RAP
A New York, nella seconda metà degli anni Settanta, un manipolo di ragazzi
afro-americani di bassa estrazione sociale e con la voglia di riscattarsi
si trovano a doversi adattare.
Non avendo i mezzi per poter entrare nelle ambite discoteche in voga in
quel periodo, l' unico modo per sfogare i loro impulsi danzerecci consiste
nel recarsi nei vari parchi e nei centri sociali, dove qualche disc-jockey
provvedeva a sistemare due giradischi ed un paio di cassette audio.
Ad un certo punto qualcuno dei ragazzi presenti agli improvvisati "parties"
inizia a rappare, ossia a parlare ritmicamente su una base: nasce la nuova
musica "Rap".
Quando
si parla di Rap si parla di ballo e di comunicazione: due elementi
inscindibili che trovano fondamento nella stessa musica dal ritmo
saccadico, martellante e che nei due casi svolge un ruolo rispettivamente
di primaria e secondaria importanza.
Il ballo eseguito singolarmente che accompagna questo tipo di musica, si
basa su particolari figure acrobatiche ed ecco che la danza assume un'
immagine totalmente non convenzionale: il corpo del ballerino rinuncia
alla classica posizione verticale muovendosi in parallelo col terreno.
I contenuti delle canzoni svolgono un ruolo primario e non vengono mai
sommersi dalla musica che ha propriamente lo scopo di dare un tono di
sfondo al prodotto finale.
I messaggi vengono trasmessi attraverso una formula quasi parlata,
semplice, immediata, diretta, chiara; ci troviamo di fronte al cosiddetto
linguaggio da strada, popolare, che nacque dagli stessi marciapiedi sui
quali andavano sviluppandosi le prime esibizioni coreutiche che
accompagnavano l’MC alle prime armi.
CENNI STORICI SULL' ASCESA DEL RAP
1979
Ascesa nelle classifiche e nelle radio di tutto il mondo di
"Rapper's Delight" della Sugarhill Gang.
Questa canzone dà il via alla diffusione del Rap,
inizialmente basato sulla mescolanza di breaks e musica elettronica.
1980 /1982
Arrivo in scena di Kurtis Blow e nell'82 di Grandmaster
Flash che apre la strada al Rap impegnato e a segnare definitivamente
questa nuova svolta sono i RUN DMC la cui musica è caratterizzata da un
suono scarno ed essenziale ma potentissimo e caratterizzato da riff di
chitarra.
Anche i contenuti cambiano, ed iniziano a vedersi testi
più espliciti, con molte oscenità e contenenti invettive contro tutto e
tutti, modo di scrivere da cui poi prenderaà vita il Gangsta Rap (genere
musicale nato alla fine degli anni '80 nel quartiere di South Central (Los
Angeles) e portato al successo da crew come N.W.A. e personaggi come Dr.
Dre, Tupac, Snoop Dogg ecc… ).
In questo periodo si affaccia sulla scena il primo gruppo
formato da bianchi: i Beastie Boys, il cui album d'esordio fu "Licensed To
Ill".
1987
Arrivano i Public Enemy capitanati da Malcom X che, assieme
a N.W.A, iCE CUBE e ICE T, sono i responsabili dell'introduzione di testi
polemici e politicizzati nella musica rap, con rumori e discorsi di
strada, propagande, denunce, che spesso portarono a scontri con la rigida
censura americana. Purtroppo questo sancisce anche l'esplosione della
violenza nei ghetti neri, e questo finisce inevitabilmente per interessare
anche il mondo di Hollywood, dando vita a vari films fra cui "Colors",
"New Jack City", "Boyz'n The Hood", "Juice".
Succede un'altra ondata di artisti fra cui spiccano "De La
Soul" e "Jungle Brothers", che fissano nuove tendenze sia nei testi che
nell'aspetto, e si fanno largo nuove filosofie basate su simboli di pace,
a tal punto che alcuni rappers, come per esempio KRS-ONE, si trasformano
da gangster (gangster - Sinonimo di criminale, gangsta, ricercato dalla
polizia) in sostenitori di movimenti contrari alla violenza.
INIZI ‘90
Si intravedono dei palesi tentativi di commercializzazione
del Rap e ne sono responsabili personaggi come MC Hammer e Vanilla Ice...
fortunatamente il fenomeno ha vita breve, e l'hip hop inizia a tornare
alle origini, mescolandosi alle sonorità dei generi che l'hanno "creato"
come il jazz e il R&B, dando origine a gruppi interessanti come i Dream
Warriors, gli US3, o i Gang Starr di Guru, e a collaborazioni con artisti
del calibro di Herbie Hancock, Ronnie Jordan, John Coltrane.
INIZI 21° SECOLO
dopo un periodo di discesa, torna il boom dell'Hip Hop, Rap
e R&B con numerosi artisti, ma primo fra tutti, Eminem, che per
lunghissimo tempo si stabilizza alla vetta delle classifiche e delle
vendite mondiali.
IL
FENOMENO ITALIANO
Si può parlare di un vero e proprio movimento solo a
partire dagli anni 90, quando l'Hip Hop inizia a diventare un fenomeno
nuovo nel nostro panorama musicale.
Iniziano a nascere il fenomeno delle "posse" (posse -
Sinonimo di "CREW", gruppo, cricca, ecc) alcune indubbiamente vere ed
impegnate, altre emule e modaiole, e la “Onda Rossa Posse” da' il via al
rap politicamente schierato con "Batti il tuo tempo".
Poco alla volta il Rap
in italiano inizia ad acquistare una personalità sempre maggiore, sia nei
testi che nel sonoro, e la lingua italiana stessa prende piano piano il
posto dell'inglese; la scena si fa più unita e finalmente coesistono
diverse realtà e dialetti senza contrasti, e molti gruppi prendono
direzioni musicali diverse (come per esempio gli Almamegretta).
E così vediamo che Neffa, tra il 1991 e il 1992, oggi
sulla cresta dell' onda, entra con DJ Gruff, come batterista nell' “Isola
Posse All Stars” che ha dato il via al fenomeno delle posse e del primo
Rap in italiano.
Quindi, dopo il cambio di nome da “Isola Posse All Stars” a
“Sangue Misto”, esce nel 1994 SXM, disco che segna la definitiva entrata
dell'Hip Hop in Italia.
Dopo alcune loro produzioni, tra cui Zero Stress e La
Rapadopa, il loro stile ha permeato ogni barriera, e ogni formazione “hip
hop” tentera' di seguirlo.
Gruff, con Neffa e Dedaraggiungono grandissima fama, e
parallelamente alle produzione Zero Stress, nel 1994 la Zulu Nation fa un
passo avanti verso l'Italia considerando Next One un
b-boy degno di farne parte.
E così, ma non solo per questo, l'Italia riesce a far
parte del movimento Hip Hop mondiale.
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