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il gusto della bontà

 
 
CALABRIA
TERRA DI SOLE... DI MARE... DI ANTICHI SAPORI
Regione di 15.080 kmq con 2 milioni e mezzo di abitanti, la più meridionale della penisola italiana. Confina con la Basilicata a Nord, affacciandosi al Mar Jonio ad Est, al Mar Tirreno ad Ovest ed è separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina.

Amministrativamente è divisa nelle cinque provincie di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Capoluogo regionale è Catanzaro.

In età classica, allorchè la regione era denominata Brutium, il nome Calabria designava il Salento o Penisola Salentina, cioè la parte sud-orientale della Puglia.

Nel secolo VII, durante la dominazione bizantina, il termine Calabria fu trasferito dal Salento al Brutium e designò dapprima l' intera Penisola Calabra a Sud del corso del fiume Sinni, poi il territorio a mezzogiorno del massiccio montuoso del Pollino.

In età medievale fu divisa amministrativamente in Citeriore e Ulteriore, a loro volta variamente suddivise nei vari momenti storici. I termini Citeriore e Ulteriore restarono in uso fino agli inizi del 1900.

Nel 1700 i forestieri che compivano il doveroso viaggio in Italia, valicate le Alpi, abitualmente scendevano fino a Napoli e poi si imbarcavano per la Sicilia. La Calabria restava il mondo incognito che, da Messina si profilava alto, al di là dello stretto, con le cime dell' Aspromonte. A settentrione sbarrava la strada l' impervio massiccio del Pollino. L' oscurità si dissipò con le moderne comunicazioni, fino all' autostrada, e con l' irrefrenabile voglia di mare. Allora la Calabria rivelò tutta la sua aspra bellezza.

E' una penisola allungata, bagnata da due mari, tutta di monti che anno reso difficile comunicare tra le rive; terra difficile per geologia, rigogliosa quando al sole mediterraneo si unisce l' acqua. Coste stupende, come la zona dell' Alto Tirreno Cosentino, paesi in cima ai monti, ai piedi di rovine di castelli feudali, fiumare con bianchi ghiaieti che scendono dalle montagne al mare: la varietà del paesaggio sicuramente non tende alla monotonia.

La Calabria, a parte il mare splendido e il clima, il nobile ed antico costume di ospitalità spontanea, le tradizioni folcloristiche ed artigianali, offre tre aspetti davvero rilevanti.

Il primo è dato dal patrimonio archeologico: i Bronzi di Riace e tutto il Museo Nazionale di Reggio Calabria per il patrimonio relativo alla Magna Grecia.

Poi vi è la Calabria Bizantina: basta citare ad esempio la Cattolica di Stilo, il San Marco di Rossano, il Museo Diocesano con il Codex Purpureus e l' Abazia di San Adriano in San Demetrio Corone.

Infine la Sila e il suo intatto universo, con gli sconfinati boschi di conifere; l' ambiente di queste meravigliose foreste, fortunatamente sopravvissute, è un prezioso bene naturale ed ora anche difeso. E tra le splendide conifere in lontananza si intravede il mare.

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