C. S. A.  di CISAL/FIALP

 

FEDERAZIONE   ITALIANA   AUTONOMA   LAVORATORI   PUBBLICI

_________________________________________________________________________                                                                         SEGRETERIA GENERALE  

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COORDINAMENTO SINDACALE AUTONOMO

(FIALP/CISAL – USPPI/CUSPP – CISAS/EPNE- CONFAIL – CONFILL PAR.)

Prot. N.121/01                                                                                                     Roma, 9 aprile 2001

Raccomandata A.R.                                             

anticipata via FAX                               - Al Dr. Rocco FAMILIARI

                                                                    Presidente del Comitato di Settore EPNE

                                                                   c/o INPDAP

                                                                   Via S. Croce in Gerusalemme, 55

                                                                   00185                                                                 ROMA

 

                                                              - Ai Presidenti di tutti gli Enti Pubblici non economici

                                                                                                                                         LORO SEDI

 

- All’On. Giuliano Amato

       Presidente del Consiglio

                                                                      Palazzo Chigi

                                                                                                                                            ROMA

                                                              - All’On. Franco BASSANINI

                                                                      Ministro della Funzione Pubblica

                                                                      Corso Vittorio Emanuele, 116

                                                                      00186                                                              ROMA

 

                                                              - All’On. Cesare SALVI

                                                                      Ministro del Lavoro

                                                                      Via Fornovo, 8

                                                                      00179                                                              ROMA

 

                                                              - All’Avv. Guido FANTONI

                                                                      Presidente f.f. ARAN

                                                                      Via del Corso, 476

       00186                                                              ROMA

 

OGGETTO

  Proclamazione dello sciopero  – per il 30 aprile 2001 –

  relativo alle categorie dei  Professionisti  e dei  Medici

  del Comparto EPNE

 

Lo scrivente C.S.A. (Coordinamento Sindacale Autonomo) della CISAL– FIALP, rappresentativo delle OO.SS. Fialp/Cisal – Usppi/Cuspp – Cisas/Epne – Confail – Confill/ Par,

PREMESSO

- che, conformemente ai contenuti della Deliberazione 1 giugno 2000 della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (G.U. n.132 del 8/6/2000), in data 28 marzo 2001 aveva richiesto al Ministro del Lavoro un incontro conciliativo con il Comitato di Settore e con l’ARAN, prima della proclamazione dello sciopero di un giorno a carattere nazionale dei Professionisti e dei Medici del comparto EPNE, procedura alternativa all’esperimento del tentativo di conciliazione, non regolamentato dal vigente Ccnl;

- che sono trascorsi invano i previsti cinque giorni lavorativi successivi alla comunicazione della richiesta di cui sopra e, quindi, ritenuto adempiuto l’obbligo del previo esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione;

TENUTO CONTO

del termine di preavviso «non inferiore a dieci giorni» previsto dal comb. disp. commi 1 e 5 dell’art.2 L.12/06/90 n.146, come modificato dalla L.11/04/00 n. 83;

 

PROCLAMA LO SCIOPERO a carattere nazionale

per l’intera giornata lavorativa del 30 aprile 2001

Lo sciopero interessa la categoria dei PROFESSIONISTI dell’«area legale» (Avvocati e Cassazionisti) e dell’«area tecnica» (Agronomi – Architetti – Attuari – Biologi – Chimici – Geologi – Informatici – Ingegneri – Statistici – etc.) e la categoria dei MEDICI (Previdenziale e della CRI), entrambe categorie del Comparto EPNE estromesse – attraverso un’ interpretazione diabolica della riforma Bassanini – dall’area contrattuale della dirigenza e comunque destinatarie di una «disciplina distinta», prevista dalla stessa legislazione, nell’ambito del “contrattone” non dirigenziale.

MODALITÀ

Lo sciopero durerà l’intera giornata del 30 aprile ed i rappresentanti sindacali territoriali provvederanno a darne notizia a tutti gli Ordini professionali e, per quanto concerne gli Avvocati, a comunicare alla Suprema Corte di Cassazione ed alle altre Magistrature superiori, nonché alle Corti di Appello ed al Consiglio Nazionale Forense, che il 30 aprile gli Avvocati degli Enti si asterranno dalla partecipazione alle Udienze.

 

LE MOTIVAZIONI DELL’ASTENSIONE COLLETTIVA DAL LAVORO

Il CSA – considerando che la protesta riguarda due categorie di lavoratori, pur altamente qualificati e specializzati, che allo stato, anno dopo anno, vanno percependo una retribuzione inferiore a quella precedente a causa dell’insufficienza dei fondi del salario accessorio – ha respinto l’ipotesi dell’ARAN, consegnata alle OO.SS., giudicandola indecorosa ed inaccettabile:

q sul piano politico e sindacale perché, nel ridisegnare la struttura della retribuzione, l’Aran: a) non si è ispirato ai contratti di categorie affini quali la Dirigenza (per i Professionisti) ed il SSN (per i Medici), ma piuttosto al Ccnl del personale amministrativo non dirigenziale; b) ha applicato un male inteso «principio di liberalizzazione» (assoluta autonomia decisionale degli Enti nella disciplina degli istituti contrattuali), con spostamento a livello decentrato di tutte le scelte economico-organizzative, con grave pericolo – senza più le necessarie garanzie a livello di comparto – per la stessa autonomia professionale dei destinatari e per la disparità di trattamento che si verrebbe a creare all’interno delle due categorie;

q sul piano economico perché, presupponendo evidentemente un “contratto a costo zero”, l’Aran ipotizza addirittura per la retribuzione dei Professionisti (cd. “Livelli differenziati di professionalità”, retribuzione fondamentale a tutti gli effetti!) un peggioramento rispetto allo status quo ante, che conseguirebbe allo spostamento dei relativi costi dal Bilancio degli Enti, com’è oggi, al fondo della retribuzione accessoria dei Professionisti stessi (così solo le Amministrazioni…guadagnerebbero, risparmiando!). Senza contare che, siccome strutturati, i Fondi sono già di per sé insufficienti per garantire l’attuale livello della retribuzione accessoria!

q sul piano rivendicativo perché, approvando nel dicembre scorso l’atto di indirizzo del Comitato di Settore, il Governo aveva immotivatamente espunto da tale atto alcuni strumenti proposti, che avrebbero consentito l’indiretta implementazione dei Fondi stessi (scorporo dei costi delle indennità di coordinamento, con il loro trasferimento a carico del bilancio degli Enti, e la flessibilità dei fondi in relazione al numero dei destinatari, “forza” vieppiù in aumento).

 

Quanto sopra, nonostante che – in occasione di un precedente incontro conciliativo, del 21 febbraio u.s., presso il Ministero del Lavoro, promosso dal CSA della Cisal-Fialp e riferentesi alla esatta definizione del periodo contrattuale (1998/2001 e rispettivi bienni economici) – ARAN e Comitato di Settore, come risulta dal relativo Comunicato emesso dallo stesso Ministero, avessero assunto precisi impegni, in base ai quali la trattativa avrebbe riguardato tutti gli aspetti contrattuali: «ordinamentali, normativi ed economici».

 

LA RICHIESTA DEL C.S.A. della CISAL-FIALP

Urge quindi, per evitare il “contratto burla” che si sta delineando, un nuovo atto d’indirizzo, da parte del Comitato di Settore, che preveda adeguati investimenti ai fini sia della riorganizzazione (privatizzazione – concorrenzialità – sinergie inter-enti) concernente le strutture delle elevate professionalità, di cui si discute, sia della definizione di un congruo e dignitoso assetto retributivo dei professionisti e dei medici, che vi operano.

Distinti saluti.

                                              IL COORDINATORE NAZIONALE del CSA di CISAL-FIALP

                                                                                - Davide Velardi -