Snur Cgil  Lettori
 

 

ORDINI DEL GIORNO APPROVATI AL CONGRESSO CATANESE
DELLO SNUR-CGIL-S.VENERINA 7/11/2001


ORDINE DEL GIORNO SULLO SCIOPERO FIOM DEL 16/11/2001


Lo SNUR esprime la sua solidarietà ai lavoratori
metalmeccanici che contro la firma separata del
contratto, hanno continuato la lotta per il movimento
della piattaforma votata nell’Assemblea.
Il Congresso decide di sostenere le spese della FIOM
catanese attraverso un contributo di £ 500.000.



Gabriele Centineo
Salvatore La Giglia


7/11/2001



Approvato all’unanimità






Il Congresso dello SNUR-CGIL, ha esaminato le denunce
di casi di mobbing e bossing portati da molti
compagni, decide di proporre alla Cdl l’istituzione di
un centro di ascolto antimobbing.
Lo SNUR contribuirà con le sue forze alla
realizzazione di questi obiettivi.




Salvatore La Giglia
Rosario Sorace
Gabriele Centineo
Salvatore Leonardi

07/11/01

Approvato all’unanimità



Il congresso di Catania propone alla nuova Segreteria
di incentivare e sostenere la presenza delle donne
sulle questioni sindacali. Ciò richiede la
programmazione delle attività sindacali in funzione da
conciliare gli impegni familiari; (vedi supporto di
baby-sitter, vedi costituzione di asili nido). Ciò ha
lo scopo di ottenere una crescente e piena
partecipazione della presenza femminile negli
organismi sindacali con l’impegno dei comitati delle
pari opportunità per proporre e realizzare azioni
positive.

Chiarenza Caterina
Coco Rosanna
Aloisi Adriana
Licciardello Angela
Boeme Sandra
Russo Anna
Probst Susanne
Grasso Lorenza
Belluomo Patrizia
Lo Presti Giuseppina
Zingale Angela

07/11/01

Approvato all’unanimità

 

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ORDINE DEL GIORNO SULLA GUERRA
APPROVATO AL CONGRESSO SNUR


1. Non possiamo esimerci dall'assumere una posizione
netta di condanna sulla guerra in corso in Afghanistan
e nella quale il nostro paese,è tutt'oggi sempre più
coinvolto.Noi non siamo in guerra.


2. In Afghanistan non è in atto un contrasto anche
militare contro il terrorismo che ha colpito New York
e Woshington. Un'azione terribile e barbara cui non si
può rispondere con la guerra. In Afghanistan si
colpiscono moschee, ospedali, depositi della Croce
Rossa, strutture dell'ONU in un paese devastato da una
guerra ventennale e da una spietata dittatura
esercitata dai talebani organizzati e foraggiati dagli
USA e dal Pakistan. Al contrario è in atto un sistema
di controllo delle fonti energetiche (
oleodotti,gasdotti ) e la coazione a ripetere una
politica neocoloniale in cui "l'occidente" è in sacra
alleanza con i "moderati" arabi,la Russia e la
Cina.Per questa via sono condannati alla fame milione
di afghani espulsi dal loro paese. La guerra lunga di
Bush porta ad una militarizzazione generalizzata del
mondo, ad una economia di guerra su scala planetaria ,
che opprime le masse interne ed esterne, producendo
già una ulteriore stretta autoritaria. Da questo punto
di vista le logiche di Bush e di Bin Laden 8 ex agente
CIA ) sono non solo sinergiche, ma simmetriche ed
identiche: Identico è infatti il loro messaggio ed il
loro linguaggio a cominciare dall'invocazione blasfema
del nome di Dio.

3. Che l'Italia , contro l'art.II della Costituzione ,
partecipi poi oggi all'avventura militare non
sorprende dopo le brecce aperte dai precedenti
interventi "umanitari" nel Kossovo con l'appoggio
dell'UCK che è notoriamente legata ai terroristi di
Bin Laden, ma è ugualmente gravissimo.

4. Nell'opporsi nettamente alla guerra , il Congresso
SNUR guarda con preoccupazione all'assenza di voci da
parte delle istituzioni della società civili e
dell'Università, soffocate ed intimidite
dall'opprimente propaganda bellicista. E' compito
nostro inoltre combattere tutte le forme di Xenofobia
e di discriminazione verso le comunità islamiche. E'
quindi da valutare in positivo l'iniziativa della Cdl
con l'incontro con la Moschea di Catania.


Felice Rappazzo
Luciano Nigro

07/11/01

Approvato
all'unanimità

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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE
CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO

dei Collaboratori ed esperti linguistici e lettori di madre lingua (firmato 20.09.01)

ART. 1

SFERA DI APPLICAZIONE

Questa distinta disciplina nel presente contratto di lavoro disciplina e tutela il rapporto di lavoro dei lettori di madrelingua assunti in base all'ex-art. 28 DPR 382/1980, quali titolari di un rapporto di lavoro di natura subordinata ancorché non destinatari dell'art. 4 della L. 236/95, nonché quello dei collaboratori ed esperti linguistici in servizio presso l'Università degli studi di Firenze.

ART. 2
COMPITI

Il personale di cui all'art. 1 concorre all'insegnamento linguistico, svolgendo le attività di sua competenza nel quadro
della programmazione definita dagli organismi a ciò' titolati cui partecipa con la docenza universitaria. Svolge attività di studio e di aggiomamento organizzate sia in sede sia in Missione. Nell'ambito della programmazione didattica svolge con autonomia i corsi di lingua per i quali predispone i necessari programmi. Tiene apposito registro oveannotare le ore di insegnamento e le altre attività.

Sulla base delle programmazioni predisposte, il personale di cui all'art. 1 espleta le seguenti attività:

a. l'insegnamento delle lingue agli studenti mediante corsi, unita' didattiche, esercitazioni ed attività di tutorato nell'ambito della programmazione didattica;

b. le altre attività didattiche rivolte agli studenti (correzione di elaborati scritti, collaborazione all'assistenza per
le tesi di laurea, consulenza, ricevimento);

c. verifica e valutazione delle competenze linguistiche e dell'apprendimento (partecipazione alle commissioni d'esame e di prova finale preparazione e correzione degli esami scritti);

d. la programmazione didattica collegiale e la relativa predisposizione dei programmi didattici di propria competenza ivi compreso la selezione, preparazione e cura del materiale didattico;

e. la partecipazione a riunioni di lavoro e quelle forme di studio e aggiornamento che rientrano nel monte ore.

Per i compiti sopra definiti è previsto un monte ore annuo di 540 ore, che costituisce il rapporto a tempo pieno. Tale
monte ore e' articolato di norma in n. 18 ore settimanali da effettuarsi in non meno di 30 settimane nell'ambito del periodo previsto dal calendario accademico e dell'organizzazione didattica complessiva e con la flessibilità dettata dalle esigenze di servizio.

Tale monte ore deve prevedere un'attività di un massimo di 360 ore per i compiti di cui alle lettere a) e b) del presente articolo. Le 180 ore restanti per le attività di cui alle lettere c), d) ed e) possono essere destinate, in parte, in base alla programmazione effettuata dagli Organi delle strutture di afferenza, al compiti di cui alle lettere a) e b), con il onsenso degli interessati.


La certificazione dell'avvenuta presa di servizio da parte del personale di cui all'art. 1 ed il controllo delle prestazioni in oggetto è di competenza delle strutture cui afferisce.

Nei limiti dell'impegno orario contrattuale il personale di cui all'art. 1 può svolgere parte della propria attività in strutture dell'Ateneo, diverse da quella cui afferisce, previo accordo frale strutture interessate, e può altresì prestare attività anche in corsi non istituzionalmente rivolti a studenti dell'Ateneo.

Le prestazioni, come definite in precedenza, devono essere eseguite dal personale di cui all'art. 1 nel rispetto della programmazione didattica collegiale.

ART. 3
RECLUTAMENTO

Per i posti disponibili, individuati a seguito di una programmazione degli organi accademici competenti, l'Università
provvede ad emanare un bando di selezione, da pubblicizzare mediante affissione all'albo del Rettorato e in altre forme idonee. In detto avviso dovranno essere indicati: la natura degli eventuali bandi, la lingua, i termini per la presentazione delle domande, i requisiti per l'ammissione alla selezione, le procedure e i criteri di selezione.

In ogni caso sono ammessi alla selezione cittadini di qualsiasi nazionalità di madre lingua, in possesso di laurea o
titolo universitario straniero adeguato alle funzioni da svolgere.

La selezione deve accertare l'esistenza delle necessarie competenze culturali e professionali dei candidati. Al tal fine
il Rettore, su proposta degli organi competenti, nomina una commissione giudicatrice composta ad un numero dispari di membri, di cui almeno uno esperto della lingua oggetto della selezione, ove possibile nominato all'interno del
personale di cui all'art. 1.

La selezione consiste in: Una valutazione dei titoli didattici, con particolare riguardo a quelli acquisiti nelle Università italiane, in misura non inferiore al 50% del punteggio complessivo riservato ai titoli, dei titoli accademici e dei titoli scientifici. Ai titoli sono riservati 70 punti complessivi. Un colloquio nella lingua oggetto della selezione e nella lingua
italiana, volta ad appurare anche la padronanza delle metodologie e delle tecniche di insegnamento della lingua a persone di diversa madrelingua. Al colloquio sono riservati 30 punti complessivi.

Le graduatorie formulate hanno validità 2 anni e servono anche per conferire incarichi a tempo determinato.

ART. 4
COSTITUZIONE E RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO

Il rapporto di lavoro è di tipo subordinato di diritto privato a tempo indeterminato.

In caso di riduzione del servizio per motivi correlati al fabbisogno, l'amministrazione universitaria provvederà alla
riconversione professionale del personale di cui all'articolo 1 del presente contratto, avviandolo all'esercizio di uno dei ruoli previsti dal nuovo ordinamento professionale di Ateneo, tenuto conto della professionalità propria del personale di cui all'art. I. In caso di riduzione del servizio per motivi correlati al fabbisogno, il rapporto da riconvertire sarà quello del personale con minore anzianità di servizio presso l'Università di Firenze e a parità di anzianità, quello più giovane di età, per graduatoria di lingua.

Per quanto non previsto dal presente contratto, sono applicabili le norme di cui al libro V, titolo II, sezione III del
codice civile e di cui alla legge 20 maggio 1970, n.300.

Nel rapporto di lavoro a tempo indeterminato il periodo di prova è di 90 giomi lavorativi. Durante il periodo di prova, le
parti avranno tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal presente contratto. Trascorso tale periodo senza che sia intervenuta disdetta da una delle parti il lavoratore si intende confermato in servizio. Il servizio reso durante il periodo di prova verrà computato ad ogni effetto. Durante questo periodo la risoluzione del rapporto potrà avvenire in qualsiasi momento
per decisione di ciascuna delle parti, con preavviso scritto di almeno 20 giorni. Il decorso del periodo di prova è sospeso per malattia; il personale di cui all'art. 1 potrà continuare il periodo di prova qualora sia in grado di riprendere il servizio entro i primi 90 giorni lavorativi, a decorrere dall'inizio della malattia.

Il rapporto di lavoro può essere rescisso da parte dellUniversità degli studi di Firenze, con lettera motivata, per giusta e
comprovata causa o giustificato motivo, ai sensi e per gli effettidell'art. 2119 c.c., dell'art. 18 della 1.300/70, e successive modificazioni.

Le dimissioni da parte del personale di cui all'art. 1 devono essere comunicate per iscritto e con preavviso di almeno di
30 giorni. Il personale di cui all'art. 1 che recede dal rapporto di lavoro senza l'osservanza dei termini di preavviso, deve corrispondere all'Università una indennità pari all'importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di mancato preavviso.

Il rapporto con l'Università ha termine al compimento del sessantacinquesimo anno di età per gli uomini ed a sessanta per le donne, secondo le norme previste per l'Assicurazione Generale Obbligatoria.

ART. 5
TRATTAMENTO ECONOMICO

Il trattamento economico del personale di cui all'art. 1 è quello di cui alla tabella sottoindicata ed è suddiviso per 13
mensilità. La progressione economica dello stipendio base si sviluppa in 6 classi biennali ciascuna di £. 1.223.920, ed in successivi aumenti biennali ciascuno di £. 566. 063. La retribuzione base integrativa di Ateneo è di £. 8.395.559 e si sviluppa in 6 classi di £. 415.419 e di successivi aumenti biennali di £.192.131.

Tabelle 2001
Classi Stipendio base IIS Retribuzione integrativa
di Ateneo 13°
Totale
0 17.189.000 9.137.000 8.395.559 2.893.463

37.615.022
1 18.412.920 9.137.000 8.810.978
3.030.075
39.390.973
2 19.636.840 9.137.000 9.226.397 3.166.686

41.166.923
3 20.860.760 9.137.000 9.641.816
3.303.298
42.942.874
4 22.084.680 9.137.000 10.057.235 3.439.910

44.718.824
5 23.308.600 9.137.000 10.472.653 3.576.521

46.494.775
6 24.532.520 9.137.000 10.888.072 3.713.133

48.270.725
6/1 25.098.583 9.137.000 11.080.204 3.776.316

49.092.102
6/2 25.664.646 9.137.000 11.272.335 3.839.498

49.913.479

Il trattamento economico, comprensivo della retribuzione integrativa di Ateneo, è soggetto ai fini previdenziali a
contribuzione INPS ED e ENPDEP.

A decorrere dal 1.1.2002 in caso di cessazione dal rapporto di lavoro il personale di cui all'art.1 ha diritto al trattamento
di fine rapporto previsto dall'art. 2120 del C.C.
Al personale in servizio alla data di sottoscrizione del presente accordo, all'atto della cessazione dal servizio, il trattamento di fine servizio sarà così composto:
a. Per gli anni maturati fino al 31.12.2001 sarà calcolato il T.F.S. (da rivalutare a norma di legge) previsto per i
dipendenti statali non di ruolo, così come previsto dall'accordo tra Amministrazione e rappresentanze sindacali il 12. Aprile 1996.
b. A decorrere dal 1. 1.2002 sarà calcolato il TFR ai sensi dell'art. 2120 del CC.
c. Il trattamento totale è cornvosto dalla somma della quota a) e b).

ART. 6
ALTRE TIPOLOGIE DI RAPPORTO DI LAVORO

6a) Tempo Parziale L'università può stipulare contratti di lavoro a tempo parziale. Nel rapporto di lavoro a tempo parziale, l'impegno orario, il trattamento economico e il congedo ordinario sono pari alcinquanta per cento di quelli stabiliti per il rapporto a tempo pieno.

6b) Tempo Determinato. L'amministrazione potrà procedere alla costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato, con le stesse modalità di assunzione del personale a tempo indeterminato, solo per provvedere ad esigenze temporanee di insegnamento delle lingue a carattere sperimentale ovvero correlate a programmi di attività di durata temporanea, connesse ad esigenze specialistiche, o alla supplenza di assenze temporanee. Al personale assunto a tempo determinato spetta il trattamento normativo a quello economico iniziale previsto per i contratti a tempo indeterminato. I rapporti di lavoro a tempo determinato sono oggetto di informazione preventiva alle RSU e OO.SS. e di eventuale esame congiunto.

In ogni caso, il numero di contratti a tempo determinato, ad esclusione delle assunzioni per supplenza, non può superare il 20% del totale del personale di cui all'art 1 assunti dall'Ateneo a tempo indeterminato.

Per la sostituzione del personale di cui all'art. 1 temporaneamente assente, si può anche fare ricorso a supplenze interne, secondo modalità che saranno stabilite con apposito regolamento da concordare fra le parti.

Per i contratti a tempo determinato stipulati per supplire assenze temporanee, l'orario di servizio è quello del personale di cui all'art. 1 che viene sostituito e il monte ore, per il periodo di supplenza, è calcolato in proporzione al monte ore annuale.

Per i contratti a tempo determinato stipulati per esigenze specialistiche, si prevede una prestazione di 18 ore settimanali, per un massimo di ore calcolato in proporzione al monte ore annuale.

In entrambi i casi, lo stipendio del personale a tempo determinato è quello spettante al personale a tempo indeterminato,
alla classe iniziale.

ART. 7
DOVERI

Il personale di cui all'art. 1 ha l'obbligo di osservare tutti i doveri propri del rapporto di lavoro subordinato, in modo
particolare è fatto obbligo:
a. d'esplicare le proprie attività secondo le direttive dei responsabili delle strutture di afferenza;
b. di osservare l'orario di lavoro;
c. di annotare le attività svolte ed il relativo numero di ore in apposito registro vistato alla fine di ogni mese dal responsabile della struttura di afferenza;
d. di usare e conservare con cura gli strumenti ed i sussidi affidati.

Il procedimento disciplinare nei confronti del personale di cui all'art. 1 è regolato dalle stesse norme valevoli per il
resto del personale contrattualizzato dell'Università di Firenze. Le infrazioni alle norme del contratto possono essere sanzionate, a secondo della gravità dei fatti, con i seguenti provvedimenti disciplinari:
1. richiamo verbale;
2. richiamo scritto;
3. multa non superiore all'importo di 4 ore di retribuzione base da versare secondo legge;
4. sospensione dal lavoro e dalla retribuzione fino ad un massimo di 6 giorni di lavoro. Per le sanzioni disciplinari vengono applicate le norme contenute nell'art.7 della legge n.300/70.

ART. 8
ASSENZE, CONGEDI E SCIOPERI

Il personale di cui all'art. 1 gode di tutti i permessi previsti dall'art. 30 del CCNL del personale del comparto. Le assenze per malattia devono essere immediatamente comunicate. Il certificato medico
è richiesto solo dopo il secondo giorno di malattia e deve essere trasmesso all'Amministrazione tramite il responsabile della struttura di afferenza. Eventuali visite mediche potranno essere disposte in occasione di reiterate assenze comunque nel rispetto delle norme vigenti in materia. Per quanto non espressamente previsto si applicano le disposizioni di cui all'art. 34 del CCNL In caso di contratto a tempo determinato, il periodo massimo di assenza per malattia è commisurato al periodo di validità del contratto ed è equivalente annualmente a 30 giorni con trattamento
economico intero e 60 giorni con trattamento economico ridotto alla metà. Le assenze per motivi di famiglia sono concesse dall'Amministrazione, previa documentata richiesta; durante tale periodo il personale di cui all'art. 1 mantiene il diritto al posto di lavoro senza alcun trattamento economico. Sono concessi, previa documentata istanza, brevi permessi o congedi retribuiti per esercitare il diritto di voto o testimoniare in giudizio.
In caso di sciopero viene detratto un trentesimo dello stipendio lordo mensile globale per ogni giornata di servizio
relativamente alla quale vi è stata adesione allo sciopero.
Il personale di cui all'art. 1 in occasione del matrimonio ha diritto ad un permesso retribuito di 15 giorni di calendario,
non frazionabili. La richiesta di congedo matrimoniale deve esserecomunicata con almeno 10 giorni di anticipo.
Sono fatte salve le eventuali modifiche previste in materia dai successivi CCNL del comparto.

ART. 9
CONGEDO ORDINARIO

Il periodo annuale di ferie e' pari a 32 giorni feriali più 4 per il recupero delle festività soppresse. In caso di contratto a tempo determinato il periodo annuale di ferie e' commisurato al periodo di validità del contratto. Le ferie sono irrinunciabilie non potranno coincidere con il congedo per malattia, assenza obbligatoria per maternità o puerperio, con il periodo di preavviso. Le ferie dovranno essere godute nei periodi di sospensione dell'attività didattica, secondo quanto stabilito nel calendario accademico dell'Università degli Studi di Firenze, e comunque d'intesa con il responsabile della
struttura di afferenza. La giornata di riposo settimanale e', di norma, la domenica. Agli effetti del computo del periodo di ferie, la settimana lavorativa, quale che sia la distribuzione dell'orario di lavoro settimanale, è comunque considerata di 6 giorni lavorativi. L'utilizzo dei periodo di ferie è interrotto nel caso di ricovero ospedaliero o malattia documentata.

ART. 10
ATTIVITA' DI STUDIO E DI FORMAZIONE E CONGEDO PER AGGIORNAMENTO
Il personale di cui all'art. 1 ha il diritto e dovere di aggiornare la propria professionalità a livello linguistico, glottodidattico e culturale. Pertanto va garantito l'accesso agli strumenti necessari quali il materiale bibliografico, monografico e didattico, le reti telematiche, i convegni, seminari e congressi della disciplina nonché altre forme di studio e aggiornamento anche al di fuori dell'Università degli studi di Firenze. Nell'ambito delle esigenze didattiche e di
formazione permanente, il personale di cui all'art. 1 è tenuto a un'attività di aggiornamento sia attraverso programmi di studio sia con la partecipazione a seminari, conferenze, colloqui e corsi di aggiornamento inerenti alla propria materia. Per le dette attività il personale di cui all'art. 1 può usufruire di unmonte annuo di trenta giorni di calendario retribuito anche frazionabile, conformemente al programma presentato ed approvato dalle strutture di afferenza. Per rendere attuabili tali attività lUniversità si impegna a organizzare periodicamente seminari e corsi di studio e aggiornamento da
finanziare con fondi iscritti nel bilancio universitario.Questi corsi di studio possono essere obbligatori e rientrano nel monte ore contrattuale. Il personale di cui all'art. 1, dell'Università degli studi di Firenze o di altri Atenei, può essere chiamato come relatore. In relazione a casi ed esigenze specifiche il personale di cui all'art. 1 può usufruire, in alternativa a quanto previsto al comma 1 del presente articolo, a tre mesi di congedo retribuitoogni due anni, per lo svolgimento di un programma di studio e aggiornamento. Il programma deve essere preventivamente valutato dagli Organi accademici competenti, che autorizzano il congedo. Al rientro, il personale di cui all'art. 1 presenterà alla Amministrazione universitaria relazione scritte e documentazione circa l'attività svolta.

ART. 11
TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI E CONGEDI PARENTALI

1. Il congedo facoltativo post-parto è fruibile anche frazionato a giorni
2. Alle lavoratrici madri in astensione obbligatoria dal lavoro ai sensi degli art.li 16 e 17 del Decreto legislativo 151 del
26.3.2001, spetta l'intera retribuzione fissa mensile (art. 31, comma 2, ccnl).
3. La retribuzione intera dei primi 30 giorni di congedo facoltativo post-parto è un diritto individuale della lavoratrice madre che non si somma, né intacca il diritto individuale del lavoratore padre alla retribuzione intera nei primi 30 giorni a patto che ne usufruisca alternativamente.
4. Alla lavoratrice madre e al lavoratore padre sono concessi singolarmente ulteriori 30 giorni annuali di permesso retribuito, da prendere alternativamente, per poter assistere la/il bambina/o durante la malattia fino al compimento del terzo anno di vita.
5. Le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi retribuiti per effettuare esami prenatali, accertamenti clinici e visite
specialistiche. Tali permessi sono aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal CCNL.

ART. 12
PARI OPPORTUNITA'

L'Università degli Studi di Firenze si impegna ad intraprendere azioni positive per le donne, al fine di rimuovere gli
ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità ai sensi dell'art. I. n.125 del 10.4.1991.

ART. 13
CLAUSOLA DI ESCLUSIVITA'

Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno ha carattere di esclusività per tutta la sua durata, e vi si applica la disciplina delle incompatibilità prevista dall'art. 11 del D.P.R. 11.7.80, n.382 e successive modificazioni (Legge 80/98 Art. 26).

Nei rapporti di lavoro a tempo determinato, o parziale, e' ammesso l'esercizio dell'attività lavorativa esterna, anche
a carattere continuativo, che non arrechi pregiudizio alle esigenze di servizio e non sia incompatibile con le attività di istituto.

ART. 14
TRATTAMENTO DI MISSIONE

Il personale di cui all'art. 1 che si reca in missione su incarico dell'Università godrà del trattamento di missione
corrispondente a quello del ricercatore. La missione dovrà essere autorizzata dalla struttura alla quale il personale di cui all'art. 1 afferisce. Coloro che si recano in missione devono presentare una relazione scritta sull'attività svolta entro 20 giorni dalla fine del periodo di assenza, allegando eventuali elaborati o comunicazioni.

ART. 15
LAVORO STRAORDINARIO

Non è consentita l'effettuazione di lavoro straordinario.

ART. 16
RELAZIONI SINDACALI

Per quanto non previsto in materia dal presente contratto si applicano le disposizioni di cui alla 1.300/70. Al personale di cui all'art. 1 chiamato a ricoprire cariche sindacali, pubbliche o elettive e' concessa un'aspettativa per la durata del mandato. Durante tale periodo non compete alcun trattamento economico. L'Università degli studi di Firenze provvede al servizio di esazione dei contributi sindacali al dipendente che ne faccia richiesta mediante delega debitamente firmata dal lavoratore. Il sindacato competente farà pervenire all'Università: 1. elenco nominativo dei lavoratori che hanno conferito tale delega; 2. delega firmata dal dipendente.

ART. 17
PROGETTI MIRATI

I progetti mirati sono oggetto della contrattazione integrativa. Il personale di cui all'art. 1, sia singolarmente che per aree disciplinari o interlinguistiche, ovvero per impulso della struttura didattica di riferimento può presentare e/o partecipare a progetti volti al miglioramento, all'arricchimento, alla diversificazione e alla modernizzazione dell'offerta didattica. Tali progetti rientrano nel monte ore massimo definito per il personale di cui all'articolo 1.
Nel caso tali progetti comportino un impegno eccedente deve essere acquisito il parere favorevole della struttura di
afferenza e nel progetto stesso debbono essere definite le relative integrazioni retributive secondo criteri stabiliti dalla
contrattazione di secondo livello.

ART. 18
PRESTAZIONI PER CONTO TERZI

Il personale di cui all'art. 1 può partecipare a prestazioni per conto terzi, secondo le norme del Regolamento in materia
dell'Ateneo di Firenze.

ART. 19
NORMA TRANSITORIA

Il personale di cui all'articolo 1 attualmente in servizio presso l'Università di Firenze conserva i diritti acquisiti ab origine nonché il riconoscimento dei servizi precedentemente prestati come lettori e collaboratori esperti linguistici, per quanto riguarda l'inquadramento nel livello economico.

Per le nuove assunzioni a tempo indeterminato i servizi precedentemente prestati in qualità di lettore ex art 28 del DPR. 382/1980 ex art 24 L. 62/67, ex legge 57/079 sono riconosciuti ai fini economici per intero, fino a un massimo di otto anni e per i 2/3 i periodi eccedenti.

ART. 20
NORMA FINALE

L'efficacia del presente accordo è subordinata agli esiti positivi delle procedure di perfezionamento previste dall'art. 5,
comma 3 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Università e ciò anche in relazione al rispetto di quanto previsto dal comma 4 dell'art. 4 del medesimo CCNL.

Gli effetti economici del presente accordo decorrono dalla data di sottoscrizione del presente contratto.

Le parti concordano inoltre sull'esigenza di incontrarsi entro 90gg dalla stipula del CCNL per verificare eventuali
incompatibilità del contratto sottoscritto con quello nazionale.

Letto, confermato e sottoscritto.

Firenze, 20 settembre 2001

La delegazione di parte pubblica:

Il Delegato del Rettore - Prof. Franca Alacevich
Il Direttore Amministrativo - Dott. G. Serafino

La R.S.U. dell'Ateneo

Sig. Moreno Verdi

Dott. Scott Staton

Le Organizzazioni Sindacali:

CGIL SNUR Sindacato Nazionale Università Ricerca

Dott. Salvatore Cacciato

Dott. John Gilbert

CISAPUNI

Dot. Giorgio Mannucci

C.I.S.L Università

Dott.ssa Caterina Palazzo

Federazione CONFSAL/SNALS Università -CISPAPUNI

Dott. Andrea Innocenti

UIL-PA

Sig. Alessandro Fusco

 

 


SNUR CGIL "LAVORO e SOCIETA'- CAMBIARE ROTTA"

 

COMUNICATO

Le lettere che la Segreteria Nazionale SNUR-CGIL, congiuntamente con CISL e Uil, ha inviato all'ARAN per dare disdetta dei contratti vigenti e/o ancora da sottoscrivere (comparto Universita', comparto Ricerca, ENEA e ASI), per poter avviare la nuova contrattazione rispetto al prossimo quadriennio 2002-2005, non trovano il consenso nel loro contenuto da parte dei compagni di segretria che sostengono il documento congressuale "Lavoro e Societa' - Cambiare Rotta". Infatti in esse c'e' l'esplicita richiesta di rinnovare i contratti con gli aumenti salariali nel rispetto del protocollo del 23 luglio 1993. Il fatto e' tanto piu' grave dopo la discussione avvenuta in seno al comitato direttivo confederale che si e' concluso con un ordine del giorno, votato all'unanimita', in cui si prevede chei rinnovi contrattuali devono essere orientati ad un effettivo recupero del potere di acquisto dei salari (che i tassi di inflazione programmata non garantiscono), oltre a garantire che ci sia una significativa ricaduta economica sui salari degli incrementi di produttivita'.
I lavoratori che lo SNUR-CGIL organizza devono avere la garanzia che il sindacato, che sta affrontando i rinnovi contrattuali ed ora si appresta ad affrontare la nuova tornata 2002-2005, lo faccia garantendo i diritti non solo giuridici, impegnandosi ad esempio con forza ad una decisa lotta al lavoro flessibile, ma anche economici, quindi superando i
limiti che su questi aspetti l'accordo del 23 luglio conteneva.

Roma, 2 ottobre 2001.
Adriana Timoteo
Mimmo Rizzati

 

 

 

 

CONVOCAZIONE

Il Coordinamento Nazionale dei Lettori di Madrelingua dello SNUR-CGIL e' convocato a Roma per il giorno giovedi' 25 ottobre.

Luogo, orario e ordine del giorno da definire.

John Gilbert
p. Coordinamento Lettori CGIL

 

 

 

 

UNIVERSITA'.

Oggi assemblea alla centrale . Vi parteciperanno anche i lettori di madrelingua.

 POLICLINICO, LAVORATORI SENZA CONTRATTO

 Nessun rinnovo contrattuale 98-2001 per i lavoratori del Policlinico che partecipano all’assemblea di Ateneo che si svolgerà a Palazzo Centrale in piazza Università a partire dalle 9. Una protesta a cui prendono parte anche i lettori di madrelingua “relegati “ al ruolo di personale tecnico amministrativo senza funzione insegnante quindi. “Manca un accordo per il personale dei policlinici e delle facoltà di medicina che garantisca l’equiparazione al personale sanitario – spiega Caterina Chiarenza della Cgil-Snur che prende parte attiva al tavolo delle contrattazioni insieme a Cisl e Uil – lottiamo per la chiusura delle code contrattuali e per la definizione delle figure di contrattazione integrativa di secondo livello. Il comparto, infatti, allo stato attuale non ha profili professionali chiari”. Ancora nulla si sa inoltre dei contributi
“persi” riguardanti gli anni 90-96 di cui non si trova nessuna documentazione. “Pare anzi continua la Chiarenza – a dover pagare delle indennità siano i lavoratori che si trovano ad avere un debito consistente”. Dall’inavvicinabile controparte nessuna replica. Bocche chiuse dopo l’incontro svoltosi ieri con i rappresentanti dei sindacati negli uffici della direzione amministrativa dell’Università a Palazzo Centrale. Una situazione non certo migliore si trovano
ad affrontare i lettori di lingue straniere contro cui si svolge un’azione discriminante” è il commento di Ruth Halstead,lettrice di inglese. Non esiste, allo stato attuale, un contratto nazionale per il periodo 98-2001 che regolarizzi la loro posizione di insegnanti italiani.Assistiti dall’Alsi,l’associazione dei lettori di lingue straniere in Italia, i lettori pretendono di essere riconosciuti come insegnanti perché è questo che siamo – continua la Halstead – teniamo corsi di inglese, facciamo esami, correggiamo compiti scritti,cosa c’è di tecnico in tutto questo? “Lavoro in Italia da più di trent’anni – interviene Susan Whitehouse – ricevo uno stipendio di un milione e mezzo al mese senza tredicesima,né scatti di classe o anzianità né, fino a poco tempo fa, aspettativa per maternità. Il nostro lavoro è più qualificato e
qualificante di quanto non sia riconosciuto.In Italia non ci vogliono,è questa la verità”. “La situazione non migliorerà di certo con i nuovi contratti part-time – conclude Demma Ferguson – che prevedono un totale di duecentocinquanta ore all’anno per un tempo determinato”.

 Al. Bo

 
 
DOCUMENTO DEI LETTORI SULLA CONTRATTAZIONE:
RICHIESTA DI SCIOPERO ENTRO MARZO
Pubblichiamo il documento nazionale del 27/02/2001
 
RESOCONTO DELLA SERIE DI INCONTRI FRA LA DELEGAZIONE
 
_SNUR-CGIL E L'AMMINISTRAZIONE DELL'UNIVERSITA' DI CATANIA

 

 

Quattro incontri tenutì il 31 ottobre. il 7 e 14 dicembre 2000 ed il 1° febbraio 2001 presieduti dal Pro-Rettore Buttà.

 Al primo incontro la delegazione SNUR-CGIL ha presentato un documento di proposte (All. A) di punti da trattare e risolvere nel corso deglì incontri. Il Pro-Rettore ha usato questo primo incontro per raccogliere i vari punti di vista ìn modo da ínformarsì sulle varie sìtuazioni di contenzioso. Sin dal principio 1'Amministrazione ha apprezzato di avere una responsabilità in materia del Regolamento del CLMA e ha assicurato che si sarebbe occupato in tempi brevi. Alla data di oggi però. non se ne hanno notìzie.

 Il secondo incontro, a distanza di una settimana dalla prima, aveva un carattere più polemico giacché si affrontava la grave situazione del lettorato della lingua italiana nell'ambìto del progetto Socrates. Quest'insegnamento era stato attivato per aiutare gli studenti stranieri ad ìmparare l'italiano come viene stipulato nel Progetto Socrates. Nonostante ripetute richieste da parte dai rappresentantì dei Lettori nel CTS. il CLMA non ha proceduto al rinnovo automatico della graduatoria per questa lingua malgrado una richiesta di corsì di lingua ìtaliana. Il C.O.F. invece ha preferito assegnare questì corsi ad un Professore senza specialìzzazíone nell'ìnsegnamento della lingua italiana come lingua straniera, specializzazione che la lettrice invece possiede. La delegazìone ha suggerito che il Professore in questione potrebbe fare il Professore coordìnatore, come in tutti gli altri istituti dell'Ateneo, mantenendo l'insegnamento, della Lettrice. Non c'è stato modo dì convincere il rappresentante dei C.O.F. lasciando il dubbio che la sìtuazíone avesse dei motivi non palesati o trasparenti di cui non voleva parlare.

 Sì è passato alla situazione dei Lettori e CEL in generale lamentando una gravissima violazìone contrattuale per la quasi totalità dei CELL nell'Ateneo a proposito della mancanza di informazione preventiva e la specificazìone degli orari e carichi di lavoro previsti dagli articoli 7 e 8 dei CCNL. Addirittura nella fattispecie della Facoltà di Economia. mancava la definitiva richiesta da parte dei Consiglio di Facoltà impedendo così al CTS dei CLMA di compiere il complicato"patchwork" di assegnazioni in quanto altre Facoltà attendevano di aver assegnato parte del monte ore dei Lettori e CEL della Facoltà di Economia. Malgrado le dimissioni dì alcuni elementi dei CTS (compreso la Presidente) il 4 dicembre poiché il lavoro di assegnazione risultava impossibile per questa mancanza della Facoltà di Econornìa. alla Prof.ssa Nocera è stato chiesto di stilare una o più soluzioni e di proporle ai vari Presidì coinvolti. La soluzione fornita dalla Prof.ssa Nocera è stata formalmente presentata alla terza riunione (All. B) e tiene molto in considerazione la proposta fatta dallo SNUR-CGII- già nel 1999/2000 dì contenere l'operato dei Lettori e CEL su un massimo di due poli didattici e ribadito dal Preside Pioletti che conferma che nell'interesse della didattica conviene che i Lettori e CEL abbiano blocchi di 500 ore o al massimo due di 250 ore evitando di frazionare il loro monte ore ulteriormente. Per soddisfare questo criterio però bìsognava chiedere a tre Facoltà diverse di effettuare delle richìeste di integrazione di ore di Lettorato (150 ore in Economia, 250 ore in Lingue e 850 ore in Lettere per un totale di 1250 ore). Il Pro-Rettore apprezza lo sforzo della Prof.ssa Nocera ed aggiunge che bensì questa sia una soluzione per quest'anno accademico, è chiaro che l'anno prossimo l'Amministrazione spera di poter risolvere alla base questa problematica. Difatti in data 6 dicembre 2000 è stata presentata. su suggerimento dello SNUR CGIL attraverso il rappresentante dei ricercatori nel Consiglio d'Amministrazione, una proposta al suddetto Consiglio (All. C )che prevede un capitolo di bilancio specifico per Lettori e CEL, con centralizzaione delle somme relative agli obblighi contrattuali. Questa manovra finanziaria libererebbe le Facoltà dai vincoli economici (o”scuse”a dirsi voglia) e le permetterebbe di/costríngerebbe a fare richieste di ore di Lettorato esclusivamente in base alle necessità effettive didattiche, anche in funzione delle riforme in atto per i decreti d’area (3 + 2)

 Passate abbondantemente le feste Natalizie e il nuovo anno, e solo dopo sollecitazione della delegazione sindacale, il I° febbraio 2001 la delegazione viene nuovamente convocata al Rettorato dove ci presentano la soluzione del problema delle ore istituzionali. La Facoltà di Lettere aveva deliberato dì integrare le sue 850 ore mentre dalle Facoltà di Lingue ed Economia non arrivano delibere certe. La Prof.ssa Nocera comunìca che ha parlato con il Rettore che ha assicurato la copertura finanziaria per questa soluzione che, fra l'altro, la Prof.ssa Nocera si è premurata a definire anche in termini di assegnazioni personali quella stessa mattìna convocando una riunìone dei CTS urgente in presenza anche dei Lettori e CEL di spagnolo e francese (Economia), un ultimo tentativo vano di fare prendere delle decisioni a chi non compete (vizio difficile da sdradicare nell'Amministrazione).

 La delegazione SNUR-CGIL non ostacola questa soluzione in quanto pare di aver raggiunto alcuni degli obiettivi prìncipali (non più di 2/3 frontali, non più di due poli) con interventì diretti dell'Amministrazione (Rettore e Pro-Rettore). Non si può che apprezzare l'operato della Prof.ssa Nocera e dei Presíde Pioletti a spingere l'Amministrazíone ad assumere le proprie responsabilità ed a spostare le decisioni dalla sfera delle Facoltà, del CLMA, dai Professori e dai CELL stessi in alcuni casi, alla sfera amministrativa.

 Ovviamente, non abbiamo finito. Resta ancora sospeso il contratto integrativo d'Ateneo, il Regolamento del CLMA, 1"informazione sugli specifici orari e carichi di lavoro che devono arrivare dalle Facoltà per ogni Lettore e CEL. Lo SNUR-CGIL propone di fare un convegno a metà aprile sulla partecipazione dei Lettori e CEL alla riforma e il futuro della categoria.

 

 

Sindacato Nazionale Università e Ricerca CGIL
 
 SEGRETERIA PROVINCIALE
ASSEMBLEA GENERALE DEI LETTORI E CEL

 

Lunedi' 19 Marzo alle ore 11,1 5 c/o AULA SEMINARIO 3° Piano ex Monastero Benedettini Piazza Dante a 50 m. dal laboratorio linguistico e dal Bar

 Ad un anno di distanza l’ ARAN si rifiuta di concludere il contratto dei Lettori. Nello stesso tempo la CRUI (l'organizzazione dei Rettori) invita le Università a rompere le relazioni sindacali ed a esternalizzare, secondo il modello dei Politecnico di Torino,i lettorati di lingua madre.
 
 BISOGNA LAVORARE PER AZIONI INCISIVE Di LOTTA
 
 Si è conclusa con esiti parzialmente positivi una parte della vertenza locale. La questione dei monte ore è stata sbloccata anche per il ruolo positivo dei CLMA, con l'assunzione degli oneri da parte del Rettorato: Ma restano del tutto privi di risultati gli altri punti della piattaforma(Regolamento CLMA, contratto integrativo, contratto a tempo determinato, lettorato di italiano, permessi parentali).
 
 ANCHE QUI BISOGNA LAVORARE PER AZIONI INCISIVE Di LOTTA
 
 Il documento del Coordinamento Nazionale Lettori, ed il resoconto a cura di Cathy Standley degli incontri con I' Amministrazione possono essere trovati nel sito dello SNUR-CGIL -CATANIA       www.cataniavetrine.it

 

 

Il Coordinamento dei Lettori di madrelingua ed i segretari territoriali,  riuniti con la Segreteria nazionale SNUR-CGIL,  avendo discusso a fondo dello stato delle relazioni sindacali a livello  nazionale relative alla chiusura della coda contrattuale e delle  iniziative di un organismo di parte, quale la CRUI - vedi lettera di  Modica del 6/2/01 - tutte tese ad inasprire i gía' precarí equilibri  presenti al tavolo di trattativa e ad azzerare una discussione che aveva  trovato ampia condivisione di contenuti nel mese di febbraio 2000  (preintesa con il presidente del comitato di settore, prof Zích)
DENUNCIA
la scorrettezza di detti comportamenti oltretutto forierí, nel merito di una visione delle universita' privatìzzatrice, aziendalistica e non  piu' capace di porsi nella società come strumento di formazione di alto  livello aperto a tutti,
DENUNCIA
il comportamento dell'ARAN che elude il confronto rinviando sine dìe la convocazione del tavolo di trattativa,
RICHIEDE PERTANTO
alla Segreteria Nazionale di indire lo sciopero dell'intera categoria da qui a un mese ove entro questo lasso di tempo non venga prodotta una  calendarizzazione certa degli incontri sulle code contrattuali in generale e sui lettori in particolare.
SI IMPEGNA
ad accompagnare la trattativa per affermare i contenuti della  piattaforma a suo tempo presentata, con azioni di mobilitazione,  scioperi e assemblee tematiche in tutte le sedi.
CHIEDE
che la Confederazione assuma un impegno preciso e solidale in questo  senso. ed infine
CONVIENE
sulla necessìta'di usare in tutti i modi possibili i media per far emergere la situazione non piu' sostenibile di mancato rinnovo per i  lettori del contratto nazionale scaduto il 3 1 dicembre 1997.
 
Il Coordinamento dei Lettori di madrelingua ed i segretari territoriali,
rìuníti con la Segreteria Nazionale SNUR-CGIL
 
Roma, 27.02.01

 

 

 

          ST. Microelectronis, Università

Il testo che segue non è recentissimo. Si tratta di una lettera spedita e non pubblicata
A “ rassegna sindacale”, la rivista della CGIL. La recente denuncia da parte della RSU
Della ST. Microelectronis  sulla violazione dei contratti e l’aggravarsi delle condizioni di
Sicurezza conferma l’analisi sviluppata nel testo. In qualche modo tutti nel sindacato
Debbono prendere atto della realtà e non inseguire i miti delle magnifiche sorti e
Progressive della new – economy.
 
Una lettera a RASSEGNA SINDACALE
L’ ASSALTO AL CIELO DEL CAVALIER PISTORIO
 
"Rassegna Sindacale" non è molto letta nell‘Università dì Catania. Non è necessariamente un male; si possono così evitare situazioni imbarazzanti.
 
E questo il caso del supplemento al n.36 (3.10.00) che
contiene gli atti del Convegno su “Sapere e ricerca per lo
sviluppo locale nel Mezzogiorno”. I rari lettori catanesi si
sarebbero sentiti trasportati letteralmente su un altro
universo su mondi alieni.
 
Alcuni  relatori  (Ranieri e Nerozzi) discutono
appassionatamente di una Catania che non c'è.
"...Una straordinaria facoltà  di   ingegneria   che    ha
conquistato L’Università. E il preside di quella facoltà è
diventato Rettore e quella Università è diventata un
eccezionale fattore di attrazione per imprese di grande
livello dalla Microelectronics di Pìstorio alla Nokia, ad
Omnitel - fino a configurare un vero e proprio distretto
delle tecnologie informatìche e della comunicazione"
(Ranieri, pag.7).
 
Il Censis, che probabilmente descrive un altro universo parallelo, non si è mai accorto, nell'inchiesta pubblìcata da Repubbiìca che quella facoltà abbia una qualche straordinaria efficienza nel settore dell’elettronica, vede al contrario una qualche eccellenza nell'ingegneria ambientale e comunque le attribuisce un voto bassino (257 millesimì).
 
Ma ovviamente non è questo il punto: possiamo comunque convenire sull'aggettivo “straordinario". E tutto il resto che non toma.
 
Il Rettore di cui si parla, il "vecchio rettore". è un chìmico assaì giovanile e prestante che non ha mai fatto parte della Facoltà di Ingegneria e che quindi non ha mai potuto assumere l'incarico di Preside. Inoltre, nella Catanìa in cui vivo, seppure assediata dal degrado, vigono le usuali categorie di causa e di effetto, la freccia del tempo mantiene la sua dìrezione e non si assiste a paradossi temporalì.
 
Per tutti questi motivi la sullodata Facoltà non ha potuto in alcun modo essere "fattore di attrazione" per un'azienda come la S.T. -Microelectronics che,, con diverso nome la precede nel tempo di qualche decennio. La Facoltà dì Ingegneria si è costituita alla fine degli anni '60 dedìcandosi prevalentemente, e non a caso all'effilizia.
 
E’ altrettanto noto che non esiste alcun distretto di "tecnologie informatiche e della comunicazione, ma soltanto una importante fabbrica, neppure post-fordista. di componenti elettroniche ad alta tecnologia.. in fase di espansìone. Una fabbrica nella quale , come afferma Pistorio, che non è il proprietario come lascerebbe supporre l'uso della preposizione dì, il costo del lavoro è ridotto, per accordi sindacali, del 40%. Il capitale e’ com'è noto, un capìtale pubblìco ítalo-francese. Alla S.T.-Microelectronics si affiancano molti cali-center (lavoro precario,, atipico...) mentre sì demoliscono le aziende di telecomunicazione fissa ed i cittadini si battono contro il proliferare delle antenne della telefonia mobile e l'inquinamento elettromagnetico conseguente.
 
Le cose stanno così: non ce mai stato l’assalto al cielo di "',un gruppo di ingegneri che ha conquistato l'Università, che ha fatto un distretto..".. né tanto meno "questo gruppo è stato clamorosamente sconfitto”. Al contrario è esistito un sistema consolidato di integrazione subalterna di settori universitari (chìmica, fisica, ingegneria) ed il loro uso privato nei confronti di un"azienda.
 
Tale sistema è assai precedente alla gestione Rizzarelli. Si è sviluppato nel lungo rettorato Rodolìco (chirurgo, socialistaAndò) e che ha interessato.. con la costituzione del CORIMME, la magistratura catanese fino all'archiviazione del caso.
 
Esiste quindi una qualche continuità tra il "medico" Rodolico e "l'ingegnere” Rizzarelli. La sconfitta dell'ultimo non ha quindi a che vedere con il conflitto dei saperi. Non fa riferimento, come vogliono i nostri autori, al "costituirsi del grande fronte dei giuristi e dei medicì",, al "rigetto del grosso del corpo accademico rispetto a questa esperienza
 
Certo Giurisprudenza e Medicina costituiscono sacche corporative reazionarie, ma non soltanto loro. Resta però il fatto che la maggioranza di Giurisprudenza ha votato per il vecchio Rettore Rizzarelli e che il leader di Medicina,, Latteri, ha valorizzato nel suo programma elettorale e dopo la sua elezione proprio quel rapporto con il "distretto” sognato.
 
Soltanto sofisticati strumenti di analisi avrebbero potuto distinguere elementi programmatici diversi nelle relazioni dei due contendenti. Nelle discussioni in facoltà i due candidati lo ammettevano candidamente e fraternamente.
 
Latteri continua così certo con un suo inimitabile stile democristiano la politica di Rizzarelli, così come quest'ultìmo si muoveva, con altro stile, nel solco tracciato da Rodolico. Infatti come sappiamo, l'Università non è dei Rettori ma dei poteri che nella città comandano. Da Costanzo a Pìstorio.
 
D'altra parte l'ex sindaco di centro sinistra (Bianco) conveniva con il presidente della provincia di centro destra (Musumeci) nel valorizzare e sostenere questa relazione tra università ed S.T.-Microelectronics.
 
Ma la sconfitta di Rizzarellì ha coinvolto anche il candidato sindaco del centro sinistra.
 
Nerozzi parla de "la reazione delle forze produttive della media e piccola industria del commercio, che hanno avuto paura di ciò che significava la nuova economia e la innovazione, in quanto venivano stravolti non solo poteri e ricchezze costituite, ma anche modelli di sfruttamento . Una posizione più interessante ma ancora una volta dei tutto incapace di leggere la realtà.
 
Le relazioni sindacali nella fabbrica avanzata non hanno nulla da invidiare alla più selvaggia attività antisindacale delle piccole.e medie imprese. Nello stesso giorno in cui.. con ritardo ricevevo il fascicolo di Rassegna Sindacale, la stampa locale riferiva, in caratteri minuti, delle proteste di 26 lavoratorì della S.T. -Microelectronics non riammessi al lavoro dopo due sentenze della Magistratura. I lavoratori erano stati licenziati per "scarsa scolarità". Un caso esemplare dentro l'apologia della nuova economia di quella esclusione su cui invitava a riflettere Foa in una fin troppo
 
cortese polemica con Ranieri e di cui conviene riportare un brano.
 
"La crescita del reddito dava vita alla disuguaglianza, non è lo stesso,, è forse peggio, per la conoscenza? Col reddito vi sono speranze di uscirne molto meno con la conoscenza. Come impedire quella che si chiama ghettizzazione., l'inchiodamento sociale in basso?" (Passaggi,, pag.149).
 
A difendere la S.T.-Microelectronics contro i lavoratori era un avvocato che ha firmato l'appello contro il referendum radicale sui licenziamenti. I lavoratori non hanno trovato la pubblica solidarietà del nostro sindacato.
 
Occorre tornare sulla sconfitta del nostro Rettore. Nostro anche. perché con altri compagni lo abbiamo votato con un gesto disperato che cancellando le critiche ed i conflitti che come SNUR-CGIL ci avevano impegnato contro la sua amministrazione ci impediva l'astensione lla impresentabilita del suo avversario: un democristiano dì Sìcilia.
 
Siamo quindi certi che in quelle elezioni non c’ e stato alcuno scontro tra la destra (medico-giuridica) e la sinistra (tecnocratì + umanisti incerti), ma più semplicemente la zuffa tra affamate coorti di clientes.
 
Così un consigliere provinciale DS ha ottenuto da Latterì una micro facoltà nella sua contea di Modica, altri i possedìmenti dei corsi di laurea di Caltanissetta; un nuovo feudalesimo tutto da indagare.
 
La questione è perché Ranieri e Nerozzi propongono quell'esperienza a modello dello sviluppo della ricerca nel Mezzogiomo?
 
Il punto più alto della politica Rizzarelli consiste nella costituzione della Scuola di Eccellenza; Il luogo nel quale si ìntrecciano sul pìano istìtuzionale le imprese, gli enti locali, l'Università. Un college per venti studenti l'anno, un proliferare di Master ovviamente a pagamento, prevalentemente centrati sull'economia e la giurisprudenza dell'impresa, vaghe aspìrazioni mediterranee ed ingegneria elettronica. Nell'ìnaugurazìone dell'anno accademico il Minìstro Zecchino ha collegato i risultati ottenuti con lcostituzione della Scuola di Eccellenza (fine '98) con
 
1’investimento, di 500 miliardi per un centro CNR da costruire sulla stessa area su cui agisce l’S.T.Microelectronícsy nei confini della fabbrica un centro dei tutto integrato e funzionale alle immediate esigenze produttive dell'impresa.
 
La Scuola di Eccellenza ha i seguenti soci fondatori: Rizzarelli (Rettore),. Capodicasa (Regione), Musumeci (Provincia), Bianco (Comune) Agodi (Accademia Gìoenia)~ Pistorito e Ferla (S.T.-Microelectronícs), Foi (Omnitel). Lo statuto prevede che l'Università sia in minoranza nel C.d.A.. La stampa locale ha definito così correttamente il progetto: “Una Università non generalista ed in prospettiva privata". La composizione degli investimenti rispetto alla composizione del C.d.A. svela facilmente l'arcano: il MUST 21 miliardi, 10 miliardi la Regione, 5-miliardi la Provincia, 5 miliardi il Comune., 5 miliardi l'Università, 500 milioni Omnitel, 500 milioni l'S.T.-Mìcroelectronics.

I privati milioni., gli enti pubblicì mìliardì.

La Regione aveva precedentemente ridotto i fondi per il diritto allo studio con un taglio di 7 miliardi, il vecchio Rettore Rizzarelli aveva aumentato le tasse degli studenti per 4 miliardì.

La S.T.-Mìcroelectronics con un investimento di 500 milioni ottiene 500 miliardi per un centro CNR a sua totale disposizione.

E un caso ideale di privatizzazione delle risorse pubbliche a favore di una azienda; è compresso il diritto allo studio di 50.000 studenti a favore dei 20 della Scuola di Eccellenza; sì polarizzano enormi risorse dei Comune e della Provìncia in una cìttà che ha la più alta dispersione scolastica d’Italia.

Ripetiamo la domanda: perché questo modello deve essere assunto a paradígma della politica sindacale per la ricerca nel sud?

L'apologia di questa relazione è forse alla base dell'accordo sottoscritto tra sindacati ed S.T.-Microelectronics relativo alla costruzione di un nuovo modulo dell'azìenda. Un accordo che in deroga al C.N.L.,, prevede "alla fine del quarto anno, dopo la fase di start-up, dell’ armonizzazione dei trattamenti economici e normativi con quelli vigenti all'epoca nell'attuale stabilimento di Catania...",. 21 turni a cinque squadre, ciclo continuo. senza,arresto nelle festività~ ad eccezione dei 10 gennaio. 25 dicembre e VI maggio. Una serrata trattativa sindacate non ha ottenuto le ferie per S.Agata (5 febbraio), ma ha realizzato un salario d'ingresso, una moratoria contrattuale in un'azienda in cui il costo dei lavoro non raggiunge neppure il 10% dei costi dell'intero processo produttivo. Le RSU non sono state consultate, la CI51 è felice ed il sindaco di destra Scapagnini propone di assumere questo modello per il suo patto per il lavoro.

L'ingegnere Pistorio ha conquistato l'università e ì sindacati. Ranieri sorride.

Gabrìele Centìneo segreteria SNUR - CGIL Catania

 

 

                              I LETTORI ALLA RICERCA DEL CONTRATTO

L’assemblea generale dei lettori e dei collaboratori esperti linguistici dell’Università di Catania, indetta dallo SNUR-CGIL si è riunita il 19.03.2201 nell’Aula dei Seminari dell’ex Monastero dei Benedettini per discutere le vertenze nazionali e locali e per esprimere le seguenti valutazioni: 

1.        A  quasi un anno dalla firma del CCNL resta indeterminata la disciplina separata dei Lettori. Le “ Code contrattuali” non hanno avuto alcuna soluzione non soltanto relativamente al comparto Lettori, ma su tutte le questioni ancora aperte.Tutto ciò conferma la nostra valutazione negativa sulla firma del contratto. Nel vuoto contrattuale si è inserita la provocazione del C. R. U. I. che, con il documento del Rettore Modica, punta ad una esternalizzazione dell’offerta linguistica secondo il modello del Politecnico di Torino e alla crescita abnorme dei contratti a tempo determinato quale modello generale del reclutamento dell’Università. Per questa via si tende alla cancellazione nel tempo, della funzione centrale del Lettorato quale strumento ineliminabile di acquisizione di competenze linguistiche. L’Assemblea richiede quindi alla CGIL e alle altre organizzazioni sindacali incisive azioni di lotta. L’Assemblea generale d’Ateneo del 21.03.2001 deve così assumere le tematiche in questione all’interno della contrattazione integrativa d’Ateneo.

2.        L’atteggiamento dell’Università di Catania è stato sino ad ora caratterizzato da un’assoluta indisponibilità alla contrattazione sindacale. Quattro riunioni hanno consentito, solo per una forte disponibilità della presidentessa del CLMA la definizione del monte – ore e degli orari di lavoro. Tutto ciò ad anno accademico iniziato nel mese di Febbraio. Restano aperte tutte le questioni relative ai regolamenti del centro linguistico, alla ristrutturazione del bilancio dell’Università e alla definizione di una programmazione relativa all’aumento dell’offerta linguistica che deriva dalla riforma universitaria che avrà inizio con il prossimo anno accademico: Restano ancora aperte tutte la questioni relative all’informazione preventiva e alla tutela dei diritti di particolari figure.

Occorre quindi che assieme alla ripresa delle trattative tra la rappresentanza dei Collaboratori ed Esperti linguistici,  ed alla definizione in relazione alle iniziative nazionali di lotta,si determinino,assieme alle RSU di Ateneo le condizioni di un’iniziativa generale di sciopero.

SNUR CGIL Catania tel. 095.310238