Diventato quarto capoluogo di provincia nel 1974, questa città di origine romana, essendo l'erede di Tharros, e medioevale, periodo in cui vennero formandosi le autonomie giudicali, è oggi un florido centro agricolo, mercantile ed industriale. E' situata nella pianura campidanese, un po' sul margine, verso il suo ampio golfo, sfiorata dal tratto terminale del fiume Tirso, circondata da fertili campi e rigogliose coltivasioni. Il suo nome primitivo era Aristanis, dovuto probabilmente alla sua posizione vicino agli stagni. Fu fondata nel XI secolo quando gli abitanti di Tharros furono costretti ad abbandonare la loro città. Fu capitale del Giudicato di Arborea e raggiunse in quel tempo una certa importanza. La cittadina offre al visitatore la tranquilità delle sue piccole piazze, delle sue viuzze e delle sue basse case, alcune delle quali ancora costruite con mattoni di fango.

Escursioni: da vedere in città la Torre, fatta costruire dal Giudice Mariano nel 1290, chiamata Torre di Mariano o di S.Cristoforo o Porta Manna, elemento della cinta muraria del secolo XIII; Il Duomo dedicato alla Beata Vergine Assunta, dell'originario edificio dei primi decenni del secolo XIII restano poche parti tra cui i battenti bronzei, opera del Piacentino, e la Cappella del Rimedio con i cancelli marmorei. La chiesa venne ricostruita nel secolo XVIII in forme barocche e ampliata successivamente. La parte inferiore del campanile, in forme gotiche è del secolo XV; la chiesa di S. Francesco ricostruita nel 1812; la chiesa di S.Chiara annessa al convento monache Clarisse originaria del XIV secolo; la chiesa Beata Vergine del Carmine della seconda metà del 700.

Manifestazioni: carnevale, ultima domenica e martedì grasso; la Sartiglia corsa a cavallo di origine medioevale: i concorrenti in costume dell'epoca devono infilare con la spada delle stelle appese sul percorso, dal loro successo o meno si trae auspicio per i raccolti dell'anno.
Un'edizione estiva viene effettuata nella spiaggia di Torre-Grande.