Le
grotte: carsismo e speleogenesi
Il
carsismo è un fenomeno naturale rappresentato dalla
corrosione chimica e dall'erosione meccanica esercitata
dalle acque meteoriche sulle rocce carbonatiche ed evaporitiche
determinandone un modellamento superficiale e profondo.
L'azione
corrosiva dell'acqua - resa aggressiva dalla presenza di
anidride carbonica - sulla superficie calcarea, provoca
la dissoluzione del carbonato di calcio originando la formazione
dei caratteristici fenomeni carsici di superficie, come
scannellature e profondi solchi nella roccia, doline, valli
chiuse e campi solcati.
La
presenza di fratture nella roccia permette all'acqua piovana
di infiltrarsi all'interno dei massicci calcarei fino a
formare torrenti e fiumi sotterranei che vanno ad alimentare
le falde acquifere. Il percorso delle acque in profondità
ha inizio nelle zone di assorbimento, prosegue all'interno
di estese reti idriche di circolazione ipogea per poi riemergere
nuovamente in superficie attraverso le risorgenze.
All'interno
delle rocce l'acqua continua incessantemente e progressivamente
il suo processo di erosione, creando morfologie di svariate
dimensioni e forme: le grotte.
La
formazione delle grotte è la manifestazione più
caratteristica e spettacolare del carsismo ipogeo. L'acqua
nel suo lunghissimo e lento lavoro di modellamento crea
complessi sistemi sotterranei che possono assumere lunghezze,
dimensioni ed andamento diversi, costituiti da pozzi, gallerie,
saloni e meandri.
Il
materiale disciolto e trasportato dall'acqua nelle grotte
si deposita e da luogo a forme di concrezioni differenti,
tra cui alcune di straordinaria bellezza, quali stalattiti,
stalagmiti, colonne, vaschette, pisoliti (perle di grotta)
e cortine che possono assumere colorazioni diverse a seconda
della loro composizione minerale.
L'antropizzazione
delle aree carsiche ha determinato nel tempo profonde trasformazioni
spesso senza considerare la presenza di una preziosa risorsa
conservata nel loro interno e fondamentale per la vita dell'uomo:
l'acqua.
Le
grotte del Lazio
Nel
Lazio sono presenti importanti rilievi montuosi costituiti
prevalentemente da massicci calcarei e continuamente oggetto
di mutamenti climatici ambientali, che hanno determinato
le condizioni favorevoli all'origine e alla continua evoluzione
dei paesaggi carsici superficiali e profondi in gran parte
della regione. Sono questi i luoghi dove si trovano le principali
grotte.
Il
carsismo ipogeo con l'azione dell'acqua unita a fenomeni
di crollo, si è notevolmente intensificato ampliando
e trasformando i complessi sistemi di cavità sotterranee
che riescono spesso a raggiungere lunghezze e profondità
piuttosto ragguardevoli.
Nel
Lazio ad oggi sono conosciute più di 1.300 grotte,
da quelle con ingressi alle quote più elevate a quelle
di risorgenza presenti nei fondovalle, dai numerosi inghiottitoi
e voragini che si aprono nel terreno a quelle marine situate
in maggior numero nelle coste meridionali della regione.
Riferimenti alle principali cavità del Lazio (Tabelle)
Grafico
distribuzione delle grotte sul territorio Regionale
Testi:
A. Cerquetti e D.Di Pasquale - SCR