ROCCELLA IONICA

Conosciuta principalmente per la bella Spiaggia, Roccella Ionica fa parte della Comunità Montana Stilaro Allaro poiché nel suo territorio è compresa una zona che, col monte Gremi raggiunge quota 1241 mt. s.l.m..

Anticamente detta Amphyssa o Amphysia, più tardi Rupella (piccola rupe) da cui Roccella, è una delle pochissime cittadine della costiera che conserva il nucleo originario, ancora chiamato, la "città", sorto intorno al 1000, in prossimità del mare, attorno al promontorio su cui è stato costruito il castello. -

La sua storia si identifica quindi col Castello angioino, detto dei Carafa, dalla famiglia napoletana dei Caracciolo alla quale apparteneva, il cui nome si trasformò in Carafa, essendo la stessa concessionaria della gabella sul vino detta "Campione della Carafa".

Il principe Fabrizio Carafa fu uno dei maggiori persecutori di Tommaso Campanella.

Il Castello, posto su una rocca a picco che guarda il mare, era una fortezza inespugnabile tanto che neanche i Turchi di Dragut Pascià nel1553, i quali pur saccheggiarono Reggio e dintorni, riuscirono a scalfirla. Essi, al contrario, subirono gravi perdite e la distruzione di buona parte delle centocinquanta galere con le quali si erano presentati nello specchio d’acqua sottostante il maniero. Un’altra incursione di Turchi, guidata da Aramut Rais il venerdì santo del 1599 fu ugualmente respinta dai Roccellesi.

Ristrutturato nel ‘700 dai Carafa, il castello assunse i caratteri di residenza signorile.

La città faceva parte della Diocesi di Gerace già nel 1324 ed i sette chierici pagavano le decime imposte dal Papa.

Ai piedi del castello sorge il caratteristico Santuario di Maria SS. Delle Grazie, edificato nel 1545, oggetto d’intenso culto da parte della popolazione locale.

Sul lungomare si possono ammirare, in prossimità di Piazza San Vittorio, due colonne di porfido egiziano, appartenenti o destinate ad un tempio pagano e ritrovate da pescatori sulla spiaggia intorno al 1863 in località Melissari (da Males are, are pagane).

Gli insediamenti umani documentati risalgono alla prima età del ferro come risulta dall’interessante necropoli, ascritta a questo periodo, ritrovata in zona Sant’Onofrio ai confini col territorio di Caulonia. La zona nuova di Roccella Ionica si è sviluppata nella pianura sottostante il castello, diventando una nota stazione balneare. E’ un centro marinaro con un moderno porto turistico peschereccio (circa 500 posti barca) ed è anche un importante nodo ferroviario.

Durante l’estate si svolgono numerose manifestazioni di carattere internazionale, quali la Rassegna cinematografica ed il Festival jazz "Rumori Mediterranei", oltre che varie sagre locali

Fino a tempi abbastanza recenti era molto diffusa in questa zona la coltura del gelsomino, la cui essenza era esportata in Europa per la preparazione di profumi; è fiorente un pregevole artigianato della creta i cui manufatti ricalcano motivi dell’arte antica.

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