I MANIFESTI DELLA PROPAGANDA FASCISTA e ALTRI MASS MEDIA

Raccolta di immagini della propaganda fascista:

 

La seconda guerra mondiale fu combattuta anche attraverso la diffusione di cartoline e manifesti. I mezzi psicologici furono messi in campo come armi non meno importanti di quelle militari. Le popolazioni furono investite da una emissione continua di messaggi in cui era prevalente il tema dello scontro ideologico. Molti manifesti tentano di dare una giustificazione alle iniziative di guerra e di conquista dell'impero

  

La politica estera fascista venne ispirata soprattutto al prestigio internazionale; Mussolini puntò soprattutto l'espansione coloniale infatti venne riconquistata la Libia, perduta nella Grande Guerra, conquistò l'Etiopia con una serie di battaglie sleali e formò l'Impero Italiano formato da: Somalia, Eritrea Etiopia e Libia. La dittatura personale del Duce utilizzò i nuovi mezzi di comunicazione, come la radio e il cinema per farsi vedere come un capo deciso e lungimirante. In ogni sala cinematografica si proiettavano i cinegiornali, preparati dall' ufficio stampa di Mussolini, e i film ispirati all'ideologia fascista. Nel 1928 nacque l'Ente italiano audizioni radiofoniche (EIAR) e la radio grazie a questo acquistò molta importanza tra i mass-media utilizzati dal fascismo e tra la popolazione

L置so dei mass media, assume un段mportanza straordinaria, dovuta soprattutto al sapore di novità che presuppone all段ntelligente opera di strumentalizzazione che ne sfrutta le capacità di indottrinamento delle masse.
RADIO: Più di ogni altro mezzo è la radio ad assumere un ruolo di primo piano. I programmi trasmessi , in cui erano presenti svago ed informazioni allo stesso tempo per aumentare il numero degli ascoltatori, erano costituiti per lo più da discorsi del Duce o del Furer, marce ufficiali o conversazioni sul razzismo. La radio diventava ,così, la voce ufficiale dello stato.
STAMPA: A questo riguardo è importante sottolineare il controllo attuato dai regimi sulle informazioni.  (i giornali in tempo di dittatura) Nel caso italiano questo fu possibile grazie all誕cquisto da parte del partito fascista tra il 1911 e il 1925 delle maggiori testate giornalistiche e grazie all段ntroduzione degli albi nel 1925.
I quotidiani, dunque, presentavano , attuando una censura su cronache nere e di fallimenti economici, il periodo fascista come un modello storico di pace e moralità. Lo stesso accadde anche nei giornali per bambini i cui argomenti erano strettamente legati all段deologia fascista (superiorità dei bianchi sui neri, malvagità degli ebrei ecc.).
CINEMA: Il cinema italiano anteriore all誕vvento del sonoro si trova in una situazione di grave disagio: l置nico intervento statale, con la collaborazione del partito fascista, è la costituzione nel1925 dell段stituto nazionale L.U.C.E., ente parastatale e poi di stato per la propaganda e la diffusione della cultura popolare. Questo istituto, i cui cinegiornali venivano proiettati obbligatoriamente in tutte le sale cinematografiche a partire dal 1926, rappresenta il più efficace mezzo del regime nel campo dello spettacolo. La tematica più ricorrente diventa il mito bellico con il conseguente elogio del patriottismo.

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