Scuola di Solidarietà - 1° ottobre 2001

“Globalizzazione e futuro del mondo”

interventi di Diego Bona e Massimo Toschi

In seguito al recente attacco terroristico si impone la necessità di capire le dinamiche complesse che guidano il mondo oggi. “Di parole ne sentiamo molte, di analisi, interpretazioni, letture varie dei fatti, ipotesi, suggerimenti e proposte avventate, ma non riescono a cancellare dalla mente le immagini sconvolgenti che ci hanno raggiunto né a liberare il cuore dal male oscuro dell’inquietudine e della paura. […] Trent’anni fa Paolo VI in un suo intervento luminoso, che resta anche oggi di estrema attualità, parlava della minaccia della collera dei poveri. È capace la nostra società occidentale opulenta ed affermata di rammentarlo. Non si tratta di facili e superficiali riferimenti, ma di cause profonde che occorre rimuovere” (Diego Bona in Avvenire del 15/9/2001).  

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SCELTE CONCRETE E COSTOSE

"Nei giorni del G8 io non ero a Genova, ero a Nablus. E il centro del mondo, credetemi, era lì, tra le vittime, non a Genova, tra i "grandi”.

Massimo Toschi ha aperto con un intervento fuori dagli schemi il ciclo di incontri sulla globalizzazione organizzati da Caritas e Centro missionario diocesano.

Lunedì 1° ottobre c'erano almeno 120 persone nel salone della curia di Corso Piemonte, segno che la gente vuole saperne di più su questo complesso fenomeno.

La serata è stata introdotta dal vescovo Diego Bona, presidente di Pax Christi Italia, che ha sottolineato come "la globalizzazione è già in atto, è un processo irreversibile, non un mostro e neppure una forza inarrestabile. E una macchina lanciata che va governata, una grande opportunità. ..a patto che tutti possano accedervi"

"Se fossi venuto qua il 10 settembre vi avrei detto cose diverse" Ma ciò che è accaduto l'11 settembre a New York e al Pentagono ha cambiato l'orizzonte. "Non tanto per le proporzioni della strage: 6 mila persone uccise in un attimo è un fatto gravissimo, ma ci sono state stragi con numeri anche maggiori".

La vera novità, secondo Massimo Toschi (delegato del presidente della Regione Toscana per la pace, i diritti umani e la cooperazione) è che "il nemico diventa invisibile ed assistiamo alla globalizzazione della guerra. Prima avveniva in cel1i luoghi, nel sud del mondo, in Sierra Leone, in Palestina, in Serbia. Ma nessuno avrebbe mai immaginato . una guerra negli Usa". I fatti dell'11 settembre, secondo Toschi, relativizzano l'evento di Genova. Massimo T, Egli ha espresso un duro giudizio nei confronti dei potenti che stanziano 2.500 miliardi per la lotta all'Aids quando ce ne vorrebbero 16 mila, che hanno dimostrato di non prendere sul serio il problema: "E questi sarebbero gli otto che hanno il senso del futuro, che guardano al domani, al dopodomani, ..."

Ma altrettanto dura è la condanna dell'altra parte che, a suo parere, ha perso in modo secco quando si è la- sciata trascinare e coinvolgere nella violenza, sprecando una grande domanda di politica.

"Non c'è grande differenza tra G8 e Casarini" ha commentato Massimo Toschi, che rifiuta l'etichetta di "pacifista", ma e convinto sostenitore dell'imprescindibilità della nonviolenza.

Sollecitato dal pubblico, tra il quale sedevano alcuni 'partecipanti alle manifestazioni di Genova, il relatore ha ribadito la delusione per come sono state gestite le cose: "Pur di stare tutti insieme si è messa da parte la scelta della nonviolenza, che non è tattica ma strategica. Con chi si traveste io non vado a sfilare. ..Ed era normale che accadesse ciò che è accaduto, prevedibile".

Ma il mondo non finisce a Genova. ..

L'11 settembre incalza e per uscirne la "ricetta" di Toschi è la seguente: individuare, arrestare e giudicare i colpevoli ("è questa la misura della nostra civiltà, non la guerra, non la pena di morte").

"l morti dell’11 settembre riguardano tutta l'umanità, non solo l'occidente, per questo rivendico il titolo del Corriere della sera "Siamo tutti americani", e chi mostra riserve ha un approccio ideologico pericoloso". Ma subito dopo aggiunge "Siamo tutti iracheni" pensando ai bambini malati privati delle medicine a causa dell'embargo, che muoiono per l'inquinamento ambientale provocato dalle bombe che noi abbiamo mandato; e "Siamo tutti algerini"pensando alle centinaia di bambini sgozzati come pecore al macello mentre l'Occidente sta a guardare. Per uscire dall'11 settembre,in secondo luogo, "è necessario chiudere i conflitti, per non dare habitat ai terroristi, a partire dalla Palestina. Non ce li possiamo più permettere”.

Ed infine “non è più ammissibile lasciare alla spontaneità delle cose l'abbattimento del muro della povertà. E una scelta miope, politicamente sbagliata; dobbiamo fare scelte concrete, puntuali, costose per noi".

A titolo di esempio cita le misure protezionistiche su prodotti provenienti dai paesi poveri per tutelare i nostri agricoltori e, esempio più vergognoso, le armi leggere e pesanti che vengono esportate dall'ltalia nei modi più strani.

Nell'appassionato intervento di Massimo Toschi, che ha riscosso molti applausi convinti e ha destato in qualcuno perplessità, ritorna più volte il riferimento ai bambini, vittime innocenti e portatori di speranza, incontrati nei suoi numerosi viaggi nelle zone "calde" del mondo che affronta senza scorta, senza paura e nonostante i suoi problemi di deambulazione. "II volto dei bambini vale più di tutto il resto: il centro della storia è lì. Se salvo un bambino costruisco il futuro".

di Susanna Agnese – Corriere di Saluzzo di venerdì 5 ottobre 2001 


I RELATORI DEL PRIMO INCONTRO DELLA SCUOLA DI SOLIDARIETA'

Diego Bona – Vescovo di Saluzzo e Presidente di Pax Christi Italia.

Massimo Toschi – Professore ordinario di storia e filosofia presso il liceo scientifico "A. Vallisneri" di Lucca. Segretario dell'Associazione per lo sviluppo delle scienze religiose in Italia, lavora presso l'Istituto per le Scienze Religiose di Bologna diretto dal prof. Alberigo. Delegato del Presidente della Regione Toscana per la pace, i diritti umani e la cooperazione e componente del Comitato di Consulenza per la promozione della cultura di pace.  Autore del libro "Pace e Vangelo - La tradizione cristiana di fronte al problema della guerra"; recente ed attenta al ruolo di don Milani nella Chiesa è l'opera di Massimo Toschi (1994), promossa dalla Giunta regionale toscana. Fa parte della redazione della rivista "Missione Oggi".  


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