Solegemello-il sito TORNA
"Nuvole contro la guerra"
parte 1

Questa pagina si apre con una poesia e verrà riempita CON TESTI DI CANZONI FAMOSE O POESIE DEDICATE ALLA PACE E AL RIFIUTO DELLA GUERRA (SPECIE SE ASSURDA E PRETESTUOSA COME QUELLA IMMINENTE!!) AIUTATEMI A SCOVARNE IL PIU' POSSIBILE IL RISULTATO SARA' QUI PUBBLICATO. OPPURE INVIAMI UN TUO COMPONIMENTO ORIGINALE. (SCRIVETEMI!).

Contro il rumore assordante delle armi che si preparano a sparare non possiamo fare nulla, solo coprire frastuono con la musica.
Che queste parole siano come NUVOLE di pace nel cielo della guerra. (STEFANO, 28/12/2002)

vai a "NUVOLE" PARTE 2

Uomini che frantumano foglie secche

Fermati e guarda
l'odioso frastuono di anime in viaggio
il peso dolente delle nostre coscienze
Ho compassione anche di te fratello mio
ho voglia anch' io di urlare forte questa malinconia Un giorno mi ritrovo
con il viso nell'erba
le mie mani si immergono nella terra
il cielo, i fiumi, l'azzurro d'oceano
frantumano il mio corpo mortale
sento odore di terra sento un'aria leggera
Noi tutti ad occhi chiusi nell'erba
uomini che frantumano foglie secche
e lasciano scivolare via la polvere
Noi poveri spettri in cerca di paradiso
gente senza terra
senza nè chiesa nè bandiera
Ecco il tempo nuovo !
vedo anime senza riflesso
vedo occhi smarriti e mani scheletriche
vedo la tua fame e la tua vecchiezza
vedo la violenza di fiori recisi , di campi insanguinati
Vedo...

di Fabrizio Lasperanza


LINKS UTLI:

CANZONI CONTRO LA GUERRA http://www.bibliolab.it/materiali_dida/mat_forum/gmat14.htm#

 
 "La musica de L'altra Italia", all'indirizzo http://utenti.lycos.it/laltraitalia/, dedicato alla musica popolare italiana e alla canzone di protesta e di lotta italiana e internazionale, in cui si possono trovare, tra l'altro, centinaia di discografie e circa 2500 testi (tra cui una sezione dedicata ai canti popolari contro la guerra).


VISITA LA GALLERIA FOTOGRAFICA
Giornata mondiale contro la guerra
15 Febbraio 2003 le foto di  Roma

Pubblico qui sotto l'email e la canzone  inviatami da  Ivano Caldelli di Verona...

Si dice che quando i cannoni tuonano le arti muoiono. E' per questo che in momenti come questo gli artisti, grandi o piccoli che siano, devono far sentire ancora più alta la loro voce. Anch'io, che faccio parte dei piccolissimi, mi unisco decisamente al coro di dissenso contro questa guerra imminente e assurda (come lo è stata qualsiasi altra) inviando una mia canzone.
Mi scuso se la lista dei 'cattivi' è così esigua ma, altrimenti, la canzone sarebbe durata troppo tempo (due o tre settimane, forse?)  e, d'altra parte, della maggior parte di questi Signori della Guerra non si conosce il nome in quanto o agiscono nell'ombra nei loro palazzi del potere o sono degli anonimi Kamikaze. Quelli elencati (ben più famosi) sono di tre religioni diverse (le tre principali religioni monoteistiche), ma fanno quello che le loro stesse religioni non hanno mai detto di fare, cioè ordinare l'uccisione di civili innocenti, spinti dall'odio o dall'interesse politico ed economico. Che il loro Dio li perdoni, e perdoni tutti noi.


Sotto questo cielo blu
Hey soldato, dove stai andando
col fucile stretto nella mano?
Non doveva esser finita ogni guerra
sopra questa martoriata terra?
mentre il sangue è sparso ancora
ed il suolo trema sempre di più
sotto questo cielo blu
sotto questo cielo blu
Sopra i fiumi di Babilonia
o sui monti dell'Afghanistan
Qui, il mercato presenta il suo conto
Là, risorge il sogno americano
mentre un mondo sovrappeso
guarda il freddo schermo della TV
sotto questo cielo blu
sotto questo cielo blu
Bin Laden, Bush, Sharon, Hussein
Signori di guerra, falchi nel ciel
voi ci oscurate il sole
spostatevi più in là!
Se odio, l'odio chiamerà
il mondo intero sommergerà
dovunque andremo Morte arriverà
E di Giosuè tutte le trombe
questa volta non ci basteranno
per ogni muro che abbiamo abbattuto
altri cento ne risorgeranno.
Guarda! il Diavolo se la ride....
Ci ha fottuto un altra volta di più
sotto questo cielo blu
sotto questo cielo blu

Ivano Caldelli

Verona
 



IMAGINE John Lennon

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living fot today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us

And the world will live as one.

IMMAGINA

Immagina che non ci sia il paradiso
E' facile se ci provi
Niente piu' inferno
Sopra di noi soltanto il cielo
Immagina che tutte le persone
Vivano per l'oggi...
Immagina che non ci siano nazioni
Non è difficile
Niente piu' uccidere o morire per
E neanche religione
Imagina che tutte le persone
Vivano in pace...
Tu potrai dire che io sia un sognatore
Ma non sono l'unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
E il mondo sarà uno solo
Immagina che non ci siano ricchezze
Provaci se puoi
Nessuna avidità nè fame
Una comunità di uomini
Immagina che tutte le persone
Si spartiscano il mondo...
Tu potrai dire che io sia un sognatore
Ma non sono l'unico
Spero che un giorno ti unirai a noi

E che il mondo sarà uno solo.

 

LA GUERRA DI PIERO
Fabrizio de André

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.  

Fiume Sand Creek
(F. De Andrè/Bubola)

Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent’anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent’anni
figlio d’un temporale
c’è un dollaro d’argento sul fondo del Sand Creek

I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
e quella musica distante diventò sempre piu forte
chiusi gli occhi per tre volte
mi ritrovai ancora lì
chiesi a mio nonno se era un sogno
mio nonno disse sì
a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek

Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
il lampo in un orecchio nell’altro il paradiso
le lacrime più piccole
le lacrime più grosse
quando l’albero della neve
fiorì di stelle rosse
ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
c’erano solo cani e fumo e tende capovolte
tirai una freccia in cielo
per farlo sanguiare
tirai una freccia al vento
per farlo sanguinare
la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek

Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura
sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
fu un generale di vent’anni
occhi turchini e giacca uguale
fu un generale di vent’anni
figlio d’un temporale
ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.



Stella

(Antonello Venditti)

Stella che cammini, nello spazio senza fine
fermati un istante solo un attimo,
ascolta i nostri cuori caduti in questo mondo
siamo in tanti ad aspettare
donaci la pace ai nostri simili
pane fresco da mangiare
proteggi i nostri sogni veri dalla vita quotidiana
e salvali dell'odio e dal dolore
noi che siamo sempre soli nel buio della notte
occhi azzurri per vedere.
Questo amore grande, grande, grande
questo cielo si rischiara in un istante
non andare via, non ci abbandonare
stella, stella mia resta sempre nel mio cuore.
Proteggi i nostri figli puri nella vita quotidiana
e salvali dall'odio e dal potere
come il primo giorno come nella fantasia
occhi azzurri per vedere.
Grande, grande, grande
questo cielo si rischiara in un istante
non andare via, lasciati cadere,
stella, stella mia resta sempre nel mio cuore.



Ta-pum

Venti giorni sull'Ortigara/
senza cambio per dismontà/
Ta-pum, ta-pum ...
Con la testa pien de peoci/
senza rancio da consumà/
Ta-pum, ta-pum ...
Quando noi siam scesi al piano/
battaglione non ha più soldà/
Ta-pum, ta-pum...
Battaglione di tutti morti/
a Milano quanti imboscà!
Ta-pum, ta-pum ...
Dietro il ponte c'è un cimitero/
cimitero di noi soldà/
Ta-pum, ta-pum ...
Quando sei dietro quel muretto/
soldatino non puoi più parlà
Ta-pum, ta-pum ...
Cimitero di noi soldati/
forse un giorno ti vengo a trovà
Ta-pum, ta-pum ... ".

 tratta da CANZONI CONTRO   LA GUERRA :http://www.bibliolab.it/materiali
_dida/mat_forum/gmat14.htm#


In questo mondo che non puoi capire

Antonello Venditti
 
 
In questo mondo che non puoi capire
ci sono maschere che non puoi vedere
ci sono sintomi di gloria
incubi e inganni della gioia
Esodi e Fughe dalla vita
su mari neri e questa strada
musica e suoni dalla terra
e la tua pelle è sempre quella
sempre quella oh oh oh oh ...
sempre quella oh oh oh oh
Angeli bianchi angeli neri
la notte è fatta di sederi
tracce d'inferno e paradiso
schegge di luce sul tuo viso
sul tuo viso
Sia benedetto il mondo
sia benedetto in te
c'è un bene più profondo
nascosto dentro me dentro te
Tu non conosci il mondo
tu non conosci me
c'é un bene più profondo
nascosto dentro me dentro te
In questo mondo che non puoi capire
ci sono maschere che non vuoi vedere
ci sono sintomi di gloria
incubi e inganni della storia
Esodi e Fughe per la vita
su mari neri battelli per la strada
musiche e suoni dalla terra
e la tua pelle si ribella
sempre quella ... sempre guerra
sempre quella ... sempre guerra
Sia benedetto questo mondo
sia benedetto questo incontro
sia benedetta questa vita
che molti pensano sia infinita
Ma Forse ancora non è cominciata
aldilà e di qua della barricata
ci sono mari che non si possono toccare
ci sono lingue che non si possono capire
Tu non conosci il mondo
tu non conosci me
c'è un bene più proFondo
nascosto dentro me dentro te
Sia benedetto questo mondo
sia benedetto questo incontro
sia benedetta questa vita
che molti pensano sia infinita
 

La ballata dell'eroe

Fabrizio de André

Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle
e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinsero a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d'un altro eroe alla memoria
era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle
ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria.

GENERALE

Francesco De Gregori

Generale dietro la collina
ci sta la notte crucca ed assassina
e in mezzo al prato c'è una contadina
curva sul tramonto sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa più fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza più pensare
che la guerra è bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore
dalle infermiere.
Generale la guerra è finita
il nemico è scappato, è vinto, è battuto
dietro la collina non c'è più nessuno
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono e a dormire non
ci vogliono andare.
Generale queste cinque stelle
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dentro al rumore
di questo treno
che è mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno
tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa,
è quasi amore.

Francesco De Gregori(terra di nessuno 1987)
Pilota di guerra

Non per entrare nel merito del motore,
ogni motore ha una musica e io la so.
Così per sempre nel vento la farò cantare,
per questa mia povera terra da sud a nord.
E quanto è solo un uomo lo sa solo Dio,
mentre volo sopra le ferite della città.
E come un grande amore gli dico addio,
e come è solo un uomo lo so solo io.
Oltre le nuvole, oltre le nuvole,
o se possibile ancora un minuto più in là,
con questa notte ai miei piedi,
più nera e più buia a vederla da qua,
ma un giorno il giorno tornerà.
Così la vita vola sotto le ali,
e passa un'altra notte su questa guerra,
e sulle case degli uomini tutti uguali,
nel grande orfanotrofio della terra.
E a cosa serve un uomo lo so solo io,
che spargo sale sopra le ferite della città.
E come a un grande amore gli dico addio,
e a cosa serve un uomo lo sa solo Dio.
Oltre le nuvole, oltre le nuvole,
o se possibile ancora un minuto più in là,
con questa notte ai miei piedi,
più nera e più buia a vederla da qua,
ma un giorno il giorno tornerà.



Da "Viaggi ed intemperie" 1980, il grande Ivan Graziani canta "Radio Londra", contro tutte le guerre.
E' l'album che contiene la meravigliosa Firenze canzone triste, ma anche la splendida "Dada", tra i primi inni contro la droga. (G.Palombi)

Radio Londra di Ivan Graziani

La trappola ha chiuso i denti sulla zampa di una volpe bianca e sangue sulla neve, il sangue della volpe bianca e tracce sulla neve, le tracce della volpe bianca che fugge su tre zampe nel sole che tramonta. Libertà, Libertà. Mi volto indietro a guardare le case distrutte dal fuoco tronconi di muri anneriti come denti cariati. Oggi è il mio compleanno, un compleanno in questa lurida guerra una data da non ricordare perché ho in braccio un fucile. Libertà, Libertà. Radio Londra, che batte che batte il tamburo Colonnello non sono sicuro se è il mio cuore che batte che batte più forte e forse non si fermerà mai. Radio Londra, continua a picchiare più forte a Roma hanno aperto le porte, il lupo è fuggito è scappato lontano e non lo rivedremo mai più. Continuo a seguire le tracce, le tracce della volpe bianca il vento mi taglia la faccia ma la fame è più forte e poi finalmente la vedo, curva sulle tre zampe trascinare una lepre ancora viva serrata fra i denti e poi vedo anche lui, l’elmetto come un sesso maschile guardare me, la volpe e la lepre, imbracciando un fucile. E tiriamo nello stesso momento, ma non sulla volpe bianca e prima di cadere sulla neve la vediamo fuggire. Libertà, Libertà. Radio Londra, in piazza la gente si abbraccia è un cuore più grande che batte è un cuore più grande che batte, che batte e forse non si fermerà mai. Radio Londra, continua a picchiare il tamburo la guerra è finita, sicuro la guerra è finita, è finita sicuro e forse non ritornerà mai. Radio Londra, Radio Londra...

(non dimenticate Ivan...)
Gianluigi Palombi  glpalombi@tiscali.it


 


Ma che bella giornata di sole
(Antonello Venditti)

Ma che bella giornata di sole
Quanta gente per le strade nuove
Quanti treni alla stazione
Ma per tornare a casa
E la chiamano liberazione
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Dalle finestre aperte
E mio padre vivrà
Solo il sogno di questa terra
Perché quello che ha è ancora guerra.
E mia madre amerà
questo sogno di prigioniero
Perché quello che avrà è il mondo intero.
E' una barca che naviga sulle onde del mare
Questo giorno di libertà
Tu non lasciarlo andare.
Questa terra sarà oggi e sempre nelle tue mani
Questo mondo vivrà nelle tue mani.
Oh, oh, oh…
Ma che bella giornata di sole
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Giù nelle strade


Sotto la pioggia

(Antonello Venditti)

I carri armati a fari spenti nella notte sotto la pioggia
hanno lasciato strane tracce sull'asfalto piene di sabbia.
Il presidente dietro i vetri un po' appannati fuma la pipa
il presidente pensa solo agli operai sotto la pioggia.
Stanno arrivando da lontano
con il futuro nella mano sotto la pioggia
come la notte di Betlemme hanno contato nuove stelle
sotto la pioggia
Dall'altra parte della strada come una statua
si è fermata una colomba manda uno sguardo verso il cielo
che da qui in basso sembra nero, sotto la pioggia
Sotto la pioggia batte forte il cuore
ma la pioggia non ci bagna
e due ragazzi con il loro amore
stan cercando una speranza
sotto la pioggia,stanno scaldandoquella colomba.
E piano piano volerà sulle nazioni e le città, sotto la pioggia,
sopra gli oceani e le bandiere, sopra le grandi ciminiere, sotto la pioggia.
Dall'altra parte della strada l'ultima spada si è spezzata dentro la roccia
sulle mie mani leggo il cielo come un riflesso arcobaleno sotto la pioggia.
Sotto la pioggia batte forte il cuore
ma la pioggia non ci bagna.
I due ragazzi stanno già guardando il sole
e la sera è una speranza
sotto la pioggia,sotto la pioggia,sotto la pioggia
sotto la pioggia ...
sotto la pioggia ... sotto la pioggia ...

Francesco Guccini
Dio è morto
tratte da
 http://www.angelamolteni.it

(…) Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han mascherato con la fede
Nei miti eterni della patria e dell’eroe
Perché è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità
Le fedi fatte di abitudine e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
È un Dio che è morto
Nei campi di sterminio Dio è morto
Coi miti della razza Dio è morto
Con gli odi di partito Dio è morto (…)

Il brano di Guccini (1967) fece scalpore per il suo assunto radicalmente "sovversivo" rispetto ai valori della italica e bigotta società costituita.

tratte da http://www.angelamolteni.it

Francesco Guccini
Noi non ci saremo

  • Vedremo soltanto una sfera di fuoco
    Più grande del sole, più vasto del mondo
    Nemmeno un grido risuonerà (…)

    E catene di monti coperte di neve
    Saranno confine a foreste di abeti
    Mai mano d’uomo le toccherà
    E solo il silenzio come un sudario si stenderà
    Fra il cielo e la terra per mille secoli almeno
    Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo (…)

    E il vento d’estate che viene dal mare
    Intonerà un canto fra mille rovine
    Fra le macerie delle città
    Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà
    Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo,
    Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo (…)

  • La canzone è inclusa nel primo album di Francesco Guccini (1966): si tratta di un testo dal puro assunto protestatario in chiave antimilitarista e antinucleare. Non si tratta però della "fine dell’Umanità": nella strofa finale, infatti, la Terra torna a popolarsi, altri mille secoli si apriranno all’orizzonte, il pessimismo storico essendo infine superato dall’ottimistica fiducia di fondo nelle risorse della Natura e dell’Uomo.
    tratte da 
    http://www.angelamolteni.it


    C'era un ragazzo che come me
    amava i Beatles e i Rolling Stones

    Gianni Morandi

    Migliacci - Lusini

    (1966)

    C'era un ragazzo
    che come me amava i Beatles
    e i Rolling Stones
    girava il mondo, veniva da
    gli Stati Uniti d'America.
    Non era bello
    ma accanto a sé aveva mille donne se
    cantava "Help" e "Ticket to ride"
    o "Lady Jane" o "Yesterday".
    Cantava "Viva la libertà" ma
    ricevette una lettera,
    la sua chitarra mi regalò
    fu richiamato in America.
    Stop! coi Rolling Stones!
    Stop! coi Beatles. Stop!
    Gli han detto vai nel Vietnam
    e spara ai Vietcong...
    Ta ta ta ta ta...
    C'era un ragazzo
    che come me amava i Beatles
    e i Rolling Stones
    girava il mondo, ma poi finì
    a far la guerra nel Vietnam.
    Capelli lunghi non porta più,
    non suona la chitarra ma
    uno strumento che sempre dà
    la stessa nota ratatata.
    Non ha più amici, non ha più fans,
    vede la gente cadere giù:
    nel suo paese non tornerà
    adesso è morto nel Vietnam.
    Stop! coi Rolling Stones!
    Stop! coi Beatles. Stop!
    Nel petto un cuore più non ha
    ma due medaglie o tre...
    Ta ta ta ta ta...

    Altri interpreti: Mauro Lusini - Joan Baez


    GIROTONDO

    Fabrizio De Andrè

    Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
    se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
    sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
    sul mare e sulla terra chi ci salverà?
    Ci salverà il soldato che non la vorrà
    ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà
    La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero
    la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà
    ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
    ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà
    Buon Dio è già scappato, dove non si sa
    buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà
    L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera
    l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà
    se getterà la bomba, Marcondiro'ndero
    se getterà la bomba chi ci salverà?
    Ci salva l'aviatore che non lo farà
    ci salva l'aviatore che la bomba non getterà
    La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero
    la bomba è già caduta, chi la prenderà?
    la prenderanno tutti, Marcondiro'ndera
    siam belli o siam brutti, Marcondiro'ndà
    Siam grandi o siam piccini li distruggerà
    siam furbi o siam cretini li fulminerà
    Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera
    ci sono troppe buche, chi le riempirà?
    non potremo più giocare al Marcondiro'ndera
    non potremo più giocare al Marcondiro'ndà
    E voi a divertirvi andate un po' più in là
    andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà
    La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera
    la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
    Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
    i boschi e le stagioni con i mille colori
    Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più
    viventi siam rimasti noi e nulla più
    La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera
    ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà
    abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera
    giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà..


    Jodi e la scimmietta

    (Antonello Venditti)

    Jodi era una ragazzino
    Jodi e la sua scimmieta
    abbandonato al suo destino
    nella terra, nella terra maledetta
    un giorno vide il presidente
    la sua stella d'oro sopra il petto
    e lui capì che lo doveva uccidere
    per ridare alla scimmietta un nuovo modo di vivere
    e la scimmietta caricò il fucile
    il fucile di suo padre morto in prigione
    e Jodi serio continuava a ridere
    e dal fucile nacque una canzone
    lei cantava:
    "ullalla..."
    E la storia comincia proprio qui
    la puoi leggere nel cielo
    quando il sole sorge un uomo muore
    lei canta:
    "Jodi ha ammazato il presidente
    solo con una buccia di banana
    Jodi ha ammazzato il presidente scivolato sulla fantasia
    e gli ha rubato la bandiera
    la sua stella d'oro sopra il petto
    e Jodi é soltanto un ragazzino
    allevato dalla sua scimmietta
    e poi... e poi ha aperto la finestra
    la finestra sulla piazza antica
    ha tirato fuori i tesori e i ricordi
    rubati al cuore della gente
    Jodi ha costruito la speranza
    la speranza marcita all'ombra di un cortile
    ai suoi compagni l'avventura
    di una vita destinata a vivere".
    E la storia comincia proprio qui
    la puoi leggere nel cielo
    quando il sole sorge un uomo muore
    lei canta:
    "ullalla..."


    Il disertore
    (or. Le deserteur testo di Boris Vian -
    musica di Boris Vian e Harold

    Berg, 1956)


    In piena facoltà
    egregio presidente
    le scrivo la presente
    che spero leggerà

    la cartolina qui
    mi dice terra terra
    di andare a far la guerra
    quest'altro Lunedì

    ma io non sono qui
    egregio presidente
    per ammazzar la gente
    più o meno come me

    io non ce l'ho con lei
    sia detto per inciso
    ma sento che ho deciso
    e che diserterò
    ho avuto solo guai
    da quando sono nato
    e i figli che ho allevato
    han pianto insieme a me

    mia mamma e mio papà
    ormai son sotto terra
    e a loro della guerra
    non gliene fregherà

    quand'ero in prigionia
    qualcuno mi ha rubato
    mia moglie, il mio passato
    la mia migliore età

    domani mi alzerò
    e chiuderò la porta
    sulla stagione morta
    e mi incamminerò

    vivrò di carità
    sulle strade di Spagna,
    di Francia e di Bretagna
    e a tutti griderò

    di non partire più
    e di non obbedire
    per andare a morire
    per non importa chi

    per cui se servirà
    del sangue ad ogni costo
    andate a dare il vostro
    se vi divertirà

    e dica pure ai suoi
    se vengono a cercarmi
    che possono spararmi
    io armi non ne ho

    Traduzione italiana G. Calabrese

     


    Joni Mitchell

     Album  Clouds  titolo "THE FIDDLE AND THE DRUM"

     "Che tempo è questo/per scambiare la stretta di mano con il pugno?/E così ancora una volta/Oh America, amica mia, /e così ancora una volta/stai lottando contro tutti noi/
    e quando ti chiediamo perché/ alzi le tue bacchette e urli e noi a terra
    siamo arrivati tutti al punto di temere il colpo del tuo tamburo"
    .

     And so once again
    My dear Johnny my dear friend
    And so once again you are fightin' us all
    And when I ask you why
    You raise your sticks and cry, and I fall
    Oh, my friend
    How did you come
    To trade the fiddle for the drum

    You say I have turned
    Like the enemies you've earned
    But I can remember
    All the good things you are
    And so I ask you please
    Can I help you find the peace and the star
    Oh, my friend
    What time is this
    To trade the handshake for the fist

    And so once again
    Oh, America my friend
    And so once again
    You are fighting us all
    And when we ask you why
    You raise your sticks and cry and we fall
    Oh, my friend
    How did you come
    To trade the fiddle for the drum

    You say we have turned
    Like the enemies you've earned
    But we can remember
    All the good things you are
    And so we ask you please
    Can we help you find the peace and the star
    Oh my friend
    We have all come
    To fear the beating of your drum

    Joni Mitchell

    Album Ladies Of The Canyon titolo "WOODSTOCK"

    ("…e mi sento come un ingranaggio in una ruota che gira/bè, forse è solo la stagione dell’anno/o forse la stagione della vita/non so chi sono…E sognai di vedere bombardieri/in cielo con i loro cannoni/tramutarsi in farfalle/sopra la nostra nazione")

     I came upon a child of God
    He was walking along the road
    And I asked him, where are you going
    And this he told me
    I'm going on down to Yasgur's farm
    I'm going to join in a rock 'n' roll band
    I'm going to camp out on the land
    I'm going to try an' get my soul free
    We are stardust
    We are golden
    And we've got to get ourselves
    Back to the garden

    Then can I walk beside you
    I have come here to lose the smog
    And I feel to be a cog in something turning
    Well maybe it is just the time of year
    Or maybe it's the time of man
    I don't know who l am
    But you know life is for learning
    We are stardust
    We are golden
    And we've got to get ourselves
    Back to the garden

    By the time we got to Woodstock
    We were half a million strong
    And everywhere there was song and celebration
    And I dreamed I saw the bombers
    Riding shotgun in the sky
    And they were turning into butterflies
    Above our nation
    We are stardust
    Billion year old carbon
    We are golden
    Caught in the devil's bargain
    And we've got to get ourselves
    Back to the garden

     



    Blowin’ in the wind Bob Dylan

    How many roads

    Must a man walk down

    Before you call him a man?

    How may seas

    Must a white dove sail

    Before she sleeps in the sand?

    Yes, how many times

    Must the cannon balls fly

    Before they’re forever banned?

    The answer my friend

    Is blowin’ in the wind

    The answer is blowin’ in the wind

    Yes, how many years

    Can a mountain exist

    Before it’s washed to the sea?

    Yes, how may years

    Can some people exist

    Before they’re allowed to be free?

    Yes, how many times

    Can a man turn his head

    Pretending he just doesn’t see?

    The answer my friend

    Is blowin’ in the wind

    The answer is blowin’ in the wind

    Yes, how many times

    Must a man look up

    Before he can see the sky?

    Yes, how many ears

    Must one man have

    Before he can hear people cry?

    Yes, how many deaths

    Will it take till he knows

    That too many people have died?

    The answer my friend

    Is blowin’ in the wind

    The answer is blowin’ in the wind




    Quante strade

    Deve percorrere un uomo

    Prima che si possa definire uomo?

    Quanti mari

    Deve navigare un gabbiano

    Prima che dorma nella sabbia?

    E quante volte

    Devono volare le palle di cannone

    Prima che siano per sempre vietate?

    La risposta, amico mio

    Sta soffiando nel vento

    La risposta sta soffiando nel vento

    E per quanti anni

    Può esistere una montagna

    Prima che sia bagnata dal mare?

    E per quanti anni

    Devono esistere alcune persone

    Perché li sia permesso di essere liberi?

    E quante volte

    Può voltare la testa un uomo

    Facendo finta che non vede?

    La risposta, amico mio

    Sta soffiando nel vento

    La risposta sta soffiando nel vento

    E quante volte

    Deve guardare in alto un uomo

    Perché riesca a vedere il cielo?

    E quante orecchie

    Deve avere un uomo

    Per sentire le persone che piangono?

    E quante morti

    Ci vorranno perché lui sappia

    Che sono morte troppe persone?

    La risposta, amico mio

    Sta soffiando nel vento

    La risposta sta soffiando nel vento

     

    Bruce Springsteen

    BORN IN THE U.S.A.

    NATO NEGLI U.S.A.

    Born down in a dead man's town Nato in una città di morti
    The first kick I took was when I hit the Il primo calcio che ho preso è stato quando ho toccato
    ground terra
    You end up like a dog that's been beat too Finisci come un cane che è stato malmenato troppo
    much a lungo
    Till you spend half your life just covering Fino a che non passi metà della tua vita a cercare un
    up rifugio
       
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
       
    Got in ta little hometown jam so they put a Una volta mi sono messo in un piccolo guaio dalle mie parti
    rifle in my hand così mi hanno messo un fucile in mano
    Sent me pff to a foreign land to go aand kill E mi hanno mandato in una terra straniera a uccidere
    the yellow man i gialli
       
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
       
    Come back home to the refinery Sono tornato a casa alla raffineria
    Hiring man say " son if it was up to me " Ma il datore di lavoro ha detto: " Figliolo se dipendesse da me... "
    Went down to see my V.A. man Sono andato a parlare con un uomo del V.A.
    He said " son don't you understand now " Mi ha detto: " Figliolo, non capisci adesso? "
       
    Had a brother at Khe Sahn fighting off Avevo un fratello a Khe Sahn combatteva contro
    the Viet Cong i Viet Cong
    They're still there he's all gone Loro sono ancora là lui se n'è andato per sempre
    He had a woman he loved in Saigon Aveva una donna di cui era innamorato a Saigon
    I got a picture of him in her arms now Mi è rimasta una foto di lui tra le sue braccia
       
    Down in the shadow of the penitentiary Giù nell'ombra del penitenziario
    Out by the gas fires of the refinery Fuori tra i bagliori della raffineria
    I'm ten years burning down the road Sono dieci anni che brucio per la strada
    Nowhere to run ain't got nowhere to go Nessun posto dove correre, non ho nessun posto dove andare
       
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    I was born in the U.S.A. Sono nato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    I'm a long gone Daddy inthe U.S.A. Sono un paparino collaudato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    Born in the U.S.A. Nato negli U.S.A.
    I'm a cool rocking in the U.S.A. Sono un paparino che si barcamena negli U.S.A.


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