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Ho fatto
conoscenza con Ida Rubinstein alcuni anni fa, traducendo una tesi di dottorato
che trattava dell'esperienza teatrale francese di D'Annunzio. Vidi delle foto del 1911 che ritraevano la Rubinstein nelle vesti di
San Sebastiano: legata/o al palo di tortura, le frecce conficcate nella
carne, lo sguardo carico di un erotismo conturbante, una forza e una presenza
provocanti. D'Annunzio fu letteralmente soggiogato dalla bellezza androgina di questa ballerina mediocre, ma che si rivelò una mima e una mecenate straordinaria. Dei testimoni raccontano che dopo la prima di "Cleopatra" (Parigi 1909) D'Annunzio si gettò letteralmente ai suoi piedi implorando la sua attenzione. Da questo primo folgorante impatto nacque un triangolo amoroso che lasciò il segno della storia della cultura e dell'arte. Ida
Rubinstein era allora l'amante di Romaine Brooks che, sembra, scoprì con
l'artista russa la sua natura omosessuale. D'Annunzio si gettò nella mischia
ben accetto, in un primo momento, dalle due, ma si sa che in un triangolo
amoroso qualcuno finisce sempre per essere di troppo. Intanto la Rubinstein aveva lasciato i Balletti Russi per creare la
propria truppa, e finanziava il grande progetto di D'Annunzio. Ma cosa aspettarsi da una che firmava le lettere a D'Annunzio "ton frère" ?…e che si faceva fotografare nuda dalla sua amante Romaine Brooks? La Rubinstein fu tutto sommato una mediocre danzatrice e un'attrice
ancora peggiore, ma finanziò, riservandosi sempre il ruolo della prima
ballerina, una quantità incredibile di balletti che rimarranno per sempre
nella storia della musica. Il più famoso è senza dubbio il Bolero di Ravel,
che Rubinstein ordinò e interpretò per la prima volta nel 1928. Ida
Rubinstein rimarrà anche nei libri di storia dell'arte, perché fu la modella
prediletta di Romaine Brooks. Nel 1935 lasciò le scene, andò a vivere a Vence nel sud della Francia dove morì nel 1960. Per chi vuole sapere qualcosa di più esiste una biografia in francese a cura di Jacques Depaulis, ed. Champion, 1995. |