La Chiesa di San Martino in Bergeggi

Il percorso storico dei cambiamenti e le opere d'arte conservate

 

Le prime notizie sulla chiesa di Bergeggi ci giungono dalla relazione di Monsignor Nicolò Mascardi che nell'autunno del 1585 si reca in quella località su mandato del Pontefice Sisto V.

L'occasione scaturisce dalle indicazioni emanate dal Concilio di Trento tese ad accertare "direttamente" lo stato delle cose e le condizioni morali in cui versavano le Parrocchie della Diocesi di Savona e Noli.

Il presule trova che "la chiesa è abbastanza ampia, con sette altari, due sepolcri, un pulpito e due acquasantiere". Il reddito è di 18 scudi d'oro che la comunità corrisponde al Parroco, parte dei quali, da proventi di pesca. Col tempo il tempio si degrada tanto che appare non consono alle esigenze dei fedeli residenti ormai accresciuti. Nel 1706 iniziarono, sulla spinta del canonico reggente Giuseppe Gorgoglione, i lavori concernenti l'edificazione di una nuova chiesa dedicata a San Martino di Tours.

Inaugurata il 29 ottobre 1709 l'attuale manufatto venne, in seguito, più volte rimaneggiato (assai disastrato dallo scoppio del Forte di Sant'Elena del 1921) sino a raggiungere lo splendido stato attuale.

La Chiesa è ad una navata absidata con volte a botte. Sei cappelle la ornano all'interno mentre parte del pavimento (sul vano presbiteriale) appare ancora quello originale in struttura di marmo e ardesia.

All'interno fra le diverse ricchezze della Parrocchiale, sono presenti pregevoli dipinti settecenteschi di ignoti autori di scuola lombarda e ligure come, fra gli altri, "La Sacra Famiglia con i Santi Martino e Stefano", "La Madonna in trono con Bambino e Santi" e la bellissima pala con "La Madonna del Rosario, San Domenico e Santa Caterina", quest'ultima di ignoto autore toscano.

Spiccano ancora, fra i tesori, alcune sculture del XVIII sec.; un Crocifisso attribuito al Maragliano (datato 1738), un organo del XIX sec., opera del dianese Dessiglioli, dotato di cassa a decorazioni dorate, le stazioni della Via Crucis (XIX sec.) di Bertoccini-Ferretti e Overbeck e, infine, la scultura lignea raffigurante San Martino e il mendicante di ignoto scultore ligure (XIX sec.), che viene portata in processione dai devoti in occasione della festività del Santo patrono, che si svolge, ogni anno, la domenica successiva all'11 novembre.