COMUNICATO N. 1

                                                 Roma,  5  novembre 2003

 

 

 

                                                          A TUTTI I LAVORATORI

 

Congresso:

 

Il Congresso che si è tenuto a Rimini, nei giorni 28 – 29 e 30 ottobre u.s., ha confermato l’alto indice di democraticità dello SNACRI nonché l’attaccamento dei lavoratori alla virtuale funzione della CRI.

Tutti i congressisti, compresi i colleghi che sono pervenuti dalle zone limitrofe, credono nei concetti fondamentali ed ispiratori dell’azione della Croce Rossa, anche se all’unanimità hanno censurato sia i Vertici del Comitato Centrale che in parte quelli periferici che hanno stravolto i principi fondamentali dell’Ente, trasformandoli in Illegalità, Disumanità, Parzialità, Dipendenza, Disunità, Nazionalismo, Antidemocraticità.

Tutti chiedono che l’Ente ritorni all’antico splendore, con le funzioni che sono state sempre  apprezzate  da tutti i cittadini italiani, come, ad esempio, Ente di ausilio in materia sanitaria dei pubblici poteri, con deleghe certe e che si occupa anche di coloro i quali sono perseguitati da tutti i punti di vista, di eventi bellici, calamità naturali etc…

Durante i lavori congressuali è stato alto il “grido di dolore”, dei moltissimi partecipanti, che hanno denunciato, davanti ad una platea attenta e gremita all’inverosimile, tutti i soprusi che quotidianamente i dipendenti vengono fatti oggetto, nonché l’illegalità imperante, la faziosità, antidemocraticità e la non curanza dei Vertici del Comitato Centrale nei riguardi dei Comitati periferici, dove, il Commissario , è il padre padrone di tutte le attività, comprese quelle amministrative.

E’ per tutti questi motivi, considerato che lo SNACRI, aveva a più riprese informato il Commissario Nazionale di tutte le sconcerie che si verificano in Italia, senza , purtroppo, alcun esito positivo di intervento o riscontro, che nel proprio Congresso, finalizzato sia alla approvazione e ratifica della politica sindacale nonché al rinnovo democratico dei propri Vertici, ha sentito la necessità, in una situazione di enorme incertezza per l’Ente, di dedicare il tema congressuale alle problematiche CRI: “ Per i lavoratori CRI ! Quale Futuro?”.

In ogni modo le risultanze congressuali, nonché le mozioni approvate sono evidenti nel sito dell’Organizzazione.

Gli interventi congressuali hanno dimostrato che bisognerebbe rifondare una nuova Croce Rossa, per chi opera nell’ambito di un Ente  che  diventa sempre più difficile riconoscere come Ente umanitario.

 

Riflessioni:

 Lo SNACRI, mai avrebbe immaginato che, dopo aver effettuato una lunga lotta alla passata gestione, che oltretutto a suo tempo ha avuto anche il coraggio di riconoscere la lealtà con cui lo SNACRI li ha combattuti, avrebbe dovuto continuare sulla stessa strada in quanto, coloro i quali si sono avvicendati, non solo hanno dimostrato un comportamento dilettantesco e dannoso per le problematiche CRI, ma hanno anche sottovalutato quelle Organizzazioni che hanno sempre creduto sia nell’Ente che nella sua funzione.

Una premessa è doverosa: lo SNACRI ha assunto posizione contraria alla gestione dell’Ente quando si è reso conto che non vi era ne voglia di interloquire, ne di risolvere i problemi segnalati, ma che si intendeva esclusivamente procedere secondo disegni che tendevano a favorire il volontariato di potere.

Si coglie anche l’occasione per riaffermare, come fatto in più occasioni, che il vero volontariato, è una grandissima risorsa per il Paese ed in quanto tale, deve essere rivalutato, consolidato e favorito.

Sono stati  tantissimi i messaggi, inviati tramite posta elettronica, dai veri volontari che operano in Croce Rossa e che hanno condiviso la relazione congressuale, invitandoci a proseguire su queste iniziative, in quanto viene  riconosciuto che lo SNACRI è l’unica Organizzazione che con i fatti tende a moralizzare l’Ente.

 

Minacce  - Disprezzo delle Regole – Servilismo:

 

Il tempo ha cambiato e stravolto sia il concetto delle parole nonchè l’operatività delle Organizzazioni.

Il concetto di democrazia, specialmente nell’Ente, si è trasformato concretamente in una strisciante dittatura, per cui, se non si è d’accordo con il potere automaticamente si è considerato un loro nemico.

Nell’Ente non si è mai verificato che, un.Organizzazione Sindacale, quando ha segnalato con congruo anticipo che era impegnata in un Congresso, negli stessi giorni si provvedeva a convocare una riunione sindacale nella consapevolezza che quella Organizzazione non vi poteva partecipare.

Si è tornati indietro di cento anni  per quanto riguarda la correttezza ed il rispetto che si deve alle Organizzazioni Sindacali che oltretutto dovrebbero essere considerati alla stregua degli Organi Istituzionali; e tutto ciò nella indifferenza delle altre OO.SS presenti alla riunione.

Lo SNACRI ha già incaricato il proprio legale per procedere ai sensi dell’art.28 della legge 300, contro il Responsabile legale  dell’Ente.

Si cerca di combattere lo SNACRI non democraticamente con idee innovative, ma con calunnie: viva la democrazia !!! Il tutto finalizzato a mantenere la propria egemonia!

Solo meno di un decennio fa, a dimostrazione di come è cambiato il ruolo di molti sindacati nell’Ente, quando l’allora Commissario Giannico, si era permesso di riunire nella Caserma Castro Pretorio il Volontariato, per discutere delle problematiche statutarie, vi fu una forte presa di posizione di tutte le OO.SS, le quali nell’arco di poco tempo, hanno costretto l’Amministrazione  ad inserire nella Commissione citata i rappresentanti del personale.

Ora, invece, tutti buoni aspettano che altri decidano il destino dei lavoratori, rassegnati a non avere nessun ruolo  costruttivo e di tutela.

Nel frattempo, l’Amministrazione  li usa, come garanti delle proprie malefatte, divulgando a sua cura accordi , di colore giallo, in tutta Italia.

In compenso i Vertici dell’Ente, onde consolidare il proprio potere, si accingono a cedere il patrimonio immobiliare, comprese  aree edificabili  della CRI, per ingraziarsi il Ministro Tremonti “ a caccia di nuove entrate  per arginare una situazione poco allegra della finanza pubblica” ( da “Il Tempo” del 28.10.03).

Chi ha riferito che l’Ente CRI possiede 734 immobili di cui solo 414 sono occupati???

VERGOGNA !!!

Ciò significa, che il motto congressuale “ per i lavoratori Cri ! Quale futuro?” è  realistico e che se i lavoratori CRI, non vigilano sul proprio futuro, lottando per il consolidamento dell’Ente, avranno serie difficoltà per l’avvenire.

E’ per questo motivo che lo SNACRI invita tutti i lavoratori a guardare al di là del proprio naso, ed a unirsi affinché vengano salvaguardati i loro diritti, la loro dignità di lavoratori ed il futuro dell’Ente.

La Segreteria Generale ha deliberato che quanto prima, in tutte le sedi  CRI d’Italia, si dovranno svolgere assemblee finalizzate al dibattito sia del contenuto della relazione congressuale che del presente comunicato; nel prossimo comunicato saranno date le indicazioni per le assemblee.

 

Risultanze Congressuali:

 

PRESIDENTE NAZIONALE:

Caracciolo A.Leonardo

 

SEGRETERIA GENERALE:

Biscardi                  Luigi                                  Segretario Generale

Maracchioni          Graziella                              Segretario Generale Vicario

Pianta                   Maria Antonietta                 Segretario Nazionale

Cannavacciuolo     Maurizio                              Segretario Nazionale

Fiorenza                Ciro                                    Segretario Nazionale

 

DIRETTIVO NAZIONALE:

 

Angeloni          Ulrico

Bianchi            Eliseo

Breda              Bruno

Casadio           Tiziana       

D’Angelo        Orsola

Giannozzi       Stefano

Lattanzio        Concetta

Lo Presti         Benedetto

Magnarelli        M. Luisa

Onorato          Giovanna

Pitarelli             Rosario

Rossi               Simone

Sciortino         Maurizio

Ugolini             Rita

Venneri           Francesco

 

COLLEGIO DEI SINDACI:

 D’Onofrio       Francesca                        Supplenti:

Miceri              Francesco                       Ricotta Luca

Napolitano      Palma                             Venturini Ivano

 

PROBIVIRI:

Calabretta        Salvatore

Carissimi          Adele

Salis                 Massimiliano

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                                                Mozione 1

 

Il 2° Congresso Nazionale dello SNACRI  FIALP CISAL, tenutosi a Rimini nei giorni 28 – 29 – 30 ottobre 2003.

Approva

Dopo ampio dibattito, all’unanimità, la relazione del Segretario Generale Dott. Luigi Biscardi;

                                                                      Rileva

come ribadito nella relazione, lo stato di incertezza ed il senso di precarietà di tutti i lavoratori per il mancato rilancio dell’Ente CRI, pur in presenza di un nuovo Commissario, nominato dal Governo, che agisce in modo confuso e contraddittorio, determinando  di fatto lo stallo dell’Ente sia dal punto di vista gestionale che del rilancio.

  Ritiene

 che, in dipendenza di tale situazione, l’Organizzazione debba attrezzarsi con forte accelerazione per potersi presto confrontare con controparti che tendono ad assumere nuove configurazioni in dispregio dei diritti contrattuali dei dipendenti e della funzione storica dell’Ente, atteso che sono ormai inequivocabili segni di disfacimento dell’Ente e la sua trasformazioni in un carrozzone al servizio di alcuni politici,

 Auspica 

  che, nel più breve tempo possibile, si  giunga a risolvere tutti i problemi contrattuali di comparto ed integrativo, giacenti da ormai troppi anni, anche attraverso la nomina di un nuovo Commissario;                                                    

Sensibilizza 

I nuovi Organi dello SNACRI affinché siano salvaguardati, la dignità ed il futuro lavorativo di tutti i dipendenti CRI  che operano presso l’Ente a qualsiasi titolo.

                                                                         Impegna 

La Segreteria Generale dello SNACRI, ad assumere in sede politica, governativa, di stampa, di Confederazione e Federazione,  iniziative atte ad eliminare le incongruenze segnalate nella relazione congressuale ed in particolare:

1.     adoperarsi affinché tutti i Deputati, i Senatori, il Governo, i Responsabili Politici Regionali,  la Stampa siano a conoscenza dei reali problemi che la CRI sta attraversando a causa di una incapacità politica che non riesce ad affrontare le necessarie scelte in tempi accettabili;

2.     portare a conoscenza dei soggetti di cui sopra che la nuova gestione commissariale non ha affrontato e risolte le problematiche che erano state rilevate dall’Indagine Conoscitiva, in particolare ancora non è stato applicato il Contratto Nazionale di Lavoro di Comparto ormai scaduto da 2 anni, né l’Integrativo di Ente stipulato nell’agosto 2000, nè l’Ipotesi d’accordo ad integrazione del CCNL per il personale non dirigente degli Enti Pubblici non Economici, stipulato il 16/2/99 ed in vigore dal 28/07/00; il D.L.g.s. 30/3/2001 n. 165 è praticamente non applicato nelle unità periferiche della CRI. ed esiste, ancora un notevole contenzioso legale che rischia di aumentare a causa dei favoritismi elargiti dall’Amministrazione;

3.     Denunciare, a tutti i livelli,  la politica clientelare intrapresa dal Commissario dell’Ente, tendente a favorire dipendenti a discapito di altri, in oltraggio ai Contratti stipulati ;

4.     promuovere nuove citazioni nei confronti dell’Ente per reiterata attività antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge 300.

5.     farsi promotori, nei confronti del Governo di tutte le forze politiche affinché l’Ente continui ad avere l’antico ruolo che ha svolto nell’ambito del Paese e gli vengano conferite quelle deleghe in ausilio dei poteri pubblici, che da troppi anni sia i lavoratori che i cittadini  utenti stanno aspettando.

6.     stimolare l’Ente affinché proceda, invece di criticare, a formare i lavoratori dipendenti con appositi corsi di formazione, finalizzati al proprio status lavorativo,  come del resto fanno gli altri Enti del Comparto. In tale ambito si dovrà prevedere la partecipazione anche a corsi di formazione indetti da Enti esterni alla CRI.

 

Impegna altresì 

La Segreteria Generale del Sindacato a stimolare, il processo di modernizzazione nell’ambito della Federazione ed a favorire la crescita del Pubblico Impiego CISAL, anche attraverso forme dirette di partecipazione dei responsabili FIALP. 

da mandato

 Ai nuovi Organi eletti dallo SNACRI, cui l’assemblea all’unanimità ha espresso i massimi consensi in stima e fiducia, affinchè continuino a tutelare, nelle forme e con le azioni più opportune ed in ogni circostanza, l’immagine del Sindacato e dei diritti dei lavoratori.

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Mozione 2

 

il Congresso Nazionale dello SNACRI FIALP CISAL, svoltosi a Rimini nei giorni 28, 29 e 30 ottobre 2003

Preso atto 

Che con  legge 13/10/1962 n.1996, recante modifiche all’Ordinamento dell’Associazione Italiana della Croce Rossa, l’Ente è stato posto sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica;. 

         Ritenuto

 Che le problematiche riguardanti l’Ente, possono anche coinvolgere il supremo Organo Costituzionale della repubblica Italiana

                                                         Impegna 

La segreteria Generale, con voto unanime di tutti i congressisti, a portare a conoscenza al Sig. Presidente, tutte le problematiche contemplate nella mozione n. 1.

                                Si appella 

al Sig. Presidente, On. Carlo Azelio Ciampi, ad adoperarsi con tutti mezzi consentiti alla sua carica, affinché l’Ente venga riportato nell’ambito delle finalità storiche, apprezzate da tutti i cittadini Italiani; 

                                             Ritiene

 

Che non è più possibile che l’Ente continui ad essere  lottizzato politicamente;

                                                               Ringrazia

 La Suprema Carica dello Stato per la sensibilità dimostrata al funzionamento democratico delle attività pubbliche del Paese.

 

                                             Confida

 Che, grazie alle alte qualità umane e morali possedute,  possa contribuire a dare a tutti i lavoratori dell’Ente sicurezza e stabilità e possa concorrere positivamente a stimolare i responsabili a produrre definitivi e validi risultati per il buon funzionamento della CRI.

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Con riserva di ulteriore notizie si ricorda il motto congressuale:

Uniti si vince” !!!.

  

IL SEGRETARIO GENERALE

         (Dott. Luigi Biscardi)