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Handicap e diversità per tutti.
Va inserito nel contesto del profilo professionale
terminale anche la preparazione di tutti gli insegnanti per il trattamento dei
soggetti portatori di handicap e delle diversità culturali (migranti, stranieri
ecc.). L'idea che questa preparazione si possa ridurre ad una serie di
conoscenze e di abilità aggiuntive alla professionalità docente ordinaria è
lesiva della stessa identità deontologica dell'insegnante.
Occorrerà tarare le conoscenze e le abilità richieste sia
sulla formazione iniziale universitaria sia su quella relativa al biennio di
straordinariato, ma nell'uno e nell'altro caso deve trattarsi di una
preparazione professionale trasversale che tematizza la presenza ordinaria dei
soggetti portatori di handicap e delle diversità culturali nelle comuni classi
scolastiche, e riesce a gestirla in maniera educativa.
Tutti i docenti, perciò, devono essere capaci di
interloquire in maniera proficua con gli specialisti di territorio (terapisti
della riabilitazione, neuropsichiatri, psicologi; animatori, mediatori
culturali, assistenti sociali) e, al contempo, possedere gli strumenti
metodologici e didattici che consentono di trasformare l'handicap e la diversità
in una risorsa per la qualità dell'insegnamento, delle relazioni interpersonali
degli allievi e dell'organizzazione della classe e della scuola.
Se è ragionevole prevedere che questa formazione
dei docenti si possa acquisire nei piani di studio per l'abilitazione
all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e
primaria con 300 crediti a tempo pieno e 60 crediti a tempo parziale durante i
primi due anni straordinariato, si può prevedere l'acquisizione della stessa
formazione per i docenti delle scuole secondarie con 300 crediti a tempo pieno e
90 crediti a tempo parziale durante i primi due anni di
straordinariato.
Questo non esclude,
comunque, l'ipotesi di definire, dopo la laurea specialistica per
l'insegnamento, anche corsi universitari intensivi di alta specializzazione per
particolari tipologie e trattamenti dell'handicap, destinati sia a docenti che
devono diventare figure di sistema nelle istituzioni scolastiche ordinarie, sia
a docenti che operano in strutture educative speciali o potenziate. Si può dire,
anzi, che ne sia la condizione.