Conclusioni
Come già ho detto nell’introduzione, la scelta dell’argomento della mia tesi di
laurea è avvenuta dopo aver seguito un corso tenuto dalla docente Elèna Mortara su alcuni
scrittori ebrei americani, che ha destato in me un certo interesse per il tema dell’integrazione
delle comunità ebraiche in America.
Tra tanti scrittori e scrittrici che hanno testimoniato questo tipo di esperienza, la mia attenzione
si è rivolta soprattutto ai romanzi della giovane scrittrice ebrea-americana Pearl Abraham,
che in Italia è stata tradotta da Paola Novarese per la casa editrice Einaudi.
Attraverso la minuziosa descrizione del mondo chassidico nel quale è cresciuta, e del quale
fanno parte le protagoniste dei suoi romanzi, la scrittrice introduce il lettore in un universo particolare,
molto diverso dal “modern Western world” in cui viviamo.
Prima di raccogliere il materiale per la tesi, non avevo mai avuto modo di conoscere a fondo la storia
del movimento chassidico e lo sviluppo delle loro comunità. Poi, tramite una ricerca molto
approfondita nelle biblioteche, soprattutto presso il Centro di Studi Americani e nella Biblioteca
di Storia Moderna di Roma, sono venuta a conoscenza di molti aspetti che caratterizzano il movimento.
Prima di tutto mi sono documentata sulla storia del chassidismo e sul suo sviluppo, soprattutto dopo
la Shoah, quando gli Stati Uniti e Israele divennero i due maggiori centri del movimento nei quali
i Rebbe trovarono rifugio. Quello che più mi ha colpito è il tipico isolamento sociale
e intellettuale dei chassidìm, che evita loro ogni contatto con il “secular world”.
Essi proteggono la loro tradizione vivendo negli stessi quartieri, vestendo in modo molto riconoscibile,
praticando l’endogamia. Ma i contatti con la modernità non possono essere eliminati del
tutto e molti chassidìm rimangono affascinati dal mondo circostante, vivendo conflitti interiori,
battendosi tra la tradizione e la modernità, tra ciò che è “secular”
e ciò che è “religious”.
Il conflitto interiore che nasce da questo confronto di idee è vissuto dai personaggi dei romanzi
di Chaim Potok e di Pearl Abraham. Molti sono i temi in comune affrontati dai due autori e molte sono
anche le differenze. Nonostante gli scrittori appartengano a due generazioni diverse, li avvicina
molto il fatto di aver aperto una finestra sul mondo chassidico e di averlo reso accessibile a tutti,
anche a chi come me non è ebreo.
La mia attenzione è stata rivolta soprattutto ai romanzi di Pearl Abraham, The Romance Reader
e Giving up America, che mi hanno particolarmente interessato. Quello che più di tutto mi ha
colpito è stata la condizione della donna chassidica all’interno di queste comunità.
A differenza delle donne occidentali, la donna chassidica deve avere un aspetto castigato, deve rispettare
una serie di obblighi e doveri imposti dalla sua religione, come unirsi in matrimonio con un uomo
chassid, mettere al mondo molti figli e occuparsi della loro educazione e della casa.
Anche Pearl Abraham è cresciuta in una comunità chassidica, ma ha deciso di distaccarsi
dal suo mondo di origine e avvicinarsi di più al “modern world”. I suoi sono romanzi
autobiografici, perché anche lei come le protagoniste ha vissuto lo stesso conflitto interiore.
Dopo aver analizzato le opere di Pearl Abraham, ho voluto fare un confronto tra queste e i romanzi
di Chaim Potok, che si avvicina molto alle tematiche affrontate dalla scrittrice: la modernità,
la tradizione, l’individualità, la devozione.
La ricerca del materiale per poter studiare l’argomento non è stata molto facile, ma,
soprattutto grazie all’accesso nella rete telematica, ho potuto raccogliere molte informazioni
riguardo a questi scrittori. In più, cosa che pensavo sarebbe stata molto difficile, sono riuscita
a mettermi in contatto con la scrittrice che si è resa subito molto disponibile rispondendo
alle domande che le ho posto.
Lo studio di questo argomento e la lettura dei romanzi di questi scrittori mi hanno molto affascinata.
Non sempre capita di rimanere tanto colpiti da un libro, soprattutto da una cultura tanto diversa
da quella occidentale, ma questi scrittori sono riusciti a coinvolgermi attraverso un linguaggio semplice
e accessibile anche a chi, come me, non appartiene al mondo chassidico.
E’ stato interessante studiare il movimento chassidico in ogni suo aspetto, mettendolo a confronto
con la nostra cultura occidentale, tanto diversa da esso, soprattutto nel rispetto della propria tradizione,
nell’importanza data alla famiglia, nella condizione di subordinazione della donna. Mi ha colpito
soprattutto il fatto che questo movimento, così particolare e unico, ha incontrato spesso degli
ostacoli ed è stato oggetto di persecuzione, specialmente durante gli anni della Shoah.
La sopravvivenza, la rinascita, l’integrazione delle comunità ebraiche negli Stati Uniti
sono l’argomento principale della mia tesi, insieme allo studio del rapporto che si crea tra
l’appartenenza a queste comunità chassidiche e il “modern world” occidentale.