|
Comunicato n. 29/01
Roma 31 maggio 2001
C S A
|
n
Alle Segreterie Generali dei Sindacati aderenti |
n
Ai Componenti il Comitato Direttivo |
|
n
Ai Segretari Regionali e Provinciali Fialp |
|
n
Alla Cisal |
|
n
All’Usppi |
LORO SEDI
Oggetto |
PROFESSIONISTI e
MEDICI |
|
IL CSA, DOPO LO SCIOPERO, MANTIENE LO
STATO DI AGITAZIONE IN ATTESA: ¨
DELLA
RIPRESA DELLA TRATTATIVA CON L’ARAN; ¨
DI
UN NUOVO ATTO D’INDI-RIZZO DEL COMITATO DI SETTORE; ¨
DEL
NUOVO MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA. |
|
IL C.S.A. DENUNCIA I TENTATIVI DEGLI ENTI DI DIVIDERE LA CATEGORIA
IMPONENDO SOLUZIONI DI FATTO ISPIRATE AD UNA ECCESSIVA AUTONOMIA
DISCREZIONALE NELL’APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI CONTRATTUALI . |
Dopo
lo sciopero dei professionisti e dei medici del 30 aprile scorso, il C.S.A. di
Cisal/Fialp (Fialp/Racs e Usppi) ha deciso di mantenere lo stato di agitazione della categoria, riservandosi di proclamare
nuove forme di lotta.
In
attesa della ripresa della trattativa con l’ARAN e del richiesto nuovo atto
d’indirizzo del Comitato di Settore, oltreché e soprattutto della nomina del
nuovo Ministro della Funzione Pubblica, è necessario che, in questa fase
interlocutoria, al fine di mantenere alta la pressione nei confronti delle
controparti ed, in particolare, degli Enti, i professionisti adottino codici di comportamento ispirati ad un
rigoroso rispetto delle norme deontologiche di ciascun ramo professionale,
attenendosi, nello svolgimento delle loro specifiche attività, ai criteri
indicati a titolo esemplificativo nel seguente
decalogo
deontologico
I
professionisti e i medici devono:
1.
attenersi
al rigido rispetto delle norme prescritte dall’Ordine professionale di
appartenenza;
2.
pretendere
che vengano formalizzati i singoli incarichi attribuiti alla propria struttura
professionale e che la conseguente assegnazione a ciascun professionista venga
effettuata dal rispettivo coordinatore;
3.
restituire
gli incarichi non conferiti formalmente;
4.
pretendere
la verifica della congruità e della equità del numero dei mandati
professionali attribuiti a ciascun professionista;
5.
rifiutare
di rilasciare pareri e consulenze verbali
o richiesti informalmente;
6.
astenersi
dalla partecipazione a riunioni o a gruppi di lavoro interni od esterni agli
Istituti di appartenenza senza uno specifico mandato;
7.
se
professionisti di area tecnica, rifiutare incarichi di Responsabile del
procedimento qualora questi non contengano
esplicitamente i poteri, di natura sostanziale e dirigenziale, di
rappresentatività, organizzazione e sovraordinazione, nonché
l’assegnazione delle strutture e risorse di supporto;
8.
se medici, astenersi da ogni attività al
di fuori dell’orario ordinario di lavoro;
9.
rifiutare categoricamente ogni attività
(quali ad esempio incombenze ai fini statistici) non propria della qualifica;
10.
astenersi dal recarsi in missione con
l’uso di mezzo proprio.
I professionisti e i medici, dopo
apposite assemblee, dovranno comunicare all’Istituto di appartenenza,
tramite il rispettivo coordinatore, l’adesione
collegiale al predetto decalogo deontologico, che potrà essere adattato
alle esigenze di ciascuna struttura professionale.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
* °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Con
il precedente comunicato n. 26/01 del 10 maggio scorso il C.S.A. di Cisal/Fialp
aveva dato notizia delle estemporanee iniziative, assunte dopo lo sciopero del
30 aprile dal Presidente e dal Direttore Generale dell’INAIL, con il dichiarato intento di favorire la ricerca di soluzioni
in teoria vantaggiose, ma in realtà
parziali perché destinate solo ai medici e agli avvocati dell’Istituto,
ma non ai professionisti dell’area tecnica, né ai medici e agli avvocati
degli altri Enti.
Si
ha il dubbio che il vero scopo delle Amministrazioni (le … “sirene”, cui
si è fatto riferimento nel precedente comunicato del 10 maggio scorso) sia
quello di imporre, attraverso il subdolo tentativo di dividere la categoria,
soluzioni ispirate ad una eccessiva autonomia discrezionale nell’attuazione
degli istituti contrattuali (il deprecato principio di “liberalizzazione”,
già accettato da C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. e rigettato dal C.S.A. di
Cisal/Fialp).
Allo
scopo di rimuovere tale dubbio e di verificare le effettive intenzioni delle
Amministrazioni rispetto alla questione della definizione del contratto
collettivo dei professionisti e dei medici degli Enti Pubblici non Economici per
il quadriennio 1998-2001, il C.S.A. di Cisal/Fialp chiederà nei prossimi giorni
di incontrare il Presidente del Comitato di Settore ed i Presidenti
dell’INPS e dell’INAIL.
A
conferma di quanto si sta denunciando, si segnala che all’INAIL è stata proposta dal C.I.V. nelle proprie linee
programmatiche e di indirizzo 2002, in contrasto con l’intesa sottoscritta al
“tavolo permanente dei professionisti”, la trasformazione delle attuali
autonome strutture professionali in non meglio precisati “nuclei specializzati” di professionisti, mentre all’INPS
si sta tentando di trasformare strutture professionali centrali in direzioni
amministrative e si stanno congelando
risorse economiche destinate a retribuzione accessoria per i professionisti,
in mancanza di una disciplina contrattuale di comparto.
Infine,
si segnala anche che, nei contratti di
cessione dei crediti contributivi, è stato pattuito con gli acquirenti che
INPS e INAIL provvedano, ove richiesto e tramite gli avvocati delle proprie
Avvocature, alla rappresentanza e difesa degli stessi acquirenti dinanzi alle
competenti autorità giudiziarie negli eventuali procedimenti civili di
cognizione e nei giudizi di opposizione avverso ai ruoli o all’esecuzione.
È
sicuro che l’iscrizione degli avvocati dell’INPS e dell’INAIL nei
rispettivi elenchi speciali consenta
di assumere la rappresentanza e la difesa in giudizio di soggetti diversi
dall’Ente di appartenenza? Non sarebbe più opportuno, per dirimere il dubbio,
interpellare preventivamente il proprio consiglio dell’ordine?
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
* °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Nel
raccomandare la partecipazione anche critica all’azione proposta, si invitano
i professionisti dell’area tecnica, i medici e gli avvocati a pronunciarsi
sulle iniziative suggerite, facendo pervenire e-mail, fax o altri messaggi agli
indirizzi ed ai numeri telefonici sopra indicati.
Cordiali
saluti.
p.
IL COORDINATORE DEL CSA
– Franco Quaranta –