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cos'é l'anatocismo...

Per anatocismo, s'intende la prassi bancaria in forza della quale vengono applicati sul saldo debitore, generalmente a cadenza trimestrale, i c.d. interessi composti (o interessi sugli interessi).

In pratica, gli interessi vengono dalla Banca conteggiati ogni trimestre, esposti come "voce" nell'estratto conto, per finire sommati al saldo debitore finale.

Così facendo, gli interessi "capitalizzati" nel trimestre precedente producono, allo scadere del trimestre successivo, a loro volta interessi che vanno a capitalizzarsi sul saldo finale, e così via, in una spirale senza fine.

Tale prassi è illegittima.

Le clausole contenute nei contratti bancari alludenti a tale "prassi" (c.d. clausole anatocistiche) sono infatti nulle, perché in violazione del divieto di anatocismo sancito dall’art. 1283 c.c.

Tale norma da ultimo citata, espressamente dispone che "in mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti da almeno sei mesi". 

Non consta, infatti, che le Banche agiscano sulla scorta di un uso normativo consolidato sin dalla data di entrata in vigore del codice civile, unica condizione in base alla quale la clausola anatocistica possa considerarsi valida.

Le Banche, del resto, non possono invocare in loro favore alcun "uso" formatosi e consolidatosi dopo l'entrata in vigore del codice civile, posto che nel nostro ordinamento, i c.d. usi "contra legem" non sono tollerati, come si desume agevolmente - ed a tacer d'altro - dall'art. 1 delle preleggi sulle fonti del diritto e la loro gerarchia.  

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data ultima modifica 18/10/00