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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I. - Segreteria Generale - |
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A TUTTI I LAVORATORI
Ulteriori riflessioni sulla CRI:
La scrivente Organizzazione, già nel comunicato n.67 del 3.6.03, aveva denunciato una grande quantità di inadempienze e disfunzioni che, continuamente, si verificano sia a livello di Comitato Centrale che dei Comitati Periferici.
A distanza di oltre un mese dalle “Riflessioni sull’Ente”, riportate nel comunicato n.67, non solo tutto procede come prima, ma l’arroganza dei responsabili politici centrali e periferici, è talmente aumentata, che la scrivente Organizzazione, al fine di arginarla e ricondurre l’Ente nelle finalità di equità e giustizia, è costretta a preparare un dossier documentato sull’Ente che dovrà essere inviato a tutti i Responsabili del Governo, ai partiti politici, ai Deputati, ai Senatori ed agli Organi di Stampa.
E’ uno sforzo economico e di sintesi organizzativa e di analisi molto rilevante che si affronta per il bene dell’Ente, affinché finalmente si stabiliscano le regole e si rispettino le finalità statutarie che sono: l’Umanità, l’Imparzialità, la Neutralità, l’Indipendenza, la Volontarietà, l’Unità, l’Universalità.
In molti Comitati Italiani non si ottempera nemmeno alle disposizioni del Comitato Centrale in materia di nomina dei Direttori Provinciali e Regionali, ove già è possibile, in quanto la maggior parte dei Commissari non vuole personale preparato che accentra sia le prerogative statutarie che quelle previste dalla normativa pubblica (es. legge 165/01), ma esclusivamente burattini che si prestano a fare quanto loro desiderano.
In Toscana, per esempio, presso il Comitato Regionale, pur avendo il Direttore Generale indicato nella Funzione di Direttore Regionale, l’unico dipendente di IX livello presente in Regione, non si ottempera e si continua a mantenere nell’incarico personale di livello inferiore che, oltretutto, a causa della scarsa conoscenza delle norme, pretende di deferire al Consiglio di disciplina, il responsabile regionale SNACRI, per azioni riguardanti la sua attività sindacale.
In queste condizioni risulta necessario procedere legalmente, per comportamento antisindacale, nei confronti di coloro che ancora non si rendono conto che l’Italia, per fortuna, non si sa fino a quando, è un Paese democratico. Necessita a questo punto ricordare che la Commissione Igiene e Sanità del Senato Conclusasi nel febbraio del 2002, ha anche censurato l’Ente per la persistente e continuata attività antisindacale.
A questo punto si domanda? A che è servito commissariare l’Ente quando le problematiche e gli uomini che lo guidano in periferia sono rimasti sempre su per giù gli stessi?
Come si può pensare ad un efficace ristrutturazione quando sono sempre gli stessi personaggi che detengono le leve del potere?
In una quantità numerosa di Comitati, il personale civile viene continuamente vessato, minacciato e, se si continua così, in base al nuovo contratto (Art.8), l’Ente si troverà a pagare, come del resto già successo al Comitato provinciale di Roma, rilevanti somme per azioni di mobbing.
Con O.C.- n. 967 del 4.6.03, in barba ai Contratti Nazionali e di Ente, si è provvede a promuovere a livello superiore una dipendente, senza il relativo accordo sindacale, dimenticando che in quella posizione, da anni, vi sono moltissimi lavoratori.
Numerosi dipendenti che hanno diritto all’applicazione dell’articolo 24 dell’ex CCNL, devono ricorrere al Tribunale , con conseguente aggravio di spese, per far riconoscere i propri diritti violati.
Da 5 anni è stato bandito un concorso per l’attribuzione della II^ fascia medica, così come previsto dal CCNL dell’epoca e che ancora non è stato espletato, e, coloro i quali ricoprono l’incarico, delle posizioni concorsuali previste, anche se hanno prodotto la relativa domanda, per aver riconosciuto il beneficio, non hanno ottenuto nemmeno la relativa risposta: anche questi per vedersi riconosciuto il diritto, dovranno ricorrere alla Giustizia del Lavoro.
Dopo le varie critiche e censure che la Commissione Sanità del Senato ha esplicitato nel febbraio del 2002, nei confronti dei diritti lesi al personale militare e del grave e cospicuo contenzioso legale esistente nell’Ente, solo il 21.5.03, con O.C. n.898 si è provveduto ad estendere , in quanto applicabili, le prerogative di cui al D.L.vo 12.05.95 n. 196, così come modificato dal D.L.vo 28.2.01 n.82. Però tutto resta sulla carta, in quanto ancora non si è provveduto a corrispondere gli arretrati promessi e non si riesce a sapere quando saranno percepiti e con quali modalità e tempi.
Per quanto riguarda i trasferimenti da una sede CRI ad un’altra, questi vengono effettuati in modo discriminatorio: una stessa norma vale solo per i raccomandati e non per chi non ha santi in Paradiso…!!!
Ma siamo un Ente Pubblico o, come disse alcuni anni fa l’On.le Lumia, in pieno Parlamento, un Ente dedito al “malaffare” ???
Il Volontariato:
La scrivente organizzazione, come ribadito, scritto ed affermato in pubblici Convegni, riconosce al volontariato un grandissimo ruolo sociale in questo Paese. Moltissimi dipendenti, iscritti e Dirigenti dello Snacri, sono anche dei Volontari che operano sia all’interno della Cri che in altre Organizzazioni.
E’ grazie al Volontariato che questo Paese riesce ad erogare aiuti e prestazioni umanitarie a costo “ del sacrificio del grande cuore “ che alberga in ognuno di loro e della grandissima umanità dimostrata da tantissimi che con altruismo ed abnegazione riescono ad inserirsi, con fine disinteressato ad apportare un contributo umanitario, in tante problematiche sociali, che sicuramente senza le loro prestazioni, farebbero vergognare questo Paese che si considera civile.
Ma il Volontariato non è potere, non è contrapposizione nell’ambiente in cui si opera, è soprattutto servizio e rispetto di tutte quelle persone che operano nell’ambito delle stesse finalità
La scrivente Organizzazione è disponibile ad una fattiva collaborazione con tutti coloro i quali credono veramente nel volontariato come servizio, si comportano di conseguenza e rispettano i principi fondamentali su cui l’Ente si basa.
Nuovo Direttore Generale