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Sfide.

Le Sfide del 2016


La prima sfida, già archiviata, è stata affrontata e superata una sera di metà gennaio. Era una partita fondamentale, c’era in gioco la sopravvivenza della società. Abbiamo rischiato la disgregazione per motivi non dipendenti da noi,  ereditati dall’anno scorso, figli di una vecchia gestione politica un po’ superficiale, e di una nuova gestione troppo “ligia” alle regole. Tanto puntigliosa nel pretenderne il rispetto,  da lasciarmi la netta convinzione che sia stata una “ripicca” intenzionale verso una persona, piuttosto che una reale necessità di osservare rigorosamente la corretta procedura. La discussione interna è stata aspra con toni molto accesi, tanto che solo con grande difficoltà sono riuscito a gestire il confronto,  sino a giungere insieme ad una soluzione accettabile. “Accettabile”, perché il boccone è stato parecchio amaro, ma  meglio spendere qualche nostro soldino per la comunità, per mantenere viva la tradizione della “Gioeubia”, e continuare per la nostra strada, piuttosto che dividerci per problemi creati da soggetti esterni al nostro gruppo.
L’altra sfida che ci aspetta al varco è la capacità di andare avanti nonostante l’invecchiamento generale. Abbiamo raggiunto il momento in cui i “motori” instancabili di tante attività cominciano a risentire del peso degli anni. Una generale riflessione ha prodotto la consapevolezza che sarà necessario rinunciare alla realizzazione e alla collaborazione ad alcune attività che fino a ieri erano un nostro vanto. Ma la voglia di stare insieme e l’entusiasmo c’è ancora, quindi ci concentreremo sulle manifestazioni che più ci danno soddisfazione: gli incontri con i ragazzi. L’unico sforzo importante, ma ricco di compiacimento, a cui non abbiamo voluto rinunciare, è la nostra Festa dei Pescatori già programmata per il primo weekend di luglio.
La terza sfida che non riguarda solo la nostra piccola società, ma tutto il mondo della pesca è quella della tutela delle nostre acque. Tutela a 360° contro tutti gli attacchi che ci privano ogni giorno, sempre di più del nostro bene più prezioso. Dobbiamo riuscire a non rassegnarci  agli eventi sempre più  negativi che colpiscono i nostri fiumi, laghi, canali: mancanza di acqua, non rispetto del Deflusso Minimo Vitale dei fiumi (vedi problema Ticino), inquinamenti , cormorani,  bracconieri. Se volgiamo passare il testimone alle future generazioni dobbiamo cercare di mantenere e, se possibile, riportare ad un livello accettabile i nostri fiumi e laghi. I ragazzi si “accontentano” con quello che possiamo offrirgli perché vivono questo presente. Ma chi come me, ha avuto la gioia di pescare i temoli del Ticino a Turbigo, Cuggiono, Vigevano, vorrebbe riportare i ragazzi a poter sfidare quei pesci stupendi. Sono consapevole che purtroppo non sarà più possibile riavere “quel Ticino” ma dobbiamo impegnarci perché basta poco per permettere alla natura di rigenerarsi, il nostro fiume Olona con i suoi splendidi pesci ce lo dimostra.
Insieme abbiamo affrontato, e nella maggior parte dei casi, brillantemente superato le difficoltà che man mano sono capitate sul nostro cammino, con lo stesso spirito dobbiamo guardare fiduciosi verso il domani.
25 febbraio 2016                                                                            Il vostro Pres.