Davide
(1978-ogni Sabato sera)
Ho 22 anni, vivo e muoio regolarmente ogni settimana, studio
ingegneria biomedica a Milano anche se vivo in uno sperduto paese della pianura padana.
Dopo aver conosciuto la differenza tra maschio e femmina all'asilo guardando le mie
amiche mentre pisciavano, iniziai a capire la superiorita' dell'uomo rispetto alla donna
visto che queste ultime non riuscivano a fare la firma (ovviamente con la pipi') sulla
terra.
Per questo, iniziai a fare karate e nel giro di pochi anni, bruciando le tappe,
diventai cintura marrone, e a malincuore dovetti lasciare questo sport perche' iniziai a
capire che se continuavo a fare karate, di ragazze non ne avrei viste molte.
Cosi' mi iscrissi a pallavolo. Va bene che qui le ragazze abbondavano ma mi sarebbe
piaciuto almeno una volta giocare, e quindi visto il mio ruolo di centro panchina perenne,
decisi di smettere con lo sport.
Poco dopo iniziai il liceo scientifico, e qui ho iniziato a sputare quel sangue che
nel karate non avevo mai sputato. Dopo le prime avversita' decisi di impegnarmi (ultimo
semestre dell'ultimo anno), e cosi' mi diplomai con 60/60. Qui
ho conosciuto gran parte dei miei amici.
Con loro ho passato molteplici avventure, fatto infinite figure di m..., e bevuto
molto succo d'uva...
Gran parte di loro si definiscono astemi (vero... Stefano?) ma quando si trovano di
fronte ad una bottiglia di ottimo vino dei Colli Piacentini si trasformano, diventando
improvvisamente disidratati.
Ora che vado all' universita', ho conosciuto ancora piu' gente, e mi sono trovato
subito bene con loro.
Ovviamente si studia, ma non siamo il classico gruppo di studenti silenziosi e
composti in aula. Se passa una bella ragazza, noi siamo i primi a fischiare o ad
applaudire incitando anche i compagni con cartelli che puntualmente un mio amico
(...Paolo) espone.
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