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"Nuvole contro la guerra" parte 1
Contro il rumore assordante
delle armi che si preparano a sparare non possiamo fare nulla, solo
coprire frastuono con la musica.
Che queste parole siano come NUVOLE di pace nel cielo della
guerra. (STEFANO, 28/12/2002)
Uomini che frantumano foglie secche Fermati
e guarda di Fabrizio Lasperanza |
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UTLI: CANZONI CONTRO LA GUERRA http://www.bibliolab.it/materiali_dida/mat_forum/gmat14.htm# http://canzonicontrolaguerra.cjb.net
http://utenti.lycos.it/Guctrad/alamanno.html http://canzonicontrolaguerra.cjb.net http://paroledipace.altervista.org "La musica de L'altra Italia", all'indirizzo
http://utenti.lycos.it/laltraitalia/,
dedicato alla musica popolare italiana e alla canzone di protesta e di lotta
italiana e internazionale, in cui si possono trovare, tra l'altro, centinaia
di discografie e circa 2500 testi (tra cui una sezione dedicata ai canti
popolari contro la guerra).
Si dice che quando i cannoni tuonano le arti muoiono. E' per questo che in momenti come questo gli artisti, grandi o piccoli che siano, devono far sentire ancora più alta la loro voce. Anch'io, che faccio parte dei piccolissimi, mi unisco decisamente al coro di dissenso contro questa guerra imminente e assurda (come lo è stata qualsiasi altra) inviando una mia canzone. Mi scuso se la lista dei 'cattivi' è così esigua ma, altrimenti, la canzone sarebbe durata troppo tempo (due o tre settimane, forse?) e, d'altra parte, della maggior parte di questi Signori della Guerra non si conosce il nome in quanto o agiscono nell'ombra nei loro palazzi del potere o sono degli anonimi Kamikaze. Quelli elencati (ben più famosi) sono di tre religioni diverse (le tre principali religioni monoteistiche), ma fanno quello che le loro stesse religioni non hanno mai detto di fare, cioè ordinare l'uccisione di civili innocenti, spinti dall'odio o dall'interesse politico ed economico. Che il loro Dio li perdoni, e perdoni tutti noi. Sotto questo cielo blu
Hey soldato, dove stai andando col fucile stretto nella mano? Non doveva esser finita ogni guerra sopra questa martoriata terra? mentre il sangue è sparso ancora ed il suolo trema sempre di più sotto questo cielo blu sotto questo cielo blu Sopra i fiumi di Babilonia o sui monti dell'Afghanistan Qui, il mercato presenta il suo conto Là, risorge il sogno americano mentre un mondo sovrappeso guarda il freddo schermo della TV sotto questo cielo blu sotto questo cielo blu Bin Laden, Bush, Sharon, Hussein Signori di guerra, falchi nel ciel voi ci oscurate il sole spostatevi più in là! Se odio, l'odio chiamerà il mondo intero sommergerà dovunque andremo Morte arriverà E di Giosuè tutte le trombe questa volta non ci basteranno per ogni muro che abbiamo abbattuto altri cento ne risorgeranno. Guarda! il Diavolo se la ride.... Ci ha fottuto un altra volta di più sotto questo cielo blu
sotto questo cielo blu Ivano Caldelli Verona |
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LA GUERRA DI
PIERO Dormi
sepolto in un campo di grano Fiume Sand Creek Si son presi il nostro cuore sotto una coperta
scura
Stella che cammini, nello spazio
senza fine Ta-pum Venti giorni
sull'Ortigara/ tratta da CANZONI CONTRO LA GUERRA
:http://www.bibliolab.it/materiali In questo mondo che non puoi capire Antonello Venditti In questo mondo che non puoi capire ci sono maschere che non puoi vedere ci sono sintomi di gloria incubi e inganni della gioia Esodi e Fughe dalla vita su mari neri e questa strada musica e suoni dalla terra e la tua pelle è sempre quella sempre quella oh oh oh oh ... sempre quella oh oh oh oh Angeli bianchi angeli neri la notte è fatta di sederi tracce d'inferno e paradiso schegge di luce sul tuo viso sul tuo viso Sia benedetto il mondo sia benedetto in te c'è un bene più profondo nascosto dentro me dentro te Tu non conosci il mondo tu non conosci me c'é un bene più profondo nascosto dentro me dentro te In questo mondo che non puoi capire ci sono maschere che non vuoi vedere ci sono sintomi di gloria incubi e inganni della storia Esodi e Fughe per la vita su mari neri battelli per la strada musiche e suoni dalla terra e la tua pelle si ribella sempre quella ... sempre guerra sempre quella ... sempre guerra Sia benedetto questo mondo sia benedetto questo incontro sia benedetta questa vita che molti pensano sia infinita Ma Forse ancora non è cominciata aldilà e di qua della barricata ci sono mari che non si possono toccare ci sono lingue che non si possono capire Tu non conosci il mondo tu non conosci me c'è un bene più proFondo nascosto dentro me dentro te Sia benedetto questo mondo sia benedetto questo incontro sia benedetta questa vita che molti pensano sia infinita |
La ballata dell'eroeFabrizio de AndréEra partito per fare la guerra GENERALE Francesco De Gregori(terra di nessuno 1987) Non per entrare nel merito del motore, Da "Viaggi ed intemperie" 1980, il grande Ivan Graziani canta "Radio Londra", contro tutte le guerre. E' l'album che contiene la meravigliosa Firenze canzone triste, ma anche la splendida "Dada", tra i primi inni contro la droga. (G.Palombi) Radio Londra di Ivan Graziani La trappola ha chiuso i denti sulla zampa di una volpe bianca e sangue sulla neve, il sangue della volpe bianca e tracce sulla neve, le tracce della volpe bianca che fugge su tre zampe nel sole che tramonta. Libertà, Libertà. Mi volto indietro a guardare le case distrutte dal fuoco tronconi di muri anneriti come denti cariati. Oggi è il mio compleanno, un compleanno in questa lurida guerra una data da non ricordare perché ho in braccio un fucile. Libertà, Libertà. Radio Londra, che batte che batte il tamburo Colonnello non sono sicuro se è il mio cuore che batte che batte più forte e forse non si fermerà mai. Radio Londra, continua a picchiare più forte a Roma hanno aperto le porte, il lupo è fuggito è scappato lontano e non lo rivedremo mai più. Continuo a seguire le tracce, le tracce della volpe bianca il vento mi taglia la faccia ma la fame è più forte e poi finalmente la vedo, curva sulle tre zampe trascinare una lepre ancora viva serrata fra i denti e poi vedo anche lui, l’elmetto come un sesso maschile guardare me, la volpe e la lepre, imbracciando un fucile. E tiriamo nello stesso momento, ma non sulla volpe bianca e prima di cadere sulla neve la vediamo fuggire. Libertà, Libertà. Radio Londra, in piazza la gente si abbraccia è un cuore più grande che batte è un cuore più grande che batte, che batte e forse non si fermerà mai. Radio Londra, continua a picchiare il tamburo la guerra è finita, sicuro la guerra è finita, è finita sicuro e forse non ritornerà mai. Radio Londra, Radio Londra... (non dimenticate Ivan...) Gianluigi Palombi glpalombi@tiscali.it
Ma
che bella giornata di sole
Ma che bella giornata di sole
Sotto la pioggia (Antonello Venditti) I carri armati a fari spenti
nella notte sotto la pioggia Francesco
Guccini
Il brano di Guccini (1967) fece scalpore per il suo assunto radicalmente "sovversivo" rispetto ai valori della italica e bigotta società costituita. tratte da http://www.angelamolteni.it Francesco
Guccini
La canzone è inclusa
nel primo album di Francesco Guccini (1966): si tratta di un testo
dal puro assunto protestatario in chiave antimilitarista e
antinucleare. Non si tratta però della "fine dell’Umanità":
nella strofa finale, infatti, la Terra torna a popolarsi, altri
mille secoli si apriranno all’orizzonte, il pessimismo storico
essendo infine superato dall’ottimistica fiducia di fondo
nelle risorse della Natura e dell’Uomo.
C'era un ragazzo che come me
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GIROTONDO
Fabrizio De Andrè Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
Jodi e la scimmietta (Antonello Venditti) Jodi era
una ragazzino |
Joni Mitchell Album Clouds titolo "THE FIDDLE AND THE DRUM" "Che
tempo è questo/per scambiare la stretta di mano con il pugno?/E
così ancora una volta/Oh America, amica mia, /e così
ancora una volta/stai lottando contro tutti noi/ And so once again |
Joni Mitchell Album Ladies Of The Canyon titolo "WOODSTOCK" ("…e mi sento come un ingranaggio in una ruota che gira/bè, forse è solo la stagione dell’anno/o forse la stagione della vita/non so chi sono…E sognai di vedere bombardieri/in cielo con i loro cannoni/tramutarsi in farfalle/sopra la nostra nazione") I came upon a child of God |
Blowin’ in the wind Bob Dylan How many roads Must a man walk down Before you call him a man? How may seas Must a white dove sail Before she sleeps in the sand? Yes, how many times Must the cannon balls fly Before they’re forever banned? The answer my friend Is blowin’ in the wind The answer is blowin’ in the wind Yes, how many years Can a mountain exist Before it’s washed to the sea? Yes, how may years Can some people exist Before they’re allowed to be free? Yes, how many times Can a man turn his head Pretending he just doesn’t see? The answer my friend Is blowin’ in the wind The answer is blowin’ in the wind Yes, how many times Must a man look up Before he can see the sky? Yes, how many ears Must one man have Before he can hear people cry? Yes, how many deaths Will it take till he knows That too many people have died? The answer my friend Is blowin’ in the wind The answer is blowin’ in the wind |
Quante strade Deve percorrere un uomo Prima che si possa definire uomo? Quanti mari Deve navigare un gabbiano Prima che dorma nella sabbia? E quante volte Devono volare le palle di cannone Prima che siano per sempre vietate? La risposta, amico mio Sta soffiando nel vento La risposta sta soffiando nel vento E per quanti anni Può esistere una montagna Prima che sia bagnata dal mare? E per quanti anni Devono esistere alcune persone Perché li sia permesso di essere liberi? E quante volte Può voltare la testa un uomo Facendo finta che non vede? La risposta, amico mio Sta soffiando nel vento La risposta sta soffiando nel vento E quante volte Deve guardare in alto un uomo Perché riesca a vedere il cielo? E quante orecchie Deve avere un uomo Per sentire le persone che piangono? E quante morti Ci vorranno perché lui sappia Che sono morte troppe persone? La risposta, amico mio Sta soffiando nel vento La risposta sta soffiando nel vento |
Bruce SpringsteenBORN IN THE U.S.A. |
NATO NEGLI U.S.A. |
Born down in a dead man's town | Nato in una città di morti |
The first kick I took was when I hit the | Il primo calcio che ho preso è stato quando ho toccato |
ground | terra |
You end up like a dog that's been beat too | Finisci come un cane che è stato malmenato troppo |
much | a lungo |
Till you spend half your life just covering | Fino a che non passi metà della tua vita a cercare un |
up | rifugio |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
Got in ta little hometown jam so they put a | Una volta mi sono messo in un piccolo guaio dalle mie parti |
rifle in my hand | così mi hanno messo un fucile in mano |
Sent me pff to a foreign land to go aand kill | E mi hanno mandato in una terra straniera a uccidere |
the yellow man | i gialli |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
Come back home to the refinery | Sono tornato a casa alla raffineria |
Hiring man say " son if it was up to me " | Ma il datore di lavoro ha detto: " Figliolo se dipendesse da me... " |
Went down to see my V.A. man | Sono andato a parlare con un uomo del V.A. |
He said " son don't you understand now " | Mi ha detto: " Figliolo, non capisci adesso? " |
Had a brother at Khe Sahn fighting off | Avevo un fratello a Khe Sahn combatteva contro |
the Viet Cong | i Viet Cong |
They're still there he's all gone | Loro sono ancora là lui se n'è andato per sempre |
He had a woman he loved in Saigon | Aveva una donna di cui era innamorato a Saigon |
I got a picture of him in her arms now | Mi è rimasta una foto di lui tra le sue braccia |
Down in the shadow of the penitentiary | Giù nell'ombra del penitenziario |
Out by the gas fires of the refinery | Fuori tra i bagliori della raffineria |
I'm ten years burning down the road | Sono dieci anni che brucio per la strada |
Nowhere to run ain't got nowhere to go | Nessun posto dove correre, non ho nessun posto dove andare |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
I was born in the U.S.A. | Sono nato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
I'm a long gone Daddy inthe U.S.A. | Sono un paparino collaudato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
Born in the U.S.A. | Nato negli U.S.A. |
I'm a cool rocking in the U.S.A. | Sono un paparino che si barcamena negli U.S.A. |