Altezza s.l.m.:
da 504 a 1454.
Superficie territoriale:
Ha 9710.
Abitanti:
3.208.
Municipio:
Piazza Arento, Tel. (0983) 92001.
Comando VV. UU.:
Sede Municipale.
Carabinieri:
Piazza Arento, Tel. 92002.
Corpo Forestale di Stato:
Tel. 92149.
Ospedale:
Cariati
Ambulatorio medico:
Via Arento, Tel. 2293.
Farmacie:
Dr. Bossio Via Ospedale, Tel 92023.
Guardia Medica Notturna e
Festiva: Tel. 968005
Banche:
Cassa Rurale ed Artigiana, Piazza Arento.
Scuole:
Elementari, Medie, Istituto Professionale di Stato per l'Industria e
l'Artigianato.
Alberghi e ristoranti:
Hotel Renzini Via Russi, Tel. 92015. Seconda categoria. Positi letto
23/39.
Cinema:
Italia, Via Roma.
Fiere:
S. Rocco 18, 19, 20, 21 agosto (bestiame e mercato).
Feste religiose:
S. Nicola 3° domenica maggio, S.Rocco 21 agosto, Madonna delle Nevi 4-5
agosto, Domenica delle Palme.
Ricorrenze particolari:
Rito della domenica delle Palme - Processione Venerdì Santo
Santo protettore:
S. Rocco.
Santo Patrono:
S. Nicola.
Valori storico ambientali:
Chiesa Madre di Santa Maria dell'Assunta, Bosco Basilico, Parco Naturale
(riserva biogenetica) località S.Salvatore - Ruderi chiesetta Basiliana
Monte Basilicò - Torre Campanaria - Portale ex chiesa Concezione
Prodotti tipici alimentari:
Salsicce, soppressate, funghi sott'olio.
Prodotti tipici artiginali:
Pipe realizzate con radice di erica, vasi in
terracotta per la conservazione di alimenti.
Notevole centro agricolo e di villeggiatura
della Sila grande, Bocchigliero sorge a 870 metri sul mare, su di uno
sperone boscoso dell'alto bacino del fiume Trionto, alla sinistra del
torrente Laurenzana. Imprecisate ma certamente remote sono le sue
origini, come testimoniano i frequenti rinvenimenti archeologici
effettuati nel suo territorio, tra cui quelli in Contrada Macchia del
Calvario e in localita Monumento.
Questi ritrovamenti hanno messo in luce le
vestigia di un insediamento etnico preistorico dell'età neolitica.
Il Lenormant afferma che molto probabilmente
l'attuale Bocchigliero sorge sul sito dell'antichissima città enotria
di ARINTHE, citata da Ecateo di Mileto.
Nel IV secolo a.C. il territorio di
Bocchigliero fu sede di un insediamento bruzio, di cui rimane qualche
avanzo della cinta fortificata, simile alle Muraglie di Pietrapaola.
Ruderi di un abitato medievale (bizantino?)
sono emersi sulla montagna Basilico, dove si trovano gli avanzi di un
oratorio basiliano-normanno.
L'attuale abitato di Bocchigliero sorse
probabilmente nel X secolo, allorquando molti abitanti della costa
cercarono rifugio nei luoghi di montagna per sfuggire alla minaccia
saracena.
Casale compreso nella Contea di Cariati, ne
seguì le vicende feudali fino a quando, nel 1678, passo ai Labonia che
lo tennero fino al 1694 e, poi, ai Sambiase che lo tennero fino
all'eversione della feudalità (1806).
In base all'ordinamento disposto dal Generale
Championnet (1799) venne incluso nel Cantone di Ciro; nel 1806 divenne
un luogo del Governo di Umbriatico. Nel 1811 divenne comune autonomo e
fu compreso nel Circondario di Campana.
BENI STORICO-MONUMENTALI
Tra
i beni artistici di Bocchigliero si segnala innanzitutto la Chiesa
Matrice (di S. Maria Assunta), edificio di fondazione secentesca,
con interno di tipo basilicale a tre navate. Interessanti il campanile
merlato culminante a piramide acuta e il portale in pietra lavorata,
opera di maestranze locali.
Tra gli altri edifici religiosi vanno ricordati
la Chiesa della Riforma (o Santuario della Madonna da Jesu), sita
in posizione panoramica, a circa 1000 metri di altitudine,
e la
Chiesetta di Basilico, oratorio medievale (probabilmente
basiliano-normanno) in localita Cozzo della Chiesa di cui restano
notevoli avanzi.
A Bocchigliero esistevano in passato diversi
conventi (degli Agostiniani, dei Riformati, delle Clarisse), ora tutti
soppressi: restano notevoli e suggestivi avanzi delle loro costruzioni.
Aggirandosi a piedi attraverso le
caratteristiche viuzze del centro storico si possono cogliere diversi
particolari interessanti sul piano artistico, come bei portali di pietra
locale, balconi e ringhiera in ferro battuto, opera di bravi artigiani
locali.