ABBIGLIAMENTO RAP
Molti affermano che l’abbigliamento Rap è
la conseguenza diretta dello stile di vita di questa cultura: la comodità.
Il basic wear è rappresentato da pantaloni over-size,
cappellini da basket o da baseball indossati alla rovescia, scarpe da
ginnastica, pantaloni larghi a cavallo basso, magliette o felpe extra-large…
Questo stile uniforma il modo di apparire e in un certo
senso nasconde l’esigenza di non essere riconosciuti (si può' anche
notare che tutti i più famosi rapper non usano il proprio nome, ma
utilizzano uno "street-name" per mantenersi in incognito tra le gente).
Questa sorta di nascondimento parte dal ruolo del Writer,
che, dipingendo illegalmente sui muri, usava vestire comodo: i vestiti
larghi, le tute e le scarpe da ginnastica,
erano utili (e lo sono tuttora) per correre liberamente
quando venivano scoperti mentre imbrattavano i muri; gli occhiali scuri,
molto grandi e i cappelli portati bassi sulla fronte,
per evitare di essere riconosciuti nella notte.
In realtà esiste un’altra ipotesi che riconduce invece
l’abbigliamento Rap agli schiavi neri d’America, trasportati dall’Africa.
A questi venivano levate le cinture dai pantaloni per
evitare che con queste si impiccassero dalla disperazione. I pantaloni
cadevano e così, si dice sia nata, la "moda" dei pantaloni larghi, a
cavallo basso.
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