Appunti di viaggio

I vostri viaggi,
amorosi, avventurosi, baldanzosi, burrascosi, chiassosi, clamorosi, deliziosi, disastrosi, ebrifestosi, estrosi, favolosi, focosi, gioiosi, grandiosi, immaginosi, incresciosi, leziosi, luminosi, maestosi, misteriosi, noiosi, nuvolosi, operosi, oziosi, pericolosi, pomposi, quarzosi, querciosi, rovinosi, rumorosi, silenziosi, spassosi, tormentosi, tumultuosi, ubertosi, ufficiosi, vergognosi, vittoriosi, zaccherosi, zuccherosi...
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Lucia e Rosaria (2000 U.S.A.)

Lucia e Rosaria (2000 U.S.A.)

Lucia & Rosaria Ore 13.00 del 6/8/2000: l'avventura inizia.   Accompagnate dall'amico Walter, le due "peones" arrivano all'aeroporto, ma, ahimè (e da lì avrebbero dovuto capire come sarebbe andato il viaggio!), l'aereo per Bruxelles era in ritardo di un paio d'ore con il conseguente rischio di perdere la coincidenza per New York.   Miracolosamente, però, riescono a farcela e ad arrivare alla Grande Mela alle 22.30... ma senza le valige (aaarrrgh!!!), sperse in chissà quale parte del mondo.   Impavide non si perdono d'animo ed arrivano al Bed & Breakfast a Broadway dove alloggeranno per le prime 4 notti.   E così eccole alla conquista di New York, in un susseguirsi di meravigliosi e grandiosi luoghi: Times Square, l'Empire State Building, le Twin Towers, il Metropolitan, Central Park, la Statua della Libertà, Greenwich, Soho, Little Italy...   E vai con la Greyhound alla volta di Washington D.C., dove, dopo un primo sbandamento alla vista dei messicani, amici di un amico di cui saranno ospiti, si lasciano rapire dalla bellezza della città dove si può respirare a pieno la storia della più grande nazione del mondo.   Momento singolare della permanenza è stata sicuramente la festa alla quale hanno partecipato e dove hanno costituito l'attrazione della serata: beh 2 italiane in giro per gli States da sole!   E che gente: ragazzi da tutto il mondo, ubriachi, ma simpaticissimi.   Il lunedì le povere fanciulle senza biglietto aereo per la Florida, III tappa del loro viaggio, lasciano la casa dei Lucia & Rosaria messicani e, senza una meta e un luogo dove dormire la notte, raggiungono la stazione.   Si imbattono così nel depliant di un treno che percorre tutta la costa atlantica ed ecco il flash!   Unico obiettivo: raggiungere Miami.   Ed eccole così alle 23.00 a bordo del treno alla volta di Savannah, Georgia, dove arrivano l'indomani.   Una vera sorpresa questa cittadina dove ci si aspetta di vedere da un momento all'altro un personaggio del film "Via col vento" e dove è facile lasciarsi rapire dalle casette di legno lungo il fiume, dai pittoreschi negozietti e dimenticare la stanchezza di un viaggio durato tutta la notte.   La sera, dopo un appetitoso piatto di gamberetti, scampi, pannocchie, raggiungono ancora la stazione per prendere di nuovo il treno.   E dopo 14 ore di viaggio, ecco finalmente Miami!   Ce l'hanno fatta e sotto la calura riescono a trovare persino l'albergo, sebbene la più pessimista delle due sia convinta che l'operatore contattato per telefono le abbia fregate!   E vai, al volo costume, asciugamanino e pinne (ma scherzo!!) verso il mare, ma le poverette erano ancora ignare dello spavento che le attendeva proprio dietro la porta della loro camera: Michele Cucuzza e compagna!   E cosa dire di Miami?   Locali pieni di vita, gente tirata a lucido, spiagge enormi e le mitiche palme!   Le due, però, non possono restare inattive troppo a lungo, per cui, dopo una giornata al sole, decidono di sfidare gli alligators agli Everglades.   Ed eccole di nuovo sulla Greyhound alla volta di Key West: il punto più a sud degli Usa, solamente 90 miglia da Cuba.   Cosa dire delle meravigliose casette stile Liberty, dell'emozione provata di fronte alla casa del grande Hemingway dove è Lucia & Rosaria stato scritto "Per chi suona la campana" e dalla stupefacente bellezza dei tramonti?   Dopo neanche due giorni eccole a bordo di un aereo alla volta di Boston... e che aereo!   20 posti e su cui bisognava salire con il capo chino per non romperselo!   Beh, le coraggiose per più di un'ora si sono vista davanti la scritta di un trafiletto sui giornali italiani: "Anche due italiane sull'ennesimo piccolo aereo caduto nelle acque dell'oceano"!   Ma riescono ad arrivare a Tampa ed a prendere un enorme aereo alla volta di Boston dove saranno ospiti della mitica e geniale amica di Rosaria, Petronilla, che studia lì da ormai un anno.   Davvero un altro mondo dopo Miami!   Città europea, molto elegante, conservatrice e dove la gente mangia nel locali fino a max le 21.30 durante la settimana.   Non possono fare a meno di respirare l'aria di Harvard dove sono passati i più grandi economisti del mondo, di andare all'USS Navy Constitution da cui si gode la vista dell'intera città, di fare un salto a North End e fare un giro per i più eleganti negozi della città.   E poi, non potevano sicuramente fare a meno di vedere la vicina Salem, nota per essere la città delle streghe.   Strano, ma vero, dopo essere riuscite ad orientarsi in tutte le città visitate fino a lì, a Salem si perdono facendo il giro per quasi un'ora dello stesso isolato... sembra quasi che stiano rivivendo una delle scene del film "The Blair Witch Project", perché ad un certo punto sono quasi in procinto di buttare la cartina.   Lucia & Rosaria Dopo un po' di panico, riescono, però, a vedere tutto ed a visitare anche la casa dove è nato un altro grande scrittore del passato, Hawthorne.   Ultimo giorno pieno negli States viene dedicato a Cape Cod per assaporare un'ultima giornata di sole sulle mitiche coste dell'Atlantico e ne vale davvero la pena per il mare limpido, sebbene gelido e l'aria di pace che si può godere sulle enormi spiagge.   Un giro a Provincetown, le cui case rispondono esattamente all'idea dei paesini di mare che ci si forma grazie ai film americani, e via a prendere di nuovo il battello per Boston dove, ahimè le attende la preparazione dei bagagli.   E così il 26/8/2000 inizia il lunghissimo e tristissimo viaggio di ritorno per l'Italia dove arriveranno solo l'indomani alle 18.00, con il cuore gonfio di malinconia per la fine delle vacanze, ma con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande; cavandosela da sole, organizzando tutto sul luogo e, soprattutto, vivendo in pienezza ogni singolo attimo con la consapevolezza di godere un'esperienza irripetibile.

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