Ha avuto luogo la sera di sabato 16 dicembre la
presentazione ufficiale del libro scritto da Agostino Prezzavento,
contenente la storia e le vicende legate al club Progressista di
Belpasso, dal momento della fondazione, che risale al 1890, alla
cosiddetta "rinascita" segnata dal nuovo statuto del 1955.
Proprio nel salone delle feste del club, nei sontuosi locali di via
Roma, il socio Prezzavento ha potuto illustrare ai numerosi presenti
il risultato delle sue ricerche, condotte negli ultimi anni, che lo
hanno portato a ricostruire minuziosamente la storia di quello che
può essere definito uno dei più antichi sodalizi belpassesi. La
pubblicazione del libro è avvenuta ad opera dello stesso club
Progressista, per volontà del consiglio di amministrazione presieduto
dal presidente Nino Rapisarda, il quale ha subito intuito la bontà
dell'iniziativa. |
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Motivato da un desiderio personale di approfondire la
storia del circolo, Agostino Prezzavento ha avuto modo di rinvenire in
casa propria un documento intestato al "Club Progressista
Costituzionale" risalente all' 8 luglio 1890. Tale riferimento
cronologico è apparso subito in evidente contrasto con la diffusa
convizione che il club fosse stato costituito nel 1892, anno che è
riportato - ormai erroneamente - anche nella facciata della sede
sociale. Da ulteriori ricerche condotte presso l'archivio del club,
peraltro molto scarso, e presso l'archivio notarile di Belpasso,
l'archivio di Stato e quello dell'Intendenza di Finanza di Catania,
l'autore ha potuto rintracciare sempre più materiale, e ha iniziato
ricostruendo la situazione dell'associazionismo a Belpasso alla fine
del'800. Il centro etneo, in quel periodo, contava circa 9.000
abitanti, e cinque erano le associazioni attive. Nel 1890 si volle
formare un nuovo sodalizio che si presentasse al paese raccogliendo le
migliori caratteristiche delle associazioni già esistenti: nacque
così il "Club Progressista Costituzionale". Nel libro sono
raccontate anche le vicende successive, tra cui la creazione della
"Banca Mutuo Cooperativa" che faceva riferimento al Club,
l'acquisto del terreno per la costruzione della sede sociale, lo
statuto del 1897, l'impegno politico nel primo ventennio del '900, la
donazione dei locali sociali al Partito Fascista, fino alla
formulazione del nuovo statuto del 1955. In totale 65 anni di storia,
ricostruiti con notevoli sacrifici: Agostino Prezzavento, nel corso
della presentazione del libro, ha sottolineato infatti quanto povero
sia l'archivio del Club Progressista (i pochi documenti esistenti sono
contenuti in una carpetta, segreta e inaccessibile, che ogni
presidente custodisce e consegna al suo successore), e quanta incuria
ci sia stata, a partire dalla devastazione fascista, verso la memoria
storica del sodalizio. Ma adesso una buona parte di questa storia, che
riguarda non solo i soci del club ma l'intera comunità cittadina
belpassese, è divenuta patrimonio scritto. E chissà... magari in
futuro, con un'altra sferzata di buona volontà, si potrà completare
l'opera allestendo un secondo volumetto, con cui poter descrivere
anche le vicende accadute dal 1955 ai nostri giorni. |
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