Trekking nel Gennargentu

Esplorando la foresta Girgini.

DATI UTILI

Desulo 900 m.
Genna 'e Ragas 1142 m.
Su Au de S'ena 1001 m.
Sa Tanchitta 1069 m

 

La foresta di Girgini è una delle foreste di lecci secolari più bella fra quelle residue. Partendo da Desulo si prende la strada sterrata che arriva a Goddetorgiu, da qui si prosegue in direzione "Foresta Girgini". Lungo la strada s'incontra una fitta vegetazione: inizialmente di castagni, lecci, ciliegi, successivamente anche di aceri, ginepri e un ricco sottobosco di felci, timo, santolina e altre specie endemiche.

Lasciate le auto a Su au de S'ena (1002 m), si entra in bellissima area attrezzata per la sosta, in mezzo al bosco e ci si inoltra per vedere i resti di un nuraghe, purtroppo ora quasi cancellato.

Da qui si prosegue a piedi sull'altopiano pietroso di "Sa Tanchitta" (1068 m) dove, con la guida di un esperto, si può individuare, una Tomba dei Giganti, una tomba collettiva di epoca nuragica dove venivano sepolti i capi tribù e altri importanti personaggi che si erano distinti nel villaggio. La tomba è sistemata a lato di un grande recinto fortezza dell’età del ferro . E' rivolta a est e conserva i muri del corridoio per una altezza che varia dai cm 130 della pietra fitta in fondo al corridoio, ai cm 60 in media dei muri laterali; gli antemurali del perimetro di protezione sono ben individuati per tutta la corsa del corridoio e dell’esedra, anche se a tratti restano solo le pietre di base; le pietre del perimetro antemurale sono più grandi, più regolari nel taglio e più accurate nella scelta rispetto a quelle del muro del corridoio. Il materiale di costruzione è la roccia calcarea locale.

Merita particolare attenzione anche il grande corral a lato della tomba dei giganti, perché esso altro non è se non un recinto fortificato dell’età del ferro, dove i barbaricini tentarono probabilmente l’ultima disperata difesa dagli assalti dei romani (in passato sono state ritovate monete di epoca romana). Ora il grande recinto, un vero e proprio castrum, la cui prima difesa era data dagli strapiombi perirmetrali dell’altopiano, corre il pericolo di essere in qualche modo danneggiato dall’imperizia degli operatori del cantiere forestale.

In sa Tanchitta pare che possano essere individuate, così suggerisce l’esplorazione superficiale, anche altre tombe fossa, dove invece venivano sepolti gli altri abitanti del villaggio. Si prosegue quindi sull'altopiano, al centro di un fitto boschetto, dove gli alberi secolari (lecci, aceri, ginepri) crescono abbarbicati fra le rocce. Dalla cime del costone roccioso è possibile ammirare in lontanaza lo splendido tacco calcareo di Genna 'e Ragas (1142 m ). Si procede aggirando il costone e si ritorna alle auto.

Nel percorso inverso per il rientro non deve mancare la sosta al torrente Bau 'e Jacca, il corso d'acqua è abbondante e forma delle allegre cascatelle.

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