Non
tutti i mali...
A causa di un grave incidente stradale, un giovane chiamato
George Lucas trascorse parecchie settimane immobilizzato in
un letto d'ospedale. Pare sia stato proprio durante questo lungo
periodo di degenza e convalescenza, che il futuro regista abbia
concepito l'idea della Forza e abbia deciso di darsi al cinema.
Traendo
ispirazione
Lucas studiò gli scritti di Joseph Campbell sui miti
e le leggende come risorsa concettuale per gli eroi interstellari
di Guerre Stellari. Il libro di Campbell, The Hero with a Thousand
Faces, fu studiato in profondità anche da Steven Spielberg
per i suoi film, e i suoi temi più cupi furono incorporati
anche da Francis Ford Coppola, nel suo Apocalypse Now (1979).
Attenti
agli wookie, quando guidate
Lucas prese il termine wookie basandosi su un gioco di parole
inventato da un suo amico, che in questo modo definiva le irregolarità
della strada che gli distruggevano le sospensioni dell'automobile.
Battesimo
di un droide
Pare che, durante la post produzione di American Graffiti (1973),
Lucas abbia chiesto al responsabile dei suoni la "Reel
2, Dialogue 2" (ovvero il dialogo 2 della bobina 2). Il
suo collaboratore, che evidentemente non aveva capito bene,
per chiedere conferma disse: "R2-D2"?
Un
cane mezzo wookie e mezzo archeologo
Per il personaggio di Chewbacca, Lucas si ispirò al suo
pelosissimo e irsuto cane di nome Indiana, benché preferì
riservare il suo nome per un altro ben noto personaggio
Le
origini cinematografiche
Oltre al pesante debito nei confronti di The Hidden Fortress
di Akira Kurosawa di cui parliamo diffusamente in questo stesso
numero, molte scene o particolari di Guerre Stellari sono ispirati
ad altrettanti vecchi film. Vediamone qualcuno: La concezione
primordiale di C3-PO era una versione maschile un po' più
sofisticata del robot femminile del celeberrimo Metropolis (1926)
di Fritz Lang.
L'attacco alla Morte Nera è stato modellato sul finale
del thriller aereo ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale,
The Dam Busters (1954) diretto da Michael Anderson (lo stesso
de La Fuga di Logan), che per questo film si guadagnò
una nomination all'Oscar per i migliori effetti visivi.
Il trionfale finale di Guerre Stellari è quasi l'esatta
copia cinematografica della cerimonia nazista che compare nel
film-documentario propagandistico Triumph des Willens (Triumph
of the Will, 1934) di Leni Riefenstahl.
Lucas ha usato degli autentici fotomontaggi di combattimenti
aerei della Seconda Guerra Mondiale per comporre lo storyboard
degli scontri tra i caccia ribelli X-Wing e i Tie Fighter imperiali.
Obi-Wan
come Yoda
All'inizio Obi-Wan era stato concepito come un tipo un po' sciocco
ed eccentrico. Sarebbe stato lo stesso Alec Guinness a convincere
Lucas che il personaggio avrebbe dovuto possedere un'aria assai
più dignitosa. Per questo Lucas trasferì questi
tratti bizzarri sul personaggio di Yoda nell'Impero Colpisce
Ancora.
Luke
e i suoi fratelli (sette)
Mark Hamill girò Guerre Stellari durante le pause della
lavorazione dell'episodio pilota della serie TV Eight is Enough
(Otto Bastano, conosciuta nelle stagioni successive come La
Famiglia Bradford). Hamill comparve solo nel pilot del 1977,
nella parte del primogenito dalla numerosissima famiglia, David
Bradford, ruolo che negli anni a venire fu appannaggio di Grant
Goodeve.
Questa
non me la dovevi fare, George!
Solo all'ultimo momento Lucas decise di cambiare la sceneggiatura
e di uccidere Ben Kenobi prima della fine del film. Dopo aver
saputo di quest'improvviso cambiamento nel suo personaggio,
Alec Guinnes fu sul punto di abbandonare la parte.
Scusate
la faccia
Mark Hamill soffrì di gravi lesioni al viso a causa di
un incidente stradale occorsogli nel gennaio '77, verso la fine
della lavorazione del film. Le ferite richiesero un pesante
lavoro di chirurgia di ricostruzione facciale, e Lucas fu costretto
ad usare una controfigura per girare di nuovo alcune scene sullo
speeder ambientate a Mos Eisley.
Astronave
fai-da-te
A corto di ruoli e di soldi, Harrison Ford stava lavorando come
falegname quando fu scelto per Guerre Stellari. Ford fu anche
costretto ad accettare una sostanziosa riduzione di ingaggio
per ottenere la parte di Han Solo, per la quale guadagnò
solo mille dollari a settimana.
Un
Jedi con gli occhi a mandorla
Per qualche tempo Lucas considerò di assegnare il ruolo
di Obi-Wan Kenobi alla leggenda cinematografica giapponese Toshiro
Mifune, ma cambiò idea quando seppe che il maestro britannico
dell'arte drammatica, Alec Guinness, era disponibile.
Jedi
style
Preoccupato che il suo abbigliamento Jedi sembrasse troppo pulito,
Alec Guinnes si gettò a terra e si rotolò nella
polvere del deserto tunisino prima di girare la prima scena
di Guerre Stellari ambientata su Tatooine.
Il
contadino del Lato Oscuro
Quando recitò le prime battute di Darth Vader sul set,
l'accento da campagnolo gallese di David Prowse era così
marcato che il personale lo appellò subito "Darth
Farmer".
L'alieno
dalle grandi fette
Quando ebbe la parte per Chewbacca, Peter Mayhew non era un
attore professionista. Egli entrò a far parte del cast
assolutamente per caso, quando un talent-scout della Fox lesse
di lui nell'articolo di un giornale londinese che parlava di
uomini con i piedi grossi.
Un'abbronzatura
per Han Solo
Originariamente George Lucas voleva un attore afro-americano
nel ruolo di Han Solo e fu sul punto di assoldare Glynn Turman
per la parte.
Incubo
a Mos Eisley
Prima di indossare i guanti artigliati di Freddy Kruger, un
giovanissimo Robert Englund fece invano l'audizione per la parte
di Luke Skywalker.
Ma
quanto mi costi?
Il budget originale di Guerre Stellari era di 3.5 milioni di
dollari; quello finale, approvato, fu di 8 milioni; mentre il
costo reale definitivo si rivelò di 11. La 20th Century
Fox tagliò i fondi quando il budget raggiunse i 10 milioni.
Un
vero affare
Piuttosto che rischiare di perdere denaro in un prodotto sconosciuto,
la Fox preferì pagare George Lucas solo 500.000 dollari
per scrivere e 100.000 per dirigere Guerre Stellari, mentre
gli concesse la clausola che avrebbe avuto per sé il
40% degli incassi al botteghino.
Ok,
ci penso io
Lucas tirò fuori di tasca sua l'intero budget iniziale
dell'Impero Colpisce Ancora, una cifra intorno ai 18 milioni
di dollari. Fece lo stesso per Il Ritorno dello Jedi e anche
per La Minaccia Fantasma (cifra stimata di 114 milioni di dollari).
Un
leggero miglioramento
Temendo un disastro di proporzioni colossali, la Fox limitò
la prima uscita di Guerre Stellari nel 1977 a 32 sale, di cui
solo 10 erano dotate di pellicola a dimensione intera da 70
mm. Nel 1997, la prima uscita della Special Edition coinvolse
invece 2100 sale cinematografiche dotate di avanzato sistema
THX.
Ma
che musica maestro
Per paura che gli rimanessero copie invendute in eccesso, la
divisione musicale della Fox stampò solo ventimila copie
della colonna sonora di Guerre Stellari. Andarono tutte quante
esaurite in una settimana.
Luke
Vs. Apollo
La 20th Century Fox decise di fare causa allo studio rivale
della Universal Pictures dopo che questi uscì con la
serie TV Battlestar Galactica, giudicata eccessivamente simile
a Guerre Stellari. Alla fine la Fox perse la causa.
Cosa
vuol dire "mangiarsi le mani"
All'inizio i produttori di Guerre Stellari offrirono i diritti
sui giocattoli ispirati al film alla Mattel, la quale declinò
gentilmente la proposta perché secondo i manager della
nota società produttrice di giocattoli, Guerre Stellari
aveva "un basso potenziale di guadagno". Secondo le
stime correnti, l'ammontare delle entrate del merchandising
legato a Guerre Stellari si aggira, dal 1977 ad oggi, intorno
ai 3 miliardi di dollari.
A
mano o in lavatrice?
Per la Special Edition del 1997, la pellicola originale fu abbondantemente
lavata e restaurata a mano, poi venne digitalizzata e quindi
ulteriormente ritoccata al computer.
Quei
Jawa del Continente Nero
La lingua parlata dai piccoli trafficanti truffaldini di Tatooine
è stata basata su un dialetto Zulu, parlato al doppio
della velocità normale.
Chiamata
alle armi
Al fine di rendere molto più realistici i conflitti a
fuoco, la Lucasfilm progettò la maggior parte delle pistole
e dei fucili su vere armi, spesso caricate a salve. In particolare:
Il fulminatore di Han Solo era basato sulla pistola tedesca
della Seconda Guerra Mondiale, German Mauser Parabellum calibro
7.63mm.
Le armi coi cavalletti usate dai ribelli nella difesa dall'assalto
imperiale su Hoth erano ispirate alle Vickers Maxim 908, che
falciarono milioni di soldati durante la Prima Guerra Mondiale.
I corti fucili laser delle truppe imperiali erano originariamente
dei British Sterling "Sten" da 9mm, mentre quelli
lunghi che portavano su Tatooine erano dei Mauser MG 42 da 7.62mm,
gli stessi usati dalle truppe naziste nell'agghiacciante scena
d'apertura di Salvate il Soldato Ryan (Saving Private Ryan,
1998).
Con
quella faccia un po' così
Jeremy Bulloch, che recitò nella parte dell'infame cacciatore
di taglie, apparve nell'Impero Colpisce Ancora anche come guardia
imperiale nella Città delle Nuvole. Si può dare
un'occhiata di sfuggita alla sua faccia mentre trascina via
la Principessa Leia e viene successivamente catturato da Lando
Calrissian.
Elementare,
Watson
I fan olandesi di Guerre Stellari hanno sempre avuto sotto gli
occhi un indizio determinante sulla rivelazione cruciale contenuta
nell'Impero Colpisce Ancora. Infatti, "Vader" in olandese
significa "padre".
Quando
Alderaan si dissolse
Per creare la postazione di comando degli armamenti della Morte
Nera, Lucas ha utilizzato un vero pannello di regia di uno studio
televisivo senza nemmeno preoccuparsi di camuffarlo. La leva
che viene tirata per distruggere Alderaan è semplicemente
un comando per la dissolvenza.
Che
ve ne pare?
Quando nel gennaio del 1977, George Lucas mostrò una
prima versione di Guerre Stellari ai suoi amici Hal Barwood,
Jay Cocks, Brian DePalma, Steven Spielberg, Matthew Robbins,
Bill Hyuck e Gloria Katz, tutti quanti tranne Spielberg e Cocks
espressero la sensazione che il film era un assoluto disastro.
Le
gru di Hoth
I temibili camminatori imperiali dell'Impero Colpisce Ancora
furono ispirati alle gru da carico dei moli di Oakland.
Quattro
passi sul ghiaccio...
Nel novembre del 1978, Irvin Kershner, regista designato per
l'imminente Impero Colpisce Ancora, si recò a visitare
i ghiacciai norvegesi di Finse dove avrebbe dovuto girare le
scene ambientate su Hoth. Durante quell'ispezione, a causa di
un'avaria al suo elicottero, dovette camminare per quattro miglia
a venti gradi sotto zero per tornare in hotel. Era solo il presagio
delle difficoltà climatiche che avrebbe avuto la troupe
nella località norvegese.
Una
maialina su Dagobah
Frank Oz, anima di Yoda, divertiva occasionalmente l'affaticato
personale degli Studios con improvvise apparizioni comiche del
suo alter-ego dei Muppet, Miss Piggy.
La
madre è sempre certa, il padre...
Temendo il fatto che il personale si lasciasse sfuggire dei
segreti sull'Impero Colpisce Ancora, pare che Lucas abbia fatto
dire a David Prowse/Darth Vader: "Obi-Wan è tuo
padre."
Il
pollice di papà Jedi
Il 25 giugno 1979 nacque Nathan, il primogenito di Mark e Marilou
Hamill. Lo stesso giorno Mark si ferì al pollice mentre
girava, e le riprese del duello con le spade laser dovettero
essere ritardate di una settimana.
Un
finale amaro
L'antipatia di lunga data tra George Lucas e Hollywood emerse
poco dopo l'uscita dell'Impero Colpisce Ancora. La DGA (Director's
Guild of America), ovvero l'associazione dei registi americani,
lo multò per 250.000 dollari per non aver messo il nome
del regista Irvin Kershner all'inizio del film. Sebbene la disputa
si risolse con il pagamento da parte di Lucas di solo 35.000
dollari senza che le parti si presentassero in tribunale, la
vicenda convinse Lucas a spostare le operazioni della sua compagnia
nella contea di Marin nella California Settentrionale e a rassegnare
le dimissioni dalla DGA e dalla MPAA (Motion Picture Academy
of America).
Forza
Maggie!
Quando nel maggio del 1979 Margaret Thatcher vinse le elezioni
in Inghilterra, mezza pagina del London Dailiy News recitava:
"May the force be with you, Maggie, congratulations".
Il
destino di un wookie
Peter Mayhew rinunciò definitivamente alla sua carriera
di attore pochi anni dopo il Ritorno dello Jedi. Quando fu scoperto
lavorava come attendente presso il London's King's College Hospital.
Dopo la sua avventura nei panni di Chewbacca trovò impiego
nell'industria del legname.
Spazzatura
spaziale
I maliziosi realizzatori degli effetti speciali della ILM, appesero
una scarpa da ginnastica e una patata in mezzo alla cintura
degli asteroidi dell'Impero Colpisce Ancora.
Play
it again, R2-D2!
Kenny Baker era sul punto di non accettare il ruolo di R2-D2,
poiché faceva già parte di una compagnia musicale
britannica di successo.
Faccio
un attimo lo Jedi e torno
Alec Guinness girò l'intera sequenza delle scene in cui
appare nell'Impero Colpisce in un solo giorno. Per la precisione
ci impiegò sei ore, il 5 settembre 1979.
Mi
sono rotto, uccidimi
Al tempo del Ritorno dello Jedi, durante una visita dei produttori
esecutivi al set degli Elstree Studios, Harrison Ford era così
stanco del suo Han Solo che espresse la volontà di essere
ucciso.
Vita
da droidi!
Durante le riprese di Guerre Stellari, Anthony Daniels impiegava
circa due ore e mezza a indossare il costume di C-3PO. Questo
tempo, per sua fortuna, fu ridotto a soli quarantacinque minuti
nel Ritorno dello Jedi.
Boba
Fett si fa in due
Jeremy Bulloch rivestì i panni di Boba Fett nella trilogia
originale, ma non era disponibile per le nuove scene della Special
Edition. Sulle prime Lucas ebbe l'idea di crearlo digitalmente,
ma fu invece Mark Austin, animatore della Industrial Light and
Magic, a indossare l'armatura del cacciatore di taglie per la
ripresa delle scene aggiuntive.
Jedi?
No grazie.
Lucas avrebbe voluto Steven Spielberg per dirigere il Ritorno
dello Jedi, ma poiché si trattava di una produzione indipendente,
il regista di E.T. ebbe paura di andare contro l'associazione
dei registi americani e rinunciò a prendere in considerazione
la possibilità.
Orsetti
vendicativi
Ad un certo punto della lavorazione del Ritorno dello Jedi,
quando il film si chiamava ancora Revenge of the Jedi ("La
vendetta dello Jedi") i piccoli attori che rivestivano
i panni degli Ewok erano così frustrati che si dice se
ne andarono via dal set, per poi fare ritorno qualche ora più
tardi indossando delle magliette su cui campeggiava la scritta
"Revenge of the Ewok".
2
Tatooine 2
Le scene di Guerre Stellari e di Episodio 1: La Minaccia Fantasma,
ambientate sul pianeta Tatooine sono state filmate nel medesimo
luogo nel Deserto del Sahara in Tunisia, mentre il Tatooine
che compare nel Ritorno dello Jedi è in realtà
una località nei pressi di Yuma, nel deserto dell'Arizona.
La
dieta Jabba
Femi Taylor, l'attrice che rivestì i panni di Oola, la
danzatrice-schiava di Jabba the Hutt nel Ritorno dello Jedi,
si tiene talmente in forma che, quindici anni dopo la sua prima
performance con la pelle verde, fu perfettamente in grado di
girare qualche nuova scena per la Special Edition.
Top
secret
Durante le riprese in Arizona, l'intera produzione del Ritorno
dello Jedi lavorò sotto il titolo fittizio di un film
dell'orrore Blue Harvest Horror Beyond Imagination. Per mantenere
il massimo anonimato possibile, Lucas fece perfino fabbricare
giubbotti, magliette e cappellini per il personale che mostravano
lo stesso falso titolo, e che vengono tuttora venduti come memorabilia.
Inoltre, per limitare al minimo qualsiasi fuga di notizie, non
esisteva in tutta l'Arizona un copione completo del film.
Una
stazza da Guinness
Alta oltre 18 metri, larga 36 metri e lunga 45, la replica del
vascello di Jabba utilizzata nel deserto dell'Arizona rimase
il più grande set mai costruito fuori da uno studio,
fino al Titanic di James Cameron.
Chi
va piano...
Piuttosto che creare una costosa attrezzatura di ripresa per
le vertiginose scene delle speeder bike nella foresta di Endor,
fu utilizzato un solo operatore che camminava normalmente con
una steadycam che riprendeva a 1/30 della velocità normale.
Se si pensa che il passo di un uomo corrisponde ad un'andatura
di circa 6 chilometri all'ora, ciò significa che, guardando
la pellicola a velocità normale, il soggetto risulta
procedere 30 volte più veloce, ovvero a 180 km all'ora!
Il
Golden Gate nello spazio
I progettisti degli effetti speciali basarono le sezioni frastagliate
incompiute della seconda Morte Nera sull'orizzonte di grattacieli
della città di San Francisco.
Scaramanzia?
Tutti i film di Guerre Stellari hanno debuttato sugli schermi
statunitensi, praticamente sempre nella stessa settimana del
mese di maggio: Una Nuova Speranza (25 maggio 1977), L'Impero
Colpisce Ancora (21 maggio 1980), Il Ritorno dello Jedi (25
maggio 1983), La Minaccia Fantasma (19 maggio 1999). Ed ora
L'Attacco dei Cloni (16 Maggio 2002).
Uno
Scambio di Omaggi
In Episode I: La minaccia fantasma, ad un certo
punto nel senato, seduti tra i vari senatori, si vedono alcuni
simili di E.T.; lo si può notare dopo che la regina Amidala
propone un voto di sfiducia per il cancelliere; allora seguono
alcune scene che mostrano i senatori in tumulto, e in basso
a sinistra, in una di queste, si vedono gli "amici"
di E.T.; un piccolo omaggio all'amico Spielberg, che mise la
sagoma di R2-D2 tra alcuni geroglifici in Indiana Jones e i
predatori dell'arca perduta! (Segnalato da Petar Karan)
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