DALL’UFFICIO STUDI E PROGRAMMAZIONE UN’IMPORTANTE INIZIATIVA: "CORSI DI SPECIALIZZAZIONE" PER INSEGNANTI CURRICOLARI E DI SOSTEGNO IN BASE A UN PROGETTO ORIGINALE DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Nota dell’Ufficio Studi e Programmazione – Ministero della Pubblica Istruzione Prot. n. 5884 del 20 dicembre 1999

Oggetto: Corsi di specializzazione per docenti di sostegno – art. 7 del d.i. 460 del 24/11/1998

In applicazione dell’art. 7 del d.i. 24 novembre 1998, che prevede la possibilità per i provveditorati agli studi di organizzare, in convenzione con le università, corsi di specializzazione per le attività di sostegno in favore degli alunni in situazione di handicap rivolti a docenti con contratto a tempo indeterminato, si comunica alle SS.LL. che è stata programmata una fase sperimentale delle iniziative previste.

L’Osservatorio permanente per l’integrazione scolastica degli alunni in situazioni di handicap ha predisposto uno schema di programma dei corsi caratterizzato da una struttura composta di sette moduli, in modo da prefigurare un percorso incrementale di competenze successive e certificate che solo al termine dell’intero curricolo consentono, previo esame previsto dalle norme vigenti, l’acquisizione del diploma di specializzazione. Il percorso complessivo presenta gli obiettivi formativi e i contenuti previsti dal decreto del 27/6/1995, n. 226 del Ministro della P.I. Essi sono distribuiti sulla base di sequenze contenutistiche e logico-professionali che tengono conto delle migliori esperienze maturate nel corso di questi ultimi vent’anni, nonché dal fatto che i fruitori sono insegnanti in servizio e quindi in possesso di una competenza didattico-professionale di base.

I primi quattro moduli possono essere rivolti a tutti gli insegnanti della scuola, allo scopo di estendere a loro le conoscenze e le metodologie indispensabili per condurre una classe che ospita un alunno in situazione di handicap.

Lo schema di programma dei corsi in questione sarà quanto prima sottoposto al parere della commissione paritetica MUSRT-MPI di cui all’art. 4 della legge 9/5/1989, n. 168.

In attesa dell’emanazione del parere della Commissione e dell’ordinanza che disciplinerà i corsi di specializzazione in oggetto, questo ufficio ritiene di proporre alle SS.LL. un preliminare momento di riflessione sull’articolazione organizzativo-didattica di questa attività formativa e di progettazione di modelli fattibili di attuazione dei corsi di cui all’art. 7 del D.I. 460/98.

Si precisa, a questo riguardo, che la realizzazione dell’attività di cui sopra dovrà essere realizzata in collaborazione con gli altri provveditorati agli studi della regione e d’intesa con le università presenti sul territorio che sono sedi di corso di laurea in scienze della formazione primaria e di scuole di specializzazione all’insegnamento nella scuola secondaria.

Tale attività preliminare ha lo scopo di mettere a punto, in accordo con le università, i GLIP e i gruppi di lavoro presso i Provveditorati, un’ipotesi praticabile di percorso formativo, individuando anche i responsabili dei diversi insegnamenti in modo da facilitare la costruzione di un percorso che non sia la sommatoria di varie discipline, ma un progetto organico ed equilibrato di insegnamenti teorici e di buone pratiche sul campo.

Il quadro sintetico degli obiettivi e della struttura dei corsi in questione è descritto nel documento elaborato dall’Osservatorio permanente sull’handicap che si allega.

Per la realizzazione dell’iniziativa e per rendere disponibili con la massima tempestività le necessarie risorse finanziarie, questo ufficio con il decreto che si allega, ha provveduto ad assegnare, a favore di ciascuno dei 18 provveditorati interessati (all. a, omissis), le risorse finanziarie disponibili sul capitolo di spesa dell’ordine di scuola cui affidare la gestione amministrativo-contabile dell’attività di progettazione.

Si resta, pertanto, in attesa di conoscere con la massima urgenza l’istituzione scolastica alla quale ciascuno delle SS.VV. affiderà la gestione amministrativa-contabile dell’attività in questione.

Progetto di corso pluriennale di specializzazione per gli insegnanti di sostegno destinati al personale già in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (art. 7 del decreto interministeriale n. 460 del 24 novembre 1998)

La proposta si rivolge a docenti che sono già in servizio e tiene quindi conto dell’esperienza tecnico-professionale che essi hanno accumulato anche se non con alunni handicappati. Inoltre essa intende rivolgersi ad una platea di docenti assai più vasta dei tradizionali corsi di specializzazione in quanto dovrebbe consentire maggiore possibilità di conciliare la partecipazione al corso e lo svolgimento della normale attività di insegnamento in classe.

La struttura modulare del corso, infatti, consente ai corsisti di accumulare i crediti via via acquisiti, e di utilizzarli in base ad un curriculum che ciascuno può costruire tenendo conto delle possibilità personali di tempo, di disponibilità, ecc.

La proposta è stata ideata e costruita secondo un percorso incrementale, di competenze successive che solo al termine dell’intero curricolo consentono l’accesso al diploma di specializzazione. Chi si ferma ai primi moduli acquisisce una competenza non da insegnante specializzato, ma da insegnante curricolare in grado di condurre una classe in cui siano presenti uno o più allievi in situazione di handicap.

Il percorso complessivo presenta gli obiettivi formativi e i contenuti previsti dal decreto del 27.6.1995, n. 226 del Ministro della P.I. Ovviamente essi sono stati distribuiti sulla base di cadenze contenutistiche e di una sequenza logico-professionale che hanno tenuto conto delle esigenze e delle esperienze maturate negli ultimi anni.

L’itinerario logico-professionale dei moduli

Il percorso è costituito da sette moduli a cui occorre aggiungere un modulo diretto all’assunzione di competenze particolari nel linguaggio dei ciechi e dei sordi.

Ogni modulo presenta i contenuti che dovranno essere oggetto di apprendimento, le competenze che dovranno essere acquisite, verificate e certificate al termine delle attività d’aula, di ricerca e studio individuali, del tirocinio condotto sul campo con l’aiuto di un insegnante esperto. […].

  1. Il primo modulo, che ha per titolo conoscenze propedeutiche, ha lo scopo di introdurre il corsista nel mondo delle diversità con particolare attenzione all’universo delle disabilità: identificazione dei problemi, gestione mirata delle informazioni e le norme di base, prima impostazione dell’insegnamento-apprendimento in una situazione classe caratterizzata dalle diversità.
  2. Il secondo modulo, che ha per titolo conoscere l’alunno in situazione di handicap, conduce il corsista nel mondo delle disabilità: leggere una diagnosi funzionale alla luce dei principali quadri clinici, compiere un’osservazione mirata, costruire un profilo dinamico funzionale, individuare i bisogni formativi specifici dell’allievo handicappato, leggere e costruire storie personali, ipotesi di sviluppo e saper utilizzare le competenze dell’allievo handicappato della classe per la costruzione di un P.E.I. anche in rapporto alle discipline.
  3. Il terzo modulo, che ha per titolo creare ambienti di apprendimento e comunità di relazioni, ha lo scopo di introdurre tutti i docenti alle modalità di conduzione e gestione di una classe in grado di utilizzare le tecniche della comunicazione, dell’interazione tra gli allievi, del lavoro di gruppo, cioè quel contesto che fa della classe scolastica un ambiente educativo di apprendimento cooperativo.
  4. Il quarto modulo, che ha per titolo utilizzare strategie didattiche integrate, è in stretta connessione con il precedente, di cui costituisce di fatto un approfondimento sul piano più squisitamente tecnico-pratico: l’individualizzazione dei percorsi, l’apprendimento in reciprocità, i tempi, gli spazi, le risorse, la costruzione del progetto di vita, i percorsi differenziati per il passaggio dalla scuola al lavoro…
     

    A questo punto termina il percorso rivolto a tutti, sia agli insegnanti curricolari sia a quelli che acquisiranno una specializzazione in senso stretto.

    I moduli che seguono sono rivolti essenzialmente a questi ultimi, in quanto presentano modalità di lavoro, tecniche, strumentazioni, tecnologie moderne/multimediali e metodologie tipiche della pedagogia speciale.
     

  5. Il quinto modulo, intitolato utilizzare metodologie, metodi e materiali specifici, conduce il corsista alla conoscenza e all’uso diretto in situazione delle tecniche e delle strumentazioni oggi esistenti.
    Questo modulo potrebbe aprirsi all’acquisizione delle conoscenze oggi accessibili e alle tecniche di uso delle forme di comunicazione e di linguaggio che appartengono al mondo dei ciechi e dei sordi. A questo scopo occorre individuare un pacchetto d’ore necessario per garantire un serio apprendimento o una congruente competenza pratica in situazione.
  6. Il sesto modulo, intitolato accompagnare nel progetto di vita, espande e trasforma il P.E.I. nel progetto di vita successivo alla scuola: il mondo del lavoro, l’obbligo formativo, il mondo amicale e del tempo libero…
  7. Il settimo modulo, che ha per titolo relazionarsi con i colleghi, il personale, gli operatori e la famiglia, offre al corsista metodi e tecniche che lo mettano in grado di affrontare il rapporto con gli altri, di collaborare, trovare un proprio spazio di competenza all’interno delle tante figure di aiuto (psicologi, sociologi, educatori, animatori, infermieri, riabilitatori, ecc.) che intervengono nelle situazioni difficili.
Ogni modulo si conclude con la valutazione che certifica le competenze acquisite e che costituisce un credito spendibile per inserirsi nel percorso di specializzazione in senso proprio.