La Mattanza dei tonni
a Portoscuso
Verso la fine di maggio, nel tratto di mare che separa
l’isola di San Pietro da Portoscuso (
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),
ha luogo una cerimonia spettacolare che somiglia molto a una
festa ma che non ha nulla in comune con le innumerevoli feste religiose che si
svolgono in ogni mese dell’anno in Sardegna. La cerimonia non è infatti legata alla
celebrazione di un santo ma al passaggio dei tonni (
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).
Dopo un periodo in cui - a causa dell’inquinamento del mare- i tonni avevano
cambiato le loro misteriose rotte, da alcuni anni hanno invece ripreso il loro itineario
lungo le coste della Sardegna.
Quando giugne il periodo adatto i pescatori dispongono le barche di avvistamento e le
reti per la cattura (
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).
In prossimità della costa viene sistemata la cosiddetta
"camera della morte" (
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).
Solo il Rais -il capo della battuta di pesca (
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)
- ha il diritto di restare all’interno
della gabbia in cui i tonni verranno sospinti e, in piedi sulla barca, dirige le operazioni.
La carica del Rais è così ambita e prestigiosa che si tramanda di padre in figlio
attraverso un tirocinio lunghissimo fatto di obbedienza e di esperienza. Solo chi avrà
dimostrato di possedere entrambe le qualità oltre al coraggio e alla attitudine al
comando, potrà diventare Capo della pesca. Quando i tonni sono nella Camera della
morte inizia la mattanza (
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).
L'occasione in realtà è qualcosa di più di una semplice attività artigianale ed è per
questo che ne parliamo in questo periodico. Si tratta di una vera e propria cerimonia
rituale costituita da comandi e gesti fissati nel tempo (
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)
e insieme da una festa
popolare cui prende parte l’intera comunità. Il passaggio dei tonni è infatti atteso dai
pescatori e dalle loro famiglie (
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),
che della pesca e della attività conserviera
hannno fatto la loro principale risorsa economica e occupativa, ma è anche atteso con
ansia dalla popolazione dell’intero paese.
Gli elementi della festa ci sono tutti: i colori brillanti del sole (
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)
con lo sfondo del mare, la febbrile attività preliminare, il rosso vivo del
sangue dei tonni arpionati (
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),
e intorno le grida dei tonnarotti (
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)
(gli addetti alla cattura) e dei moltissimi spettatori: grida di incitamento
per i pescatori, di sorpresa per la vitalità dei tonni, di gioia per la loro cattura,
di pena per la loro sorte.
Un rito cruento eppure affascinante a giudicare dal numero dei turisti che giungono
nella zona proprio per assistere a questo rito antichissimo e per partecipare a quella
che è diventata ormai una sagra popolare e un appuntamento turistico tradizionale.
Film: La Mattanza (AVI 3,8 Mb; MOV 2,8 Mb).