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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

- Segreteria Generale -

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Prot.363/02                                                                   Roma, 30.09.02

 

OGGETTO: Problematiche trasfusionali

 

Al      Direttore Generale CRI

Dott. Dino Cosi

        Via Toscana,12

        ROMA

 

p.c.,   Al  Personale dell’ex CNTS e

dei servizi trasfusionali ospedalieri della CRI   

LORO SEDI

                                                              

Come è noto, la S.V., con fono n.100 del 20.9.02, ha convocato per il giorno 24 u.s. alle ore 11.30, una riunione con le OO.SS, per discutere, fra l’altro, le problematiche afferenti la nota SAGEP n.8678 del 4.7.02 e la sua applicazione.

Durante la riunione la S.V. ha comunicato alle OO.SS. che dal 1.10 02, si sarebbe verificato il passaggio del settore trasfusionale alle strutture operative della Regione Lazio, ed ha ribadito che in tale transito la CRI era impegnata al pagamento del solo stipendio di ottobre, stipendio che in seguito doveva essere rimborsato dalla Regione.

Da una attenta analisi di quanto comunicato si osserva che l’Amministrazione CRI, anche in questa vicenda, ha disatteso tutti contenuti previsti dall’ex art.6 del CCNL.

Si ricorda che tale condotta, il 25.7 01,  è stata sanzionata dalla Magistratura del Lavoro,  condannando la CRI per comportamento antisindacale, comportamento che ha continuato a tenere e che è pendente presso la Procura della Repubblica un procedimento penale.

In mancanza di indicazioni ed informativa, da parte dei Responsabili Amministrativi dell’Ente, la scrivente Organizzazione, al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori assistiti e del servizio, venerdì 27 u.s., consapevole dei disservizi che potrebbero verificarsi, si è recata al Comitato Centrale per conferire con la S.V. e, in sua assenza, ha spiegato le problematiche in essere  al Dirigente del Servizio Relazioni Sindacali, ribadendo che, in assenza delle relative disposizioni, a tutela e garanzia per il personale che ha optato per la permanenza in ambito CRI, lo stesso personale avrebbe preso servizio presso il Comitato Centrale in quanto il settore è direttamente amministrato dal C.C.

 Nel frattempo,  l’ex Direttore del CNTS, si è inserito in tutta questa penosa vicenda, con scritti tendenti ad influenzare la volontà del personale che ha effettuata la scelta di continuare ad operare presso l’Ente CRI, per fare in modo

che questi continuino ad operare presso la nuova Amministrazione Regionale, senza le conseguenti autorizzazioni previste dall’Ente di appartenenza.

Ciò denota anche lo scollamento fra la Direzione del ex CNTS e quella Generale in quanto, la missiva inviata a questa Organizzazione doveva essere inviata al Direttore Generale che ha comunicato la notizia e non spetta alla scrivente O.S. mettere in dubbio quanto viene riferito in una riunione regolarmente convocata.

A tutto ciò si aggiunge quanto relazionato e ribadito dall’On.le Foglietta, nella mattinata del 28.u.s. quando è intervenuto alla 1^ “Convention” dei Comitati Locali ed Unità periferiche Organizzata dal Comitato Provinciale CRI di Roma, inerenti le problematiche trasfusionali e sul piano sangue. Lo scrivente è intervenuto nel dibattito per ribadire che a causa del poco senso di responsabilità sia della Regione che della CRI, si sta attuando una operazione che non tiene in nessun conto gli interessi degli utenti e quelli degli operatori del settore.

La risposta è stata che in ogni caso un eventuale passaggio avviene dietro precisa richiesta dei dipendenti e valutazione dei titoli posseduti così come previsto dalla legge e come ribadito dalle motivazioni riportate nel piano sangue.

Da quanto scritto potrà notare che, e non per colpa degli operatori trasfusionali, si sta attuando un passaggio di strutture, nella totale confusione e senza che la Cri e la Regione abbiano preparato piani operativi ed accordi atti a tutelare tutto il personale.

La scrivente O.S. considera questa operazione un salto nel buio, per cui in assenza di garanzie formali, da parte della S.V. è costretta ad invitare i dipendenti che hanno espresso l’opzione per l’Ente, tra l’altro su invito di codesta Direzione, ad attuare i contenuti del comunicato n.56 che si acclude in copia.

Distinti saluti. 

IL SEGRETARIO GENERALE

(Dott Luigi Biscardi)