Conferenza di Postdam (1945) |
Conferenza che riunì al Cecilienhof di Potsdam, dal 17 luglio al 2
agosto 1945, i rappresentanti delle grandi potenze vittoriose in Europa (per
gli Stati Uniti Truman e Byrnes, per la Gran Bretagna Churchill ed Eden, poi
Attlee e Bevin, per l'URSS Stalin e Molotov). Essa subì un'interruzione
dal 25 al 29 luglio, dovuta alle elezioni britanniche, che videro la sconfitta
di Churchill. La conferenza faceva seguito a quella di Jalta; ma nel breve intervallo
l'apparente solidarietà dei Tre grandi si era incrinata, mentre la resa
della Germania poneva l'esigenza di affrontare in comune i problemi legati ai
trattati di pace.
La conferenza decise, su proposta americana, la creazione
di un consiglio dei ministri degli esteri dei Cinque grandi (Stati Uniti, Gran
Bretagna, Unione Sovietica, Francia e Cina) con il compito principale di redigere
i trattati di pace con gli alleati della Germania (Italia, Romania, Bulgaria,
Ungheria, Finlandia); il trattato di pace con la Germania sarebbe stato affrontato
più tardi. Alla redazione dei trattati furono ammesse solo le potenze
firmatarie degli atti di resa, in pratica estromettendo Cina e Francia (solo
per il trattato con l'Italia la Francia venne equiparata alle potenze firmatarie
dell'armistizio dell'8-28 settembre 1943). Per la Germania, in attesa del trattato
di pace, le potenze vincitrici si accordarono sull'occupazione militare, il
disarmo, la denazificazione, il processo ai criminali di guerra, il decentramento
politico e la democratizzazione del paese, la produzione economica, la spartizione
fra i tre alleati della marina da guerra e mercantile, la divisione della Prussia
Orientale tra l'Unione Sovietica (che annesse anche Königsberg) e la Polonia,
l'occupazione da parte dei Polacchi del rimanente territorio tedesco a est della
linea Oder- Neisse e la possibilità per i Sovietici di prelevare una
parte delle riparazioni dalla loro zona d'occupazione. Fu deciso, infine, di
non imporre riparazioni all'Austria. L'accordo risultò invece impossibile
sulle richieste sovietiche di un controllo sugli Stretti turchi e di un mandato
fiduciario (trusteeship) sulla Libia; e sulle richieste anglo-americane per
il funzionamento delle commissioni di controllo in Romania e Bulgaria, paralizzate
dalle forze d'occupazione sovietiche. Il 24 luglio Truman informò Stalin
che gli USA possedevano la bomba atomica. Il 26 USA, Gran Bretagna, URSS e Cina
approvarono la dichiarazione di Potsdam relativa alla resa senza condizioni
del Giappone.
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