Intro provvisoria
L'introduzione definitiva sarà disponibile da fine aprile

Stradale è un romanzo che è esploso. Doveva essere un romanzo con una trama più o meno lineare, tanto che parla proprio di una strada dritta, che va da nord a sud e viceversa. Ma mentre scrivevo ho capito che la vera struttura del romanzo non era di tipo sequenziale, ma di tipo circolare. E' per questo che ho deciso di utilizzare la forma ipertestuale per farlo leggere agli altri. 
Funziona così. 
C'è una strada, la Grande Strada, che si allunga senza una curva per 768 psicomiglia da Hell, a sud, in mezzo al deserto, a Heaven, a nord, in mezzo ai ghiacci.  
La Grande Strada è fatta di due carreggiate parallele, lontane tra loro, una con scorrimento nord e una con scorrimento verso sud. Nessun altra direzione, nessun'altra strada. Le due carreggiate si incontrano agli estremi, a formare un gigantesco anello d'asfalto. 
Ci sono tanti esseri umani che percorrono la Grande Strada, ma in Stradale tre sono più importanti, perchè sono i narratori principali della storia: Bloom, un galeotto in cerca di una donna che forse nemmeno conosce, Lucy, una prostituta che ha perso il lavoro, e Giove, il padrone della Strada, che ha perso l'uccello. Ci sono anche altre voci narranti, comunque nelle pagine di stradale troverete il nome della voce narrante in alto a destra, per evitare inutili confusioni. 
Il chilometraggio della Strada suddivide l'ipertesto in nove parti, da 768 psicomiglia (all'estremo sud) a 3 psicomiglia (all'estremo nord). Questo tipo di suddivisione riprende le osservazioni del Dottor John Lily e di Georges Ivanovic Gurdjeff sui diversi stati di coscienza. La scoperta che il dottor Lily abbia avuto come assistente Ted Nelson, l'inventore della parola ipertesto, è la prima chiusura del cerchio. Vedrete che non è l'unica, se avrete la pazienza di leggervi il mio lavoro. 
Inizialmente Stradale prevedeva (anche) una successione sequenziale, che iniziava con il capitolo intitolato 48., saliva a nord fino a 3. per poi scendere negli abissi di 768. Quando ho finito il lavoro, però, ho capito che ordinare i capitoli non avrebbe avuto alcun senso. Leggete quello che volete, quando volete, nella successione che ritenete più opportuna. 
Due note finali.
Qualcuno potrà trovare difficoltoso leggere i pezzi in cui la voce narrante è quella di Lucy. Me ne rendo conto, ma ci tengo a precisare che esiste un'idea alla base di una scelta stilistica di questo tipo. Il consiglio che posso darvi è di leggere il saggio Scrivere jungle, pubblicato su !kung #2, per chiarirvi le idee. 
Stradale è stato scritto come si gira un film: tanti spezzoni indipendenti montati in un secondo momento. E' per questo motivo, per non trascurare il processo compositivo, che le singole "inquadrature" sono separate le une dalle altre. non sono semplici paragrafi, sono vere e proprie scene indipendenti, spesso montate tagliando via frasi intere all'inizio e alla fine. In effetti, gli scarti di Stradale, se fossero stati conservati, avrebbero potuto dare vita ad un Anti-Stradale.