|
Sportello del Volontariato c/o
Istituto "Gaetano Pessina" Via Milano 182 - 22100 Como tel. e fax
031-26.31.49
|
clicca sulle frecce e lo troverai |
dov’è lo Sportello?
|
Cos’è lo Sportello - Obiettivi - Progetti - Giovani e volontariato -
Notizie - Bacheca Interventi di
promozione - Attività di volontariato operativo |
CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO -
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI COMO
C.I.F. - CENTRO ITALIANO FEMMINILE
PROVINCIALE DI COMO -
Associazione referente locale
con la collaborazione di
Ø
PROVINCIA DI COMO –
Assessorato Sanità, Salute e Servizi Sociali
Ø
FONDAZIONE CARIPLO
Ø
ISTITUTO "G. PESSINA" DI COMO
patrocinio
REGIONE LOMBARDIA
COMUNE DI COMO
hanno collaborato negli specifici progetti
F ASSOCIAZIONE DEL VOLONTARIATO DI COMO –
CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO
F ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
F FONDAZIONE PROVINCIALE DELLA COMUNITA’
COMASCA
F UNIONE DEI COMUNI DELLA TREMEZZINA,
COMUNITA’ MONTANA LARIOINTELVESE,
COMUNE DI MENAGGIO, COMUNE DI S. ABBONDIO, COMUNE DI GRANDOLA
______________________________________________________________________
Benvenuta!
Benvenuto!
La tua è la visita
Grazie per averci incontrato!
___________________________________________
____________________________________________________
IL BELLO
DELL’ESSERE VOLONTARIO
[Interviste a
volontari]
Nella sua attività è capitato certamente qualche fatto significativo; me
lo racconterebbe per convincermi ad entrare nel volontariato?
|
|
E' bello incontrare
e avere la possibilità di conoscere le persone in modo
più profondo, che ti permette
di sentirti veramente vivo.
Non c'è un episodio particolare, ma fare volontariato ti
dà la possibilità
di conoscere altre persone.
Quest'estate sono andata
in Brasile in una colonia di bambini.
All'inizio c'era una bambina che non partecipava alle
nostre
attività, poi a poco a poco si è aperta ed ha preso
fiducia
in se stessa e negli altri: alla fine non voleva più
lasciare
partire gli animatori.
Grazie alla mia Associazione una bambina
di nove anni allo stadio finale
di un tumore al cervello è stata portata a
casa, dove ha avuto la possibilità
di stare con i suoi familiari e non in un
freddo ospedale da sola. Questo
mi ha fatto capire che è molto importante
rispettare la dignità delle
persone.
Una volta un bambino aveva da studiare storia. L'ho aiutato
e il giorno dopo
mi ha fatto vedere il suo voto: aveva preso buono ed
era felice. Mi sono
sentita utile in quanto aveva imparato la lezione ed era
riuscito ad
andare bene nell'interrogazione. Sono stata felice di
vederlo soddisfatto.
In generale è importante la
gratificazione di essere ascoltata e seguita.
Un fatto in particolare non c'è; ma vedere la
soddisfazione
dei nostri ragazzi diventa anche la nostra soddisfazione.
Quest'attività ti arricchisce. Quando
vedi una persona con
problemi lo capisci. All'inizio è un
dramma entrare in relazione
con chi ha difficoltà, poi si supera.
La bambina alla quale faccio assistenza, un giorno, pur non
essendo
andata a scuola la mattina, al pomeriggio è venuta al
doposcuola per
vedermi e studiare con me. Ti senti utile quando prendono
bei voti
e superano le difficoltà grazie a te.
Non c'è un episodio in particolare, comunque, i bambini
si affezionano molto. La gratificazione è quando i
bambini ottengono buoni risultati a scuola grazie
all'aiuto dato.
C'era un uomo disturbato di mente nel
mio paese che si era
barricato in casa: allora io con il
medico curante ho tentato di
far aprire la porta: ha aperto perché ha
compreso che mi
interessavo davvero e mi prendevo cura
di lui.
Facevo volontariato "libero"
(senza organizzazione) con un
vecchietto che mi aspettava; ero ben
attesa: se ritardavo
ci rimaneva male perché ero per lui
l'unico sostegno che
lo faceva uscire dalla sua solitudine.
Non ci sono fatti
particolari, ma in generale è bello vedere l'amico che si
recupera, avere fiducia che riuscirà, non giudicare. Ci sono
segni che
testimoniano la nostra amicizia. Talvolta io mi sento un
mezzo della
Provvidenza.
Una domenica mi avevano invitato ad
andare a pescare, ma io non ho
accettato perché volevo stare un po' a
casa. Nel pomeriggio mi
hanno chiamato dall'ospedale dicendo di
andare a prendere un amico
che stava male, perché aveva bevuto con
il gruppo. Sono accorso per
dargli il mio aiuto e la mia assistenza.
In situazioni critiche
ho trovato il coraggio che non
credevo di possedere.
Mi è capitato spesso di salvare una vita: è importante
sapere
che dal tuo intervento tempestivo e preparato puoi
soccorrere
delle persone in grave difficoltà. Quando invece non riesco
a salvare una vita, sto male dentro.
Una volta abbiamo salvato una bimba intossicata: è stato
bello
rivederla sana e vispa. E' un'esperienza che arricchisce
il volontario.
Abbiamo avuto una grande soddisfazione e
riconoscimento
quando abbiamo ricostruito un sentiero
di montagna in tre
giorni: si capisce davvero come la
tutela dell'ambiente
dipende anche da te, ti
corresponsabilizza molto.
Mi è capitato spesso di fare interventi
di protezione civile in seguito
a calamità naturali: scopri fino in fondo
il terrore della gente e la
gioia nel trovare qualcuno che va a dare
aiuto concreto. E' molto
importante e gratificante dare una mano a
chi è in difficoltà: ci si
sente utili. E' anche bello lavorare in
gruppo: crea affiatamento.
La cosa bella è il vedere che le persone migliorano.
Nel mio impegno con gli anziani mi sento
molto coinvolto emotivamente;
con loro si instaura un rapporto affettivo fatto
di piccoli gesti che ti fanno
capire quanto è importante per loro il tuo
interessamento, il tuo
sostegno, la tua comprensione.
Ho svolto attività in una comunità per tossicodipendenti ed
ho
toccato direttamente che cosa vuol dire fare una vita bloccata:
ho apprezzato di più tutto ciò che ho e di cui spesso
non mi accorgo nemmeno.
Ciò che mi colpisce sempre è la grande voglia che nasce
di stare con gli altri.
Aver ripreso una persona da un arresto
cardiaco mi ha dato
una grande gioia.
Nonostante il volontariato sia un'attività gratuita, si
riceve
tanta gratitudine da parte dei pazienti che ricevono soccorso
e
dai loro familiari.
Ci sono tanti episodi significativi. Ma vedere i ragazzi
che
ti baciano e ti abbracciano per l'aiuto ricevuto è
l'esperienza più bella.
L'anno
scorso per carnevale noi volontari abbiamo organizzato una festa
nel
carcere. E' stata un'esperienza bellissima. Alla fine della giornata mi
sono sentito
molto gratificato ed ho pensato: "Anche se solo per un attimo,
ho fatto
sorridere tante persone che soffrono perché vivono in un contesto
duro e
difficile".
Otto anni fa ho
conosciuto una ragazza disabile che rifiutava di stare
con gli altri.
Appena qualcuno le andava incontro, lei gli rispondeva con
qualche sberla.
Grazie al nostro aiuto è riuscita a sentire in modo positivo
il rapporto con
l'altro; adesso non solo abbraccia e bacia i volontari, ma
socializza anche
con persone nuove.
Con l'attività di
volontariato mi son reso conto
che ci sono tante
persone che soffrono e
che possono essere
aiutate e confortate
con gesti piccoli
e semplici.
E'
stata bella l'esperienza del presepe vivente fatta con alcuni
malati
mentali. Sono rimasto molto colpito dal fatto che ciascuno
di
loro vi ha partecipato intensamente tanto da
immedesimarsi
nel
personaggio rappresentato.
Ho
incontrato una ragazza con handicap mentale che aveva fatto diversi
aborti.
Poi, grazie all'incontro con l'Associazione, ha portato a termine una
gravidanza ed ha
dato la vita ad una bambina, che ha trovato accoglienza
in un'altra
famiglia. L'Associazione è diventata via
via per quella ragazza
un punto fermo
di riferimento.
Ho vissuto
momenti importanti che mi hanno coinvolto per le specifiche
situazioni con
cui sono entrata in relazione, ad esempio quando ho assistito
una bambina
extracomunitaria con problemi agli arti, un'altra con difficoltà
cardiache.
Ricordo con ammirazione una donna che
ha portato avanti la
gravidanza pur sapendo che non avrebbe potuto
sopravvivere al parto.
Mi ha fatto
riflettere sul senso del "donare la vita".
Ho conosciuto una
ragazza di diciotto anni che aveva difficoltà ad
accettare la
gravidanza, perché non aveva l'aiuto del padre
del futuro bambino
pur avendo l'aiuto della propria famiglia.
Nato il figlio, lo
aveva sentito come un peso e aveva instaurato
con lui un rapporto di rifiuto. Poi, grazie
all'aiuto delle volontarie
dell'Associazione,
ha preso consapevolezza della sua situazione
ed ha sviluppato
un profondo amore verso il bambino: ora è una
mamma serena, con
tutte le preoccupazioni naturali delle mamme,
molto
matura, responsabile ed affettuosa.
Ho
aiutato e seguito per molto tempo un bambino gravemente ammalato che
viveva con forza
le sue sofferenze. Mi ha insegnato il coraggio.
Mi ha insegnato a
dare a tutte le cose un peso diverso, a
vivere
in modo diverso i
problemi.
Con l'attività
di volontariato ho trovato dei veri amici con
i quali
trascorrere le mie giornate.
Sono
rimasta particolarmente colpita dall'esperienza di una ragazza
down
che fa volontariato. Ci insegna tante cose!
Tempo
fa, quando una persona è morta fra le mie braccia, ho capito
veramente
il valore della vita e il valore dell'aiuto verso gli altri.
Ho fatto molte
esperienze con i volontari della mia Associazione. Quella
più significativa è l'aiuto che abbiamo dato ad una famiglia disagiata
nell'educazione dei figli. Per quest'intervento siamo stati criticati da molte persone.
Ma l'urgenza delle necessità degli altri ci ha fatto sentire che il dono dell'aiuto
all'altro è più grande e più bello dell'amor di sé.
Ho incontrato
diverse persone straniere con problemi di
soggiorno che
non riescono a procurarsi i medicinali
a causa della
burocrazia. Ti senti utile quando riesci
a risolvere
questi problemi, a far riconoscere a tanta gente
il diritto di curarsi.
Una
volta ho ricevuto una telefonata di un uomo che diceva di aver
tradito
la moglie e di aver paura di essere stato contagiato dall'aids. In
quel
momento ho sospeso il giudizio sul suo comportamento, perché ho
intuito
che era più importante dargli l'aiuto del quale aveva bisogno.
Quando ti accorgi
che la gente alla quale fai del bene è contenta
e felice e sorride
perché sente il calore umano, allora capisci
il significato del volontariato.
L'attività di
volontariato è bella non solo perché si dà un tetto o
un pasto a chi
non ne ha, ma soprattutto perché si dà calore umano.
Tutte le
esperienze di volontariato, nonostante non siano
riconosciute
dalla società, mi hanno portato a scoprire
il valore di
tante situazioni di vita e a viverle con gioia.
Non
c'è un fatto particolare nella mia attività di volontario. Ma i piccoli
gesti
di ogni giorno mi fanno capire l'importanza di ciò che faccio.
C'è stato più di
un episodio significativo. Per convincerti ad entrare
nel volontariato
posso dirti che ho scoperto che c'è sempre qualcuno
che sta peggio di
noi.
L'assistenza
e l'amicizia donate ad un ammalato sono
un aiuto per
la
crescita umana sia dell'ammalato che del volontario stesso.
Si
ha la possibilità di risvegliare nelle persone l'interesse
per
la vita e di costruire un rapporto umano vero.
Ogni
giorno succede qualcosa di particolare e si spera sempre
che
non abbia conseguenze gravi. E' bello fare volontariato perché
si
dà un aiuto alle persone che ne hanno molto bisogno.
Attraverso le varie
esperienze che vivo ogni giorno riesco a
capire quali sono i
problemi reali della gente.
Fatti
significativi accadono ogni giorno,
ogni istante della vita
di ognuno. Ma è
importante non dire mai a nessuno di
fare
volontariato se tale aspirazione non gli viene spontaneamente
dal cuore. Solo
così potrà fare un'esperienza vera e ricca di significato.
Non racconto
nessun fatto significativo, ma dico solo una
frase:
"liberare spazi di cittadinanza attiva", cioè spazi non
solo
concreti, ma anche mentali, sociali e politici nei quali
le
diversità vengono rispettate.
Saper dare un
sorriso e la voglia di ricominciare ad una
persona, ore a
parlare ed aiutare persone sfortunate
appena conosciute
te lo devi sentire dentro!
Il sentirsi utile
e il sentire di aver realizzato un buonissimo
rapporto con i
bambini che ti raccontano tutti i loro problemi.
E'
stata particolarmente bella e significativa l'esperienza con iprofughi,
il
contatto con un mondo prima solo
immaginato o visto alla TV.
Quando abbiamo accolto
ed aiutato i profughi mi sono sentita
utile ed
"importante". Sottolineo, però, che senza la passione
per quello che
fai non ti senti realizzata. La passione è
un elemento
importante.
E' stato bello
bonificare qualche torrente in zona. Ho potuto
ripristinare
l'ambiente naturale che era stato distrutto.
Mi è
piaciuto l'incontro con i ragazzi delle scuole
elementari
e la loro sensibilità alle tematiche ambientali.
E' bello ripulire
un bosco perché tutte le persone possono tornare a goderne.
Non
ci sono episodi particolari. Sono felice perché
sono
inserito nell'ambiente.
La voglia di
fare qualcosa di nuovo, aiutare chi si sente debole
ed
escluso,incontrare nuovi amici e capire che in realtà
non c'è nessuna
differenza fra te e gli altri.
Tutto è per me
significativo: uno sguardo, un segno di affetto,
ogni progresso di
questi miei amici in situazione di handicap.
Si scoprono
tante cose nuove sui bambini down, ad
esempio che
sono molto sensibili. Una mattina sono
arrivata al
Centro di cattivo umore e loro l'hanno capito subito.
Per me è stato
molto significativo aver aiutato una
ragazza a
riprendere fiducia in se stessa.
Le
persone arrivano al consultorio molto tese, ma dopo i
colloqui
diventano tranquille e rilassate.
Due anni fa sono
stato a Sarajevo ed ho soccorso un vecchio che abitava
in una cantina in
pessime condizioni igieniche, al limite della sopravvivenza.
Era convinto che
ci fosse ancora la guerra. Gli abbiamo dato tutte le cure di
cui aveva bisogno
per tirarlo fuori da quella situazione. In seguito abbiamo
scoperto che era
un professore di matematica. E' stata un'esperienza molto
educativa: ho
capito che non bisogna fermarsi alle apparenze.
I frutti dell'attività di volontariato si
raccolgono nel tempo.
|
(testimonianze registrate dalla classe 5a
pb dell’Istituto
“T. Ciceri” di Como – a.s. 2000-2001) |
VOCI DI PACE
________________________________________________________
a cura di
Franca Aiani e Carla Antonelli
webmaster: Carla Antonelli
_____________________________________________________
realizzazione 25 novembre 2000 ultimo aggiornamento 21 settembre 2011
risoluzione dello schermo 800 x 600