IL PROCESSO DI NORIMBERGA

Premessa: L'istituzione dei tribunali per i crimini contro l'umanità
L'idea di ricorrere a istituzioni giurisdizionali internazionali per giudicare crimini commessi durante le guerre risale al 1474. In tale data, un ufficiale olandese fu processato e condannato per omicidio, stupro e altre atrocità contro le "leggi di Dio e dell'uomo" commese nel corso dell'occupazione di una città tedesca.
La condanna fu comminata da una commissione composta da 28 giudici provenienti da Alsazia, Germania, Svizera e Austria. Solo dopo la prima metà del XIX secolo si moltiplicarono i progetti di istituzione di tribunali specifici, a carattere permanete e unanimamente riconosciuti. La prima vera Commissione internazionale di inchiesta risale al 1919 con il compito di accertare i crimini commessi dai militari tedeschi nel corso della Grande Guerra.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, le prove delle atrocità commesse dal Terzo Reich spinsero le potenze vincitrici ad istituire ben due tribunali militari speciali che giudicassero i nazisti e i loro alleati: il Tribunale internazionale Militare di Norimberga e il Tribunale internazionale Militare di Tokio.

Il Tribunale Militare Internazionale di Norimberga
Dal 20 novembre 1945 al 1° ottobre 1946, nella sala della Corte d'Assise (sala 600) del palazzo di giustizia di Norimberga, nella Fürther Straße, operò il Tribunale Militare Internazionale (IMT). Esso era stato istituito con delibere delle "tre grandi" potenze (Stati Uniti d'America, Unione Sovietica e Gran Bretagna) in occasione delle conferenze tenute a Mosca (1943), Teheran (1943), Jalta (1945) e Potsdam (1945).
Su incarico del Presidente degli USA Truman, il giudice federale americano Robert H. Jackson, che durante lo svolgimento del processo svolse le funzioni di primo Pubblico Ministero per gli USA, organizzò l'intero procedimento. Fu lui a consigliare Norimberga come sede per lo svolgimento del processo. All'epoca, infatti, solo a Norimberga era disponibile un palazzo di giustizia sufficientemente capiente, che nel corso della guerra avesse subito solo pochi danneggiamenti durante i bombardamenti (22.000 mq di superficie utile con approssimativamente 530 uffici e circa 80 sale di udienza) e nelle cui dirette vicinanze si trovasse un carcere, anch'esso non danneggiato dagli eventi bellici. Poiché l'Unione Sovietica aveva richiesto che fosse Berlino a venir designata come sede per lo svolgimento del processo, nell'ambito dell'Accordo di Londra dell' 8 agosto 1945 fra le quattro potenze, concernente la decisione di sottoporre a procedimento penale gli autori di crimini di guerra, fu stabilito che Berlino fosse la sede permanente della Corte, ed al contempo che il primo procedimento (fra i diversi previsti) venisse comunque svolto a Norimberga, riservando altresì alla Corte stessa di stabilire in quale sede si dovessero celebrare i successivi processi, i quali tuttavia non vennero più effettuati a causa della guerra fredda. Ciasuna delle quattro grandi potenze (nel frattempo ne era entrata a far parte anche la Francia) inviò un proprio giudice ed un supplente. Anche la pubblica accusa era costituita da pubblici ministeri provenienti dai paesi delle quattro potenze.Il 18 ottobre 1945 si svolse l'udienza di apertura del Tribunale Militare Internazionale, nell'edificio del "Kammergericht" (Corte d'Appello) di Berlino (sede del consiglio di controllo degli alleati). Presidente della Corte era il giudice sovietico Jola T. Nikitschenko. I rappresentanti della pubblica accusa presentarono la richiesta di rinvio a giudizio, come atto d'imputazione, nei confronti di 24 principali criminali di guerra e di sei "organizzazioni criminali" (corpo dei dirigenti politici del partito NSDAP, le SS, la SA, il Governo del Reich, lo Stato Maggiore, la Gestapo ed il Servizio di sicurezza).

I capi d'imputazione furono i seguenti:
- 1 Progettazione, provocazione e svolgimento di una guerra d'aggressione;
- 2 Congiura contro la pace mondiale;
- 3 Crimini e violazioni contro il diritto bellico.
- 4 Crimini contro l'umanità.

I 24 gerarchi nazisti imputati come principali criminali di guerra:
Bormann Martin, nato nel 1900, agricoltore; dal 1933 capo di stato maggiore presso Rudolf Heß; durante la 2° guerra mondiale intimo collaboratore di Hitler nel quartier generale del Führer. E incerto quale sia stata la sua sorte al termine della guerra. Imputato dei capi d'accusa 1, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 3 e 4.

Dönitz Karl, nato nel 1891, grande ammiraglio; dopo la morte di Hitler il 2/5/1945 costituì un "governo d'affari del Reich". Imputato dei capi d'accusa 1, 2 e 3, fu condannato per i capi d'accusa 2 e 3 a 10 anni di reclusione. Scarcerato nel 1956. Deceduto nel 1980.

Frank Hans, nato nel 1900, avvocato; dal 1939 governatore generale in Polonia. Imputato dei capi d'accusa 1, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 3 e 4.

Frick Wilhelm, nato nel 1877; fu ministro dell'interno del Reich. Imputato per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condananto alla pena capitale per i capi d'accusa 2, 3 e 4.

Fritzsche Hans, nato nel 1900; giornalista; dal maggio del 1933 direttore delle informazioni presso il servizio stampa del ministero della propaganda. In un certo senso imputato al posto di Goebbels, che aveva commesso suicidio. Imputato dei capi d'accusa 1, 3 e 4, fu assolto. Poi nel procedimento di denazificazione fu condannato a 9 anni di campo di lavoro. Scarcerato nell'autunno del 1950. Deceduto nel 1953.

Funk Walter, nato nel 1890; giornalista esperto in scienze economiche. Ministro dell'economia del Reich e dal 1939 presidente della Deutsche Reichsbank (banca centrale del Reich). Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato all'ergastolo per i capi d'accusa 2, 3 e 4. Scarcerato nel 1957 per malattia. Deceduto nel 1960.

Göring Hermann, nato nel 1893. Come ministro dell'interno della Prussia istituì il "Geheimes Staatspolizeiamt" che successivamente divenne la "Geheime Staatspolizei" (GeStaPo). Dal 1936 mobilitò le forze economiche del Reich per il riarmo. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4. La vigilia della data per cui era prevista la sua esecuzione, si suicidò con cianuro di potassio. La provenienza della capsula contenente il veleno non è mai stata chiarita definitivamente.

Heß Rudolf, nato nel 1894. Dal 1933 fu il sostituto del Führer presso il partito NSDAP. Il 10 maggio 1941, in missione la cui effettiva natura non fu mai chiarita interamente, volò in Scozia, dove venne internato. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena dell'ergastolo per i capi d'accusa 1 e 2. Commise suicidio nel 1987 a Berlino-Spandau, nel carcere degli alleati per i criminali di guerra.

Jodl Alfred, nato nel 1890. Generale di corpo d'armata. Capo dell'ufficio di guida delle forze armate e consulente di Hitler per argomenti di strategia ed operatività. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4.

Kaltenbrunner Ernst, nato nel 1903, avvocato. Capo della polizia di sicurezza e dell'Ufficio principale di sicurezza del Reich. Imputato dei capi d'accusa 1, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 3 e 4.

Keitel Wilhelm, nato nel 1882. Capo del comando supremo delle forze armate. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4.

Krupp von Bohlen und Halbach Gustav, nato nel 1870. Come rappresentante dell'industria pesante e degli armamenti tedesca fu imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4. In seguito ad incapacità di cosciente partecipazione al procedimento, riferibile ad un incidente stradale subito nel 1944, il procedimento contro di lui venne archiviato nel novembre del 1945. Deceduto nel 1950. Il cosiddetto processo Krupp si svolse nel 1948 a Norimberga, innanzi ad un tribunale militare americano. Il figlio di Krupp, Alfred, fu condannato a 12 anni di reclusione ed alla confisca dell'intero patrimonio.

Ley Robert, nato nel 1890, chimico. Nel 1933 abrogò i liberi sindacati ed introdusse contemporaneamente il Fronte del lavoro tedesco, di ispirazione rigorosamente ideologica. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, si suicidò nel carcere di Norimberga il 26/10/1945.

Neurath (von) Konstantin, nato nel 1873. Dal 1908 nel servizio diplomatico. Da marzo 1939 al 1943 (sospeso dal 1941) protettore del Reich per la Boemia e la Moravia. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena di 15 anni di reclusione per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4. Nel 1954 fu scarcerato per malattia. Deceduto nel 1956.

Papen (von) Franz, nato nel 1879. Vicecancelliere nel primo gabinetto Hitler del 1933. Successivamente ambasciatore a Vienna ed Ankara. Imputato dei capi d'accusa 1 e 2, fu assolto. Nel successivo procedimento di denazificazione fu condannato ad 8 anni di campo di lavoro. Scarcerato nel 1949. Deceduto nel 1969.

Raeder Erich, nato nel 1876. Dal 1943 comandante supremo della marina militare. Imputato dei capi d'accusa 1, 2 e 3, fu condannato alla pena dell'ergastolo per i capi d'accusa 1, 2 e 3. Nel 1955 venne scarcerato per malattia. Deceduto nel 1960.

Ribbentrop (von) Joachim, nato nel 1893. Commerciante. Dal 1938 al 1945 ministro degli esteri del Reich. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4.

Rosenberg Alfred, nato nel 1893. Dal 1941 ministro del Reich per le zone di occupazione nell'Europa orientale. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 1, 2, 3 e 4.

Sauckel Fritz, nato nel 1894. Dal 1942 procuratore generale di Hitler "per l'impiego di mano d'opera" e, come tale, responsabile per i lavori forzati in Germania di più di 5 milioni di uomini e donne provenienti da tutti i territori europei occupati. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 3 e 4.

Schacht Horace Greely Hjalmar, nato nel 1877. Banchiere. Presidente della Reichsbank e ministro dell'economia. Dal 1944 nel campo di concentramento di Flossenbürg. Imputato dei capi d'accusa 1 e 2, venne assolto. Fino al 1948 rimase in carcere per disposizione delle autorità tedesche. Deceduto nel 1970.

Schirach (von) Baldur, nato nel 1907. Dirigente della gioventù e (dal 1940) governatore del distretto di Vienna. Imputato dei capi d'accusa 1 e 4, fu condannato a 20 anni di reclusione per il capo d'accusa 4. Scarcerato nel 1966. Deceduto nel 1981.

Seyß-Inquart Arthur, nato nel 1892. Avvocato. Dal 1940 al 1945 "Commissario del Reich i territori occupati nei Paesi Bassi". Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato alla pena capitale per i capi d'accusa 2, 3 e 4.

Speer Albert, nato nel 1905. Architetto. Dal 1937 ispettore generale per le costruzioni a Berlino. Dal 1942 al 1945 ministro del Reich per l'armamento e le munizioni. Imputato dei capi d'accusa 1, 2, 3 e 4, fu condannato a 20 anni di reclusione per i capi d'accusa 3 e 4. Scarcerato nel 1966. Deceduto nel 1981.

Streicher Julius, nato nel 1885. Insegnante elementare. Come organo pubblicistico della persecuzione degli ebrei, per cui fu competente, fondò nel 1923 il settimanale "Der Stürmer" del quale restò proprietario e direttore fino al 1945, anche dopo aver perso, nel 1940, la funzione di governatore del distretto della Franconia. Imputato dei capi d'accusa 1 e 4, fu condannato alla pena capitale per il capo d'accusa 4.

Dal 20 novembre 1945 al 31 agosto 1946 il procedimento fu proseguito a Norimberga. La Corte era presieduta dal giudice britannico lord Geoffrey Lawrence. Nel corso di 218 giorni di fase dibattimentale fu sentita, fra l'altro, la deposizione di 360 testimoni escussi in parte in forma orale, in parte per iscritto, in parte innanzi alla Corte stessa (236 testi), in parte ad opera di giudici appositamente incaricati. Inoltre si prese atto, come ulteriori mezzi di prova, di 200.000 affidavits (dichiarazioni giurate). Il diritto procedurale applicato si orientava essenzialmente alla pratica giudiziaria anglo-americana. Nel suo operato la Corte, all'interno del palazzo di giustizia di Norimberga, venne coadiuvata da più di 1.000 collaboratori (personale per gli interrogatori, interpreti, traduttori, dattilografi etc.).
Il 30 settembre ed il 1° ottobre 1946 furono pronunziate le sentenze: 3 assoluzioni, 12 condanne alla pena capitale, 7 condanne a pene detentive, di cui in alcuni casi ergastolo, in altri casi reclusione temporanea. Delle organizzazioni, furono dichiarate criminali quelle del corpo dei dirigenti politici del partito NSDAP, le SS, la Gestapo ed il Servizio di sicurezza. La esecuzione dei condannati alla pena capitale si svolse nelle prime ore del mattino del 16 ottobre 1946 nella vecchia palestra del carcere di Norimberga, che fu demolita nell'estate del 1987 nell'ambito di nuovi lavori di costruzione. Dopo le esecuzioni capitali, i cadaveri furono bruciati in un crematorio di Monaco e le ceneri vennero sparse nelle acque di un piccolo affluente del fiume Isar. I condannati a pene detentive furono trasferiti in data 18 luglio 1947 al carcere dei criminali di guerra di Berlino-Spandau, gestito dagli alleati, dove l'ultimo dei reclusi, Heß, si suicidò nell'agosto del 1987.
Contrariamente a quanto previsto originariamente, non ebbero luogo altri procedimenti internazionali. Dal 1947 al 1949 a Norimberga gli americani effettuarono dodici procedimenti penali militari a carico di politici, militari, dirigenti dell'economia, medici, giuristi, membri del ministero degli affari esteri etc. Procedimenti analoghi furono svolti anche nelle zone d'occupazione francese, britannica e sovietica. I protocolli (processi verbali del procedimento) relativi al Tribunale Militare Internazionale furono pubblicati nel 1947/49 (cosiddetta serie blu). Essi constano di 22 volumi per un totale di 14.638 pagine.

FONTI:
Testo: Dr. Klaus Kastner - Traduzione: Vero Venturi - Editore (2000):
Corte d'Appello di Norimberga - Fürther Str. 110, D-90429 Norimberga
Internet: www.justiz.bayern.de/olgn
DeAgostini: PorscheCollection, n11 Storia di F.Porsche, le accuse.