Per costruire
una tabella di distribuzione di frequenza occorre trovare prima di tutto
il valore minimo ed il valore massimo; se utilizziamo i dati della Tabella
I sono 9 e 186.
Calcoliamo l'intervallo di variazione:186
- 9 = 177.
Si stabilisce
arbitrariamente il numero degli intervalli di classe, in genere corrisponde
alla radice quadrata della numerosità, nel nostro caso la radice
quadrata di 50 è pari a 7,07.
Dividiamo quindi
il nostro campione in 7 classi di intervalli. Il numero delle classi dovrebbe
essere, in ogni modo, non inferiore a 5 e non superiore a 20.
Determiniamo ora l'ampiezza per
il numero prescelto di intervalli:
Trascriviamo le ampiezze delle classi
di frequenza come nella Tabella seguente:
della classe |
assoluta |
percentuale |
percentuale cumulata |
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I nostri intervalli
di classe possono essere ambigui perché formano una serie continua
se mostrano cifre decimali. Per evitare la scrittura di cifre decimali
le classi di frequenza possono essere trascritte approssimando al numero
intero, cosi gli intervalli di classe non sono ambigui perché diventano
discontinui.
Una volta stabiliti
i limiti di ogni classe, dalla lista dei dati ordinati (Tabella
I), è agevole ricavare la frequenza assoluta dei
dati che cadono in ciascuna classe. Possiamo poi calcolare la frequenza
percentuale e la frequenza cumulata.
Nel nostro campione
abbiamo 19 dati che rientrano nella classe 35 - 59, la frequenza percentuale
si ottiene moltiplicando questo dato per 100 e dividendo per la numerosità
del campione: 19 * 100 / 50 = 38. La frequenza cumulata si ottiene sommando
la frequenza percentuale della classe di appartenenza con quella della
classe di frequenza percentuale cumulata che precede.
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