ORATORIO SAN MICHELE Sulla strada che dalla piazzetta del peso porta alle vigne, poco dopo il cascinale detto del Pasquino, ai piedi della salita della Paneghera, sorge una chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. Fu costruita per supplire eventualmente la chiesa parrocchiale in caso di necessità, come restauri o altri lavori di tale importanza da costituire impedimento alle Sacre Funzioni. Fu anche eretta con intendimento di renderla lazzaretto in caso di epidemia. Fu edificata su terreno acquistato da Bartolomeo Toesco fu Andrea e Guidetti Pietro fu Giovanni, che si recarono a tal scopo dal proprietario Giovan Battista Casarotti domiciliato a Novara, con istrumento in data 18 febbraio 1771. Molto materiale e mano d'opera furono donati dal popolo e parte delle spese furono coperte con offerte. Fu iniziato da Don Tencone e terminato da Don Piazza, che ebbe delega di benedirla il 28 settembre 1776. Ogni anno in tale giorno si cantano messa, vespri con benedizione e si dà la elemosina al Parroco in lire 3,16 milanesi col ricavato dell'offerta che il popolo fa alla messa cantata, non avendo altri redditi. Nel 1842 fu costruito il portico sulla facciata. Siccome da tempo i gargallesi erano soliti recarsi, col parroco a cavallo, in pellegrinaggio sul monte Fenera di Valduggia per onorare San Majolo, protettore dalle tempeste, e siccome quei pellegrinaggi finivano in un divertimento amoroso, il Vescovo vietò la cerimonia o, meglio, la permise a condizione che fossero assenti le donne. Il popolo decise allora di costruire una cappella in onore del Santo Abate nell'oratorio di San Michele, che fu inaugurata addì 11 maggio 1783. Nei primissimi anni di questo secolo, per tema e precauzione di altre pestilenze, furono portati letti e materassi, ma fortunatamente non se n'ebbe necessità tanto che le suppellettili furono tolte. © Tutti i diritti sono proprietà esclusiva e riservata degli eredi dell'Autore
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