organizzazione ribadisce che la formula riportata era nel bando e che la eventuale attuazione è prevista solo per le qualifiche apicali.

Con lo sblocco del Contratto Integrativo si dovrà procedere alla sua attuazione. Lunedì 27/01/03, con il Commissario straordinario, si terrà una riunione proprio per stabilire le ulteriori tappe contrattuali previste.

Nel frattempo, considerato che l’Amministrazione non è stato in grado di quantificare le somme spettanti a coloro i quali sono risultati vincitori di concorso, nonché a quei dipendenti che hanno diritto al livello economico (A3, B3, C2, C5), i relativi arretrati saranno pagati, con lo stipendio del mese di febbraio p.v..

Si ricorda, inoltre, che entro la fine del mese di gennaio, dovranno pervenire le domande, come da circolare dell’Amministrazione CRI, per la richiesta dei benefici di cui all’art. 26 delle cosiddette “Code Contrattuali”, che prevede che ai dipendenti a cui è stata riconosciuta la causa di servizio sia erogato un beneficio economico.

 

Attuazione legge 368/01:

Con O.C. n. 115 del 23/12/02 inviata ai Comitati il 27/12/02, sono state autorizzate n. 1269 assunzioni a tempo determinato, in varie qualifiche. I relativi bandi di concorso a cura dei comitati regionali dovranno essere indetti nel più breve tempo possibile. Per ulteriori chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi alla segreteria dell’Organizzazione Sindacale.

 

Borse di studio:

A breve anche le graduatorie delle borse di studio saranno pubblicate ed il relativo pagamento avverrà fra febbraio e marzo.

 

Problematiche militari:

L’Organizzazione sta pressando gli Organi Amministrativi affinché il Trattamento di Fine rapporto venga erogato anche a coloro che non sono transitati di ruolo.

Coloro che hanno già percepito il conguaglio devono inoltrare richiesta all’Amministrazione per il pagamento degli interessi legali  e della rivalutazione monetaria, derivante dai ritardi effettuati nel pagamento, poiché, a norma di legge il trattamento di fine servizio deve essere erogato inderogabilmente, non prima dei sei mesi dalla conclusione del rapporto di lavoro e comunque non oltre i nove mesi.

 

Sede sindacale SNACRI

Quasi sicuramente la prossima settimana lo SNACRI si trasferirà nella nuova sede, mantenendo gli stessi recapiti telefonici e di fax a margine riportati.

Dovrebbero così terminare i disservizi che si sono registrati, non per colpa dell’Organizzazione, ma a causa che la sede di prima era risultata pericolante.

Riprenderà anche il servizio internet e le relative risposte in e-mail.

 

Con riserva di ulteriori notizie si inviano a tutti i migliori saluti.

 

IL SEGRETARIO GENERALE

        (Dott. Luigi Biscardi)