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8 mag 1996

"Noche de tango" al roof garden del Palazzo delle Esposizioni

(Susanna Paparatti)

Appuntamento con il tango e con un menu tipicamente argentino quello che il Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni ha allestito per domani alle ore 20,30, una serata nella quale, con l'apporto storico fornit' da Mara Parmegiani - giornalista e storica del costume - si traccerà il percorso evolutivo di questa danza, sensuale e peccaminosa, conosciuta sovente esclusivamente attraverso il cinema di Rodolfo Valentino e di pochi altri.

"E' comunque una visione non attinente alla realtà - spiega Eliana Montanari, insegnante del Centro di Tango Argentino "Astor Piazzolla" - ciò che si è diffuso è il tango europeo che insiste troppo sui passi codificati di una danza che, al contrario, è viva e diversa in funzione di chi si muove. ll tango è linguaggio del corpo, dello spirito, è teatralità e ballo al tempo stesso". Saranno proprio i danzatori del Centro del Tango ad accompagnare la cena del Roof Garden che, con la Fonda de Sol, minestra di zucca, il Pescado con Passa Ponones, pesce fritto con salsa di uvette e pinoli, ed il Dulce de loche-crème caramel della Pampa, offriranno uno spaccato argentino.

La vicinanza spirituale tra l'Italia ed il Paese latino-americano affonda le sue origini storiche, culturali e sociali nel secolo scorso: come dimenticare tutti i nostri connazionali andati a cercare fortuna in Argentina? Il tango d'altronde, altro non è che la fusione multirazziale che gli emigranti della periferia di Buenos Aires apportarono al Tango, genere poetico-musicale nato fra la gente del luogo. Gli ispanici influenzarono questo ballo già con il tango andaluso, i marinai caraibici portarono invece l'habanera cubana e la milonga criolla: seguirono, poi, molti altri popoli che, in modo variegato, regalarono un piccolo ricordo della loro tradizione: "L''età dei nostri allievi va dai 20 ai 50 anni - prosegue la Montanari - per apprendere i primi rudimenti del tango potrebbe bastare anche un fine settimana ma se vogliamo, con i suoi passi, poter esprimere noi stessi, occorrono almeno tre mesi di lezioni.

 

16 nov 1992

Teatro argentino con echi di tango

(M. Co.)

Prosegue con successo nelle sale de "La Maggiolina" di via Bencivenga , la prima Rassegna di Tango Argentino, in programma fino al 14 dicembre. La serata odierna, a partire dalle 21,30, sarà dedicata al Teatro Argentino dopo l'immigrazione.

Gli attori argentini Michelangelo Tarditti, Gigi De Simone e Salo Pasik trasmetteranno, da un'immaginaria stazione radiofonica di inizio secolo, testi di "sainete e grottesco",appartenenti alla letteratura popolare argentina del primo '900. Oltre a una rivisitazione di testi d'epoca, un gruppo di attori-ballerini del "Teatro Fantastico de Buenos Aires" racconterà la storia di emigranti che partirono da Napoli alla volta dell'Argentina e, dopo diverse settimane di viaggio in nave, arrivarono a Buenos Aires dove videro per la prima volta ballare il tango.

Al termine di ciascuna serata. negli spazi allestiti per l'occasione a La Maggiolina il pubblico potrà bere, gustare piatti tipici e ballare il tango apprendendone o perfezionandone la conoscenza con l'aiuto di qualificati insegnanti.

 

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