La novena in onore di S.Maria si svolge nella omonima chiesetta campestre situata in località "Turrana" agro di Sorradile, ai piedi del monte "Cresia" in prossimità del suggestivo canale contenente il Rio "Su Molinu" al confine di Ardauli. La festa inizia il giorno 30 agosto con la processione che parte dalla parrocchia di S. Sebastiano in cui è conservata l'antichissima statua lignea che rappresenta la vergine con un inedito volto con la pelle scura. La statua è portata in processione dai confratelli di "Nostra Sennora" a piedi fino alla chiesetta (circa 2,5 km) percorrendo un tratto dei vicoli del paese (corte'e susu), un tratto della strada asfaltata per S.Nicola e un ripido sentiero pedonale che si snoda all'interno di un fitto bosco in località "Sas Iscaleddas"; l'arrivo nella località "Turrana" avviene nella tarda serata. La processione prima dell'ingresso in chiesa, compie un giro completo attorno al novenario. Sistemata la statua nell'apposita nicchia dell'altare, si cantano le laudas in sardo in onore della Santa Madre. Il ritornello recita: Pro chi es naschida Maria, mama de su Redentore e ricorda che la festa celebra la natività di Maria ricadente di calendario l'8 settembre. Usciti dalla chiesa, gli obrieri, ofrono vino bianco per tutti gli uomini presenti, caffè per le donne.

Gli obrieri di S.Maria, si ofrono volontariamente, per devozione e per promessa ogni anno, per organizzare la festa e tutte le incombenze. Hanno il compito di pulire la corte e renderla accogliente, provvedono all'addobbo dei fiori per la chiesa, provvedono alla illuminazione del novenario ed alla energia elettrica necessaria ai festeggiamenti, danno l'offerta alla chiesa, si occupano della festa civile durante le notti della novena a loro spese, organizzano le cene invitando parenti e amici. Essi occupano il "Muristene de sos oberaios" presso il quale dormono le notti della novena. Gli obrieri solitamente sono formati da famiglie di amici o parenti. 

Le novenanti sono donne che, anch'esse per devozione e promessa, decidono di dormire per nove notti presso "su muristene mannu" del novenario, riservato alle sole donne. Le novenanti si recano ogni sera all'imbrunire presso il novenario, a piedi o con mezzo di trasporto, cenano presso il muristene e recitano il Santo Rosario e le Laudas tutte le sere della novena presso la chiesetta in onore della Santa Vergine. La notte, dopo il rosario, nella piazzetta antistante il portico, balli sardi e manifestazioni folcloristiche e musicali. Gli obrieri ofrono vino a tutti i presenti. Chi può nelle sere durate la novena ed in particolare l'ultima sera, presso la corte, organizza grandi cene con parenti e amici. La notte del 7 settembre "S'izzadorzu", si rimane a fare festa fino all'alba e all'ora in cui riparte la processione di rientro. Suggestive e cariche di significato le manifestazioni religiose. La novena in onore della Madre Santa, viene celebrata nella Parrocchia in modo che tutti partecipino alla preghiera e richiedano le grazie, comprese le persone anziane impossibilitate a raggiungere il novenario. Questa usanza è verosimilmente legata al fatto che anticamente il Rettore, a causa della lontananza del novenario era impossibilitato a celebrare la novena sul posto. Presso la chiesetta durante i tardo-pomeriggi della novena vengono ordinate le S.Messe presideute dal Parroco all'aperto nella piazzetta antistante la chiesetta campestre. La novena ha termine il 7 settembre. Il giorno 8, festa della natività di Maria Santissima, all'alba, ci si incammina a piedi per raggiungere il novenario dal quale riparte la processione del rientro in parrocchia, presso la quale, all'arrivo, viene recitata la Solenne Messa in onore della Santa Madre. Per fede, devozione e per grazia ricevuta, i fedeli Sorradilesi ofrono alla Santa rosari di grande pregio che durante la novena vengono appesi alle mani della statua.