La sagra del miele

Montevecchio





La sagra del miele a Montevecchio ( gloss. ) è nata nel 1994 ed è stata voluta dalla associazione Pro-loco e dal comune di Guspini, nel tentativo di attirare l’attenzione e l’interesse di sardi e non sardi su questo piccolo centro minerario nato alla fine del secolo scorso intorno alla miniera di piombo e zinco una delle più grandi e produttive d’Europa.

Con la crisi del settore e la chiusura delle miniere in tutta la zona dell’inglesiente Montevecchio ha conosciuto un rapido declino. I suoi 380 abitanti cercano ora di impedire l’abbandono definitivo del paese da parte delle generazioni più giovani e di rilanciare la zona che potrebbe offrire vari e diversi motivi di turismo.



Ad esempio lo stesso territorio minerario, meta di escursioni di appassionati e nel quale è possibile trovare minerali di grande pregio ( gloss. ): galena, blenda, quarzo, pirite, barite, malachite. Oppure il territorio circostante con le grandi dune sabbiose di Irgurtosu e Piscinas ( gloss. ), ma anche ricco di testimonianze storiche dell’epoca romana, di zone di notevole interesse naturalistico per la presenza di una flora e una fauna del tutto particolare, con cervi e cinghiali nei boschi ( gloss. ), e fenicotteri rosa negli stagni ( gloss. ).



Infine vi sono i prodotti della agricoltura e della pastorizia: in particolare funghi e formaggi tipici ( gloss. ). Ora l’antica zona mineraria con i suoi uffici e il lussuoso palazzo della direzione ( gloss. ) a suo tempo costruito con notevole impiego di risorse e tuttora integro, è stato usato per organizzare la sagra di tutti i prodotti dell'apicoltura ( gloss. ): il miele, ma anche la pappa reale, saponi e creme.
È stata organizzata anche una mostra di prodotti dell'artigianato e un dibattito sulle possibilità turistiche del paese.



Una sagra che è insieme una speranza di rilancio produttivo e una festa per un paese che non vuole diventare un villaggio fantasma ( gloss. ).