Documento Bertagna: riappare lo spettro delle scuole speciali
E' stato presentato nei giorni scorsi sul sito del Ministero dell'istruzione il documento finale del Gruppo ristretto di lavoro presieduto dal pedagogista Giuseppe Bertagna, incaricato dal ministro Letizia Moratti, di elaborare una proposta complessiva per il riordino dei cicli scolastici.
A pag. 79 nella prima parte del documento si affronta il tema della formazione iniziale dei docenti e nelle righe finale riappare lo spettro delle scuole speciali.



Rapporto finale del Gruppo Ristretto di Lavoro costituito con D.m. 18 luglio 2001, n. 672

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Handicap e diversità per tutti.

Va inserito nel contesto del profilo professionale terminale anche la preparazione di tutti gli insegnanti per il trattamento dei soggetti portatori di handicap e delle diversità culturali (migranti, stranieri ecc.). L'idea che questa preparazione si possa ridurre ad una serie di conoscenze e di abilità aggiuntive alla professionalità docente ordinaria è lesiva della stessa identità deontologica dell'insegnante.
Occorrerà tarare le conoscenze e le abilità richieste sia sulla formazione iniziale universitaria sia su quella relativa al biennio di straordinariato, ma nell'uno e nell'altro caso deve trattarsi di una preparazione professionale trasversale che tematizza la presenza ordinaria dei soggetti portatori di handicap e delle diversità culturali nelle comuni classi scolastiche, e riesce a gestirla in maniera educativa.
Tutti i docenti, perciò, devono essere capaci di interloquire in maniera proficua con gli specialisti di territorio (terapisti della riabilitazione, neuropsichiatri, psicologi; animatori, mediatori culturali, assistenti sociali) e, al contempo, possedere gli strumenti metodologici e didattici che consentono di trasformare l'handicap e la diversità in una risorsa per la qualità dell'insegnamento, delle relazioni interpersonali degli allievi e dell'organizzazione della classe e della scuola.
Se è ragionevole prevedere che questa formazione dei docenti si possa acquisire nei piani di studio per l'abilitazione
all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria con 300 crediti a tempo pieno e 60 crediti a tempo parziale durante i primi due anni straordinariato, si può prevedere l'acquisizione della stessa formazione per i docenti delle scuole secondarie con 300 crediti a tempo pieno e 90 crediti a tempo parziale durante i primi  due anni di straordinariato.
Questo non esclude, comunque, l'ipotesi di definire, dopo la laurea specialistica per l'insegnamento, anche corsi universitari intensivi di alta specializzazione per particolari tipologie e trattamenti dell'handicap, destinati sia a docenti che devono diventare figure di sistema nelle istituzioni scolastiche ordinarie, sia a docenti che operano in strutture educative speciali o potenziate. Si può dire, anzi, che ne sia la condizione.